lunedì 12 gennaio 2009

Il Grande homo Faber

11 gennaio 1999. Muore il cantautore Fabrizio De Andrè, un vuoto enorme, che si allarga ogni anno di più in proporzione alla miseria morale esistente, paradigma di un’epoca allattata da tette, culi, veline, alimentata dall’ignoranza elevata a valore, dominata dalla smemoratezza collettiva, attraversata da Suv, arroganza, outlet e superficialità. Faber manca tantissimo alla coscienza civile degli italiani che disprezzano il regime attuale e si sentono disorientati.








9 commenti:

  1. mafaldabluegennaio 12, 2009

    è vero! Manca tantissimo a tutti!

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  2. sermau, il muro si sgretolerà quando li avranno "piombo fuso" tutti. Che orrore sotto i nostri impotenti occhi.

    mafaldablue, che gioia tornare a leggerti! Sono felice! E che emozioni nella strepitosa serata di ieri dedicata a Faber. Siamo tutti disorientati, privi di una stella polare e poverissimi. Un caro abbraccio.

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  3. Hai proprio ragione.Che poi,sembra la classica frase,ma è proprio vero quando si dice che sono sempre i migliori a lasciarci..

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  4. sregolatezzagennaio 13, 2009

    Pur essendo molto giovane ho avuto modo di scoprire De Andrè negli ultimi suoi anni di vita. Ascolto spesso le sue canzoni, vere poesie-capolavori.

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  5. pulcenana, eppure è così. Triste, ma ineluttabile. Chissà poi perchè...

    sregolatezza, si tratta di componimenti e di canzoni che non hanno età e resteranno sempreverdi. Voi giovani siete chiamati a testimoniare, più di noi "anziani", le sue idee di pace, amore, libertà, attenzione per gli ultimi, dalla parte dei vinti e mai dei vincitori. O degli ottimisti a tutti i costi.

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  6. Regime? Quale regime? E poi, se cerchiamo testi impegnati e poesia in musica, ci sono i cd di Apicella.

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  7. Fratello, ecco chi mancava nella grande serata di domenica. E' una congiura contro l'aedo di sua maestà.

    Abbraccio.

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  8. Fabrizio De Andrè, oltre a essere un grande cantautore, era anche una persona molto sensibile, dote rarissima e che fa soffrire chi la possiede.

    E' impossibile dimenticare non solo il De Andrè artista, ma anche questa sua qualità umana.



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  9. RominaM, ti ringrazio per aver sottolineato questa preziosa dote di De Andrè. Mi permetto di aggiungere che tale e sempre più rara qualità, rende insofferenti coloro che non la possiedono. Incapaci anche di comprendere.

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