mercoledì 12 ottobre 2005

Scene da un matrimonio


Avevo già pronto un nuovo post, quando mi è stato segnalato questo commento di Daniele Luttazzi, un altro esiliato eccellente dall’editto di Sofia e bandito per sempre (temo di sì) dalla televisione nazionale. Così, proseguendo nella piccola opera di tutela della salute mentale e di altra informazione, lo rilancio immediatamente. E, questo è il bello, lo condivido pure. Non senza aver però aggiunto che, quello del sistema elettorale, non mi pare davvero il problema più importante da affrontare. 



”Ieri (domenica n.d.a.) Prodi in piazza del Popolo ha commesso un grave errore, definendo il proporzionale di Berlusconi uno “scippo della sovranità espressa dagli italiani col referendum sul maggioritario”. Il primo scippo di quella sovranità si ebbe quando tutti i partiti, all'indomani del referendum che sanciva la preferenza per il maggioritario assoluto, concordarono di aggiungerci una quota proporzionale, per i propri bisogni. Lì vennero poste le basi per qualunque scippo successivo; e si persero i titoli morali per denunciarlo. La menzogna di tutti, all'epoca, fu nell'indicare il maggioritario come indispensabile per un sistema bipolare, mentre la quasi totalità dei Paesi europei occidentali è proporzionale e bipolare. Oggi, la truffa arcoriana consiste nel proporre sia lo sbarramento che il premio di maggioranza, e non (questo l'errore di Prodi ) nel ritorno al proporzionale in sé, che resta (lo scrivevo su Micromega nel settembre 2003, come se volesse dire qualcosa) il sistema più adatto all'Italia. (Si può dire tutto dei padri della repubblica, ma non che fossero intontiti dal Soccer Pro-evolution 4 della Playstation 2.) (E' una droga. Attento, Lapo!). Nella prima repubblica si ironizzava sulla precarietà dei governi favorita dal proporzionale; non si vedeva che proprio quella precarietà permetteva alla politica di monitorare meglio i mutamenti della nostra società; e si voleva nascondere il fatto che un proporzionale con sbarramento è un sistema solidissimo. Il maggioritario ( sulla cui scelta influì il disgusto per le ruberie di Tangentopoli, di cui il maggioritario secco venne presentato come panacea, Pannella in testa, senza che nessuno, a parte il prof. Sartori, spiegasse agli italiani che il maggioritario migliore è quello a doppio turno, dato che quello secco favorisce il ricatto dei partitini ) il maggioritario, dicevo, ha permesso a Berlusconi di starsene a far danni fino alla fine della legislatura, quando col proporzionale sarebbe saltato subito dopo i fattacci di Genova. Il maggioritario, non dimentichiamolo, è un'idea di Gelli per favorire in Italia l'avvento di un Peron. Che infatti è arrivato. Visto come funziona? Quale prova migliore che la stabilità non è sinonimo di efficienza e moralità? Un Prodi più sincero avrebbe dovuto dire dal palco: “Siamo contro il proporzionale, perché col proporzionale la coalizione di centro-sinistra, messa faticosamente insieme in questi 5 anni di tribolazioni, va a farsi friggere, e io dovrei farmi una lista mia, e non c'è più il tempo per fare nuovi accordi, e si rende evidente l'inutilità delle primarie”. Infatti le primarie cosa sono, se non un proporzionale fai da te per saziare la fame di protagonismo dei vari leader del centro-sinistra? L'immagine dei capi dell'Unione, ieri, tutti sul palco di piazza del Popolo, era una nervosa confessione di dilettantismo mediatico e di future rese dei conti. “Guarda quanti ce ne vogliono per fare un Berlusconi”, ti diceva quell'immagine. Con Di Pietro e Bertinotti che facevano capolino ai lati, come i parenti poveri nelle foto di matrimonio”.

 



 

10 commenti:

  1. LeAliDiUnAngeloottobre 12, 2005

    Una delle più grandi consolazioni della vita è l 'amicizia,

    e una delle consolazioni dell 'amicizia è

    l 'avere qualcuno a cui confidare un segreto

    A.Manzoni

    Buona giornata un abbraccissimo...

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  2. Il tempo è tiranno....non riesco a commentare come vorrei....ma ci tenevo a farti unj saluto....almeno quello.

    Un abbraccio

    Lady A.

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  3. StellaCelesteottobre 12, 2005

    Buona cena e dolce notte.

    Un caro saluto

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  4. LEALIDIUNANGELO, grazie. Sono d’accordo con le parole manzoniane e penso che pure tu condivida. Interessante da sviluppare il discorso sull’amicizia, non è escluso che lo affronti ancora (ricordo di aver scritto un post alcuni mesi fa sull’argomento). Nel frattempo la sperimento giorno dopo giorno in questo blog di cui sei protagonista molto gradita e affettuosa.

    Un super abbraccio, un bacio alla bimba e serena giornata,



    LADY A., il fatto che tu sia presente nei link è sempre motivo di gradito pensiero da parte mia, anche se sei di fatto assente. E quella permanenza lì è garanzia per me, anche se non ti leggo. Purtroppo la carenza di tempo sta impedendo pure a me di commentare e almeno visitare altri blog. Perciò comprendo il tuo rammarico e apprezzo moltissimo il tuo saluto. Insomma ci sei, anche quando non ci sei: non è forse questo un piccolo prodigio della blogosfera?

    Anch’io passerò, “almeno” a salutarti, ma qui ti lascio un caro abbraccio

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  5. STELLACELESTE, sei intervenuta mentre stavo completando i commenti. Grazie, perché sto per andare a cena e serena notte pure a te.

    Un caro saluto

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  6. faccio fatica a leggere il tuoi post..

    lo apro solo leggendo i commenti recenti e così riesco a lasciarti un saluto..

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  7. JEXIE, e cosa dovrei dire io che non riesco più neppure a lasciartelo, il saluto? Rimedio rispondendo qui, ma poi verrò a trovarti.

    Grazie, sei molto gentile

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  8. Frank quei disegni sono io ehehehe

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  9. Allora li andrò a riguardare per bene. Autoritratti, dunque. Complimenti.

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  10. Ma immagino anche che tu non sia "solo" quei disegni (foto trattate oppure bianco e nero con matita?), ma anche e forse, soprattutto, quelle frasi che hai scritto a scandire gli stati umorali

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