giovedì 6 luglio 2006

Una giornata particolare


I tuoni e i fulmini si sono abbattuti all’ora di pranzo. Saettanti da Roma le durissime richieste del pm Stefano Palazzi, al processo su Calciopoli, per le società coinvolte: Juventus in serie C con sei punti di penalizzazione e gli ultimi due scudetti revocati, Milan (con tre punti di penalizzazione), Fiorentina e Lazio (con 15 punti di penalizzazione entrambe) in serie B. Cinque anni di squalifica, con proposta di radiazione, per quasi tutti gli imputati coinvolti.


Un macigno pesantissimo calava sulla semifinale mondiale di Dortmund tra Germania e Italia, che si sarebbe disputate in serata. Ansie e patemi d’animo, ancora maggiori del solito, accompagnavano le ultime ore della vigilia. Impermeabilizzati nella loro camera anecoica di concentrazione, gli azzurri (quelli veri) non venivano demoliti e la gara contro i tedeschi assumeva, progressivamente, le sfaccettature del mito.


Batticuore, il terrore della soluzione finale ai rigori, mentre si vivevano in apnea i 30’ dei supplementari e le suggestioni della storia calcistica amplificavano l’evento. Palpiti terminali e poi venne Pirlo, la luce dell’invenzione dopo quasi due ore di gioco, il pallone depositato sui piedi fatati di un ragazzo che stava già vivendo la sua favola: colpo Grosso e l’Italia entrava in finale, spalancando le porte con Del Piero un attimo più tardi. Irruzione a Berlino, domenica sera, trasportati sulle ali dell’entusiasmo verso un sogno. Forse scenderà in campo anche Gilardino, un predestinato, con quella data di nascita: 5 luglio 1982. Sei giorni dopo sarebbe stata l’apoteosi.


Mentre oggi c’è la rabbia per essere stati espropriati di un incitamento che apparteneva a tutti noi.


Ma le strade della storia non sportiva avevano previsto anche un altro incrocio tra Germania e Italia, pochi giorni prima.


STRAGE SS MARZABOTTO: RIPRESO A LA SPEZIA IL PROCESSO


(AGI) - La Spezia, 3 lug. - E' ripreso oggi, al tribunale militare della Spezia, il processo sulla strage nazifascista di Marzabotto (Bo) perpetrata dalla 16ma divisione corazzata granatieri Reichsfuhrer delle SS tra il 29 settembre e il 5 ottobre del '44: più di 800 vittime. Le udienze si svolgono in un cinema trasformato in aula giudiziaria per consentire al folto pubblico di partecipare. Presenti molti parenti delle vittime giunti dal bolognese. Oggi ancora questioni preliminari mentre da domani cominceranno a sfilare i primi testimoni, tra questi alcuni parenti delle vittime e il maresciallo della Guardia Di Finanza, Giuseppe Giannoni, che ricostruirà  i momenti della strage avvenuta nei comuni di Marzabotto, Grinzano e Monzuno. Prossime udienze il 17, 18, 20 e 21 luglio e poi il dibattimento riprenderà  in ottobre (5,6, 25, 26 e 27).


Gli imputati da venti sono scesi a 19 perchè Werner Ebert, classe 1925, è morto il 6 maggio scorso nella cittadina di Oschatz. Alla Sbarra l'ex sottotenente Paul Albers 87 anni; gli ex sergenti Joseph Baumann 81 anni; Hermann Becker 86; Otto Martin Jaehnert 85; Wihlelm Ernst Kusterer 84; Heinz Firtz Traeger 81; Helmut Trausner 82; Georg Wache 85 e Max Schneider 81; Max Roithmeier 84; l'ex maresciallo Hubert Bichler 86; l'ex caporale Walter Ernst Gude 80; l'ex maresciallo Adolf Schneider; l'ex soldato semplice Kurt Spieler 80; l'ex caporalmaggiore Otto Tiegel 83; i sottufficiali Albert Piepenschneider 81, Franz Stockinger 79; Helmuth Wulfe 82, e Gunther Finster 82. Si tratta a vario titolo di comandanti di squadra o di plotone presenti a Marzabotto nei giorni dell'eccidio”.


Qui non ci saranno vincitori, perché per mezzo secolo “gli armadi della vergogna” sono rimasti sigillati e questa strage è ancora impunita.


4 commenti:

  1. ... e anche quando fosse fatta "giustizia".. te la "prenderesti" con una serie di ultraottantenni.. e quindi "sembreresti" un cinico senza cuore...

    Alla fine pagheranno solo gli innocenti di Marzabotto ancora una volta...

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  2. Basterebbe che venissero pubblicamente condannati.

    E sottolineo pubblicamente, a monito di quanti non considerano più l'apologia del fascismo un reato.

    Sapete cosa mi è stato detto di recente da un idiota?

    "Voi comunisti vi nascondete ancora dietro a Marzabotto. In fin dei conti c'era la guerra, avranno avuto i loro buoni motivi ... "

    Che giustizia sia.

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  3. Secondo me hai offeso gli idioti...

    E' come dire che gli americani che hanno prima violentato e poi ucciso una famiglia.. avranno avuto i loro buoni motivi.. se una delle bambine fosse stata la figlia dell'idiota.. chissà come la penserebbe...

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  4. bragiu, se ancora si può chiamare "giustizia", perchè o arriva in ritardo, oppure (assoluzione odierna per la strage di Linate) si trasforma in parodia.

    MojoG, ha scritto bene bragiu qui sotto. Gli idioti sono autorizzati a sentirsi offesi. Quanto al reato di apologia di fascismo, questo è uno dei misteri di cui non riesco a capacitarmi, perchè si tratta di un reato virtuale, visto che l'apologia del fascismo sta prendendo piede in modi sempre più frequenti e mascherati, ma sempre di fascismo si tratta e, dunque, perseguibile. Allo stesso modo mi irrita notevolmente il significato dispregiativo del termine "comunista".

    Marzabotto come S.Anna di Stazzema, sono località che ricordano stragi nazifasciste: ferite sempre vive nella storia italiana, checché ne dicano i revisionisti. E per giunta senza colpevoli.

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