lunedì 14 marzo 2005

Malattia d'amore

Un recente sondaggio evidenzia le 15 situazioni più insopportabili per gli italiani, i quali tra lavoro monotono, soprusi, ingiustizia e mancanza di soldi, annoverano anche il mal d’amore tra le cause che scatenano lo stress, fonte di nevrosi quotidiane. Dunque, per amore si può star male, è lecito star male, anche con manifestazioni psicosomatiche. Insomma non una stravaganza o una pretesa esosa e supponente, oppure snobismo elitario.

Si soffre, anche tanto, per mancanza d’amore, per la perdita dell’affetto che la persona desiderata offriva, per la sottrazione dell’amore che una gigantesca idrovora ha risucchiato ed estinto.

Proprio stamattina si era sviluppata, sull’argomento, un’interessante discussione in ufficio. O meglio, interessanti erano le prospettive che si profilavano laddove fosse stata approfondita, ma la pochezza di un interlocutore unita al fatto che non ci trovavamo in salotto, ha finito col ricondurre ogni cosa entro i margini dell’ovvietà. Valutando un collega, A. sottolineava come la sua ragazza fosse bella. Insorgeva un altro che concordava, aggiungendo con quella malizia tutta maschile di chi non può ottenere nulla e deve restare a guardare, che era sì bella, ma pure puttana. Io, che mi ero ripromesso di ascoltare per capire dove si andava a parare, facevo osservare che, pur non conoscendo affatto la figliola, mi sembrava un giudizio azzardato. Ma A., infervorato, precisava che era invece quella la definizione più adatta, perché a sentire un suo amico iscritto alla stessa palestra, lei mentre aveva un compagno, frequentava pure l’istruttore, non  disdegnando la compagnia di altri maschietti. Perciò, concludeva con la speranza che il collega indiziato non sia innamorato di questa donna, perché altrimenti ci starà male.

Ecco, proprio questa considerazione finale mi ha dato modo di riflettere in seguito, non per ciò che esprimeva, quanto sull’autore della stessa, che convive da alcuni anni con una compagna, unanimemente riconosciuta come attraente, la quale misteriosamente sopporta la sua superficialità e la caratteristica di eterno bambinone, dedito agli amici, con i quali condivide l’interesse per la playstation, i tornei di bigliardino e il fantacalcio.

Dunque, se una persona che non ha mai offerto l’occasione di affrontare temi delicati, pur concedendogli la povertà di linguaggio e l’argomentare raffazzonato, arriva alla conclusione che una persona innamorata poi sta male se il partner la tradisce, significa anche che la malattia d’amore non può essere condannabile, tout court, come prerogativa di chi non ha conosciuto la vera sofferenza, ma riveste una propria dignità ed è in grado, purtroppo, di provocare lacerazioni dolorose e scavare cicatrici profonde, di lunga rimarginazione.

Ho rivisitato, in un attimo, i mesi passati, ho ripensato al mio malessere acuito dai martellanti ricordi. Mi sono immedesimato, seppure per una frazione di secondo, in questo collega, peraltro poco frequentato, che si trova a percorrere un cammino lungo una lama sottile e tagliente, in precario equilibrio, perché poi il tradimento arriva come una rasoiata a squarciare la quotidianità, immergendola in un metaforico bagno di sangue.

Non innamorarsi sarebbe, dunque, la ricetta per non soffrire, ma non farebbe più male l’esclusione dell’amore dalla propria vita? Quello che fa sospirare e palpitare, quello che fa morire dal desiderio di vedere e incontrare la persona amata per esclamare, guardandola negli occhi e afferrandola per le braccia: “Ti amo”. Per chiamarla con il suo nome che è poi musica, deliziarsi con i suoi baci, emozionarsi per i suoi sguardi, i suoi sospiri e le sue carezze. Tutto felicemente reale e non virtuale, tutto affidato all’intensità di quei momenti e non alla fantasia che può partorirli.

15 commenti:

  1. ...si sopravvive a tutto per innamorarsi...



    salute e saluti, Fratello: stasera soffriro' con la mia ragazza alla PARI...

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  2. Un uomo viaggia su di un autobus. Di tanto in tanto gli balenano davanti le parole.

    Bello.



    un abbraccio-S-

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  3. federica_auroramarzo 16, 2005

    Per l'amore:

    "Ricordiamo a lungo chi abbiamo amato, meno a lungo chi ci ha amato."



    Per il dolore:

    "Ognuno ha la pretesa di soffrire molto più degli altri."

    Balzac, Honoré



    Per la felicità:

    "Quando siamo felici noi siamo sempre buoni, ma quando siamo buoni non sempre siamo felici."

    Wilde, Oscar





    Un caro saluto.



    feAu

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  4. FRATELLO, è poi una sopravvivenza che ti fa vivere.

    La ragazza sembra sia diventata donna. Era anche ora, no?

    Ti abbraccio



    DOVESEI, quelle parole sorreggono altre parole, le sostituiscono, le integrano, mentre scorrono le solite immagini dai finestrini. Questo permette così di concentrarsi meglio su altre immagini, ignote e di risalire ad esse attraverso pensieri in formazione. Un viaggio reale diventa così la metafora della conoscenza. Grazie.

    Un abbraccio-S-



    FEAU,una frase per ogni situazione, pillole di vita che rendono la parola assai meno volatile di quanto sia. E tu ne fai buon uso, suggerendo la riflessione. Grazie.

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  5. Blue__Angelmarzo 17, 2005

    Caro Frank,ti ringrazio molto :*

    Sappi che ci sono anch'io anche se in questi giorni nn commento...

    L'amore è proprio una malattia ed io ne sto facendo le spese.

    Un abbraccio,buonanotte

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  6. BLUE_ANGEL, è sempre un piacere ogni volta diverso ritrovarti. Abbiamo due garanzie, insomma. Se non puoi commentare non importa, osservo che stai sfornando post a raffica e quindi s'impone l'aggiornamento.

    Non ammalarti troppo, ma dovrò venire a trovarti. Si guarisce poi (almeno credo), ma certe cicatrici sanguineranno, anche solo impercettibilmente, sempre.

    Buonanotte anche a te.

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  7. pensieroincertomarzo 17, 2005

    No, lui non farebbe lo stesso; si rischia una tragedia familiare dalle conseguenze imprevedibili, io ormai ho smesso di urlare al vento, è inutile; ma sono seriamente preoccupato .....

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  8. non tanti sono disposti a rischiaren per questa meraviglia che descrivi, purtroppo ! Buona giornata !

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  9. ehehheeh putroppo sono da anni nel mondo dei grandi.. avevo 14 anni la prima volta che sono andata al lavoro.. e la mia adolescenza non è stata dei migliori.. ma ora ho trovato la giusta collocazione :)))

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  10. Forse ti sembrerà strano, ma ciò che mi colpisce maggiormente è la figura del bambinone che si dedica agli amici, alla playstation, al fantacalcio (e ce ne sono tanti così). Sono anomala se ritengo che anche questo, in fondo, può essere considerato una specie di "tradimento" alla pari della fidanzata del collega ritenuta "pu**ana" perché frequenta (non si sa bene in che termini) altri "maschietti"?

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  11. CultiPaganimarzo 17, 2005

    Mi son trovata questa mattina, non ricordo nemmeno tanto bene come, a scorrere le pagine del suo "diario" ..quale ammirazione per il suo talento nella scrittura,quanta partecipazione nelle sue vicende...spero di poter continuare a leggerla con piacere...

    Saluti!

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  12. PENSIEROINCERTO, un ritorno sempre gradito il tuo, ma confesso di non capire a chi ti stia riferendo. Puoi chiarire, per cortesia?



    MARDOU, bentornata. E’ vero ciò che scrivi, ma il rischio è in fondo una delle scommesse della vita, sempre però se ne valga la pena, perché deve trattarsi di qualcosa di molto importante. Personalmente non sono ancora pronto per rischiare di nuovo, anche se mi piacerebbe, in fondo. Grazie e buona giornata.



    JEXIE, bentornata. Sono lieto per te, adesso però mi sembra che l’impegno sia proprio da persona”grande” maturata dagli anni di lavoro svolto, in condizioni non serene. Si può dire che stai raccogliendo ciò che hai seminato? Buona fortuna, dunque.



    VITAROSA, bentornata anche a te (sono io che manco da tempo, ma tornerò). Non mi sembra strano ciò che ti ha colpito, perché a me premeva evidenziare come le sofferenze di una persona innamorata e tradita o abbandonata, colpiscano anche un bambinone come il mio collega. Dunque sono profonde e da non auspicare. Ritengo pure io che il suo possa reputarsi una sorta di “tradimento”, almeno fino a quando la compagna glielo permetterà, oppure se stanca si dedicherà pure lei ad altri “giochi”. E così lui si sveglierà.

    La ragazza citata, secondo le loro valutazioni e conoscenze, è tale perché mentre era fidanzata con uno, si faceva l’istruttore e anche altri frequentatori della palestra. Si giudicava, dunque, proprio la conoscenza in senso bilico di altri maschietti. A sentir loro. Poi può anche darsi che sia come l’uva giudicata acerba dalla volpe che non riesce ad afferrarla.



    CULTIPAGANI, benvenuta. E grazie per ciò che hai scritto. Sono soprattutto io a sperare, con piacere, di continuare ad essere letto da te. Cordiali saluti.

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  13. 1sensazionemarzo 18, 2005

    il bello di te...credo, è che tu abbia la capacità vera di amare. 1abbraccio

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  14. federica_auroramarzo 18, 2005

    buongiorno innanzitutto...

    O.T.



    tu scrivi sul mio blog che noi abbiamo "B. tessera P2 n° 1816 "...perdona la mia ignoranza....ma cos'è?



    un saluto



    FeAu

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  15. 1SENSAZIONE, benvenuta. La tua valutazione mi riempie di gioia, ne sono lusingato e ti ringrazio molto. Verrò a trovarti con calma. 1abbraccio a te e buon proseguimento di giornata.



    FEAU, hai ragione di chiederlo, perché scritto così sembra proprio un linguaggio criptico. Ma poiché non scrivo parolacce e Berlusconi lo è... B., dunque, è la lettera inziale che gli concedo, aggiungendo il numero di tessera di affiliazione alla loggia massonica Propaganda 2.

    Un caro saluto e grazie per la visita di Arlecchino astrologo?

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