sabato 18 febbraio 2006

Petizione antistupro sudafricana: FERMATELA!

Sta circolando un appello per raccogliere "firme" contro un progetto del governo sudafricano di abolire l'"unità protezione bambini", che combatte la piaga dello stupro in quel paese.

L'indirizzo al quale va mandato l'appello, ossia childprotectpca@saps.org.za, non esiste; quindi qualsiasi "petizione" inviata viene cestinata ed
è inutile diffondere l'appello nella sua forma attuale.

Ecco il testo dell'appello:
Ciao,

il week-end passato una bimba di 3 anni (a Athlone, Sud Africa) e' stata picchiata e stuprata. E' ancora viva. Il colpevole è stato rilasciato ieri
su cauzione.

Se sei troppo occupato per leggere, allora firma e
inoltra la mail.

Il governo Sudafricano sta pensando di abolire l'unita' di protezione bambini e questa è una petizione per evitare che lo faccia!!
Questa è una petizione molto importante.

Quell'unità è una parte essenziale del sistema giudiziario dei bambini. Potresti aver già sentito dire che c'è un mito, in sud africa, secondo cui fare sesso con una vergine cura l'aids.
Più giovane è la ragazza, più potente sarebbe la cura!

Questo ha portato ad un' epidemia di stupri fatti da uomini sieropositivi, che per le bimbe innocenti significa contagio. Molti
sono morti in questi abominevoli stupri.

Di recente a Cape Town, 6 uomini hanno stuprato una bebè di 9 mesi. Questa situazione agghiacciante sta raggiungendo dimensioni catastrofiche, e se non facciamo nulla, allora chi lo farà?

Gentilmente aggiungi il tuo nome in fondo alla lista, a per favore inoltra la mail a quante più persone possibile.

N.B. Se sei la firma numero 120, allora per piacere manda la lista a

childprotectpca@saps.org.za

non inoltrare la mail, fai copia e incolla, così resta ordinata.
Ho inviato un e-mail di prova all'indirizzo childprotectpca@saps.org.za e ne ho ottenuto "Unknown Recipient": destinatario inesistente.

L'appello, insomma, non va diffuso; inoltre, secondo l'
indagine di Snopes.com, l'appello risale al 2002, non c'è alcun progetto di disattivare l'Unità Protezione Bambini (Child Protection Unit) della polizia sudafricana.

Alcune delle informazioni presenti nell'appello sono approssimativamente ricollegabili a fatti reali, come documenta Snopes, ed è indubbio che il problema dello stupro di minori sia gravissimo in particolare in Sud Africa, ma il concetto di base è che la petizione è doppiamente inutile: non arriva a destinazione e si oppone a un progetto inesistente.

Secondo una notizia attribuita a AdnKronos e pubblicata da
Soschild.org, l'appello-bufala avrebbe fatto una vittima illustre: l'immunologo Ferdinando Aiuti, presidente dell'Anlaids. Gli vengono infatti attribuite queste parole:
''L'Anlaids - dice Aiuti - si schiera in prima fila nella denuncia. A difesa dei bambini in Sud Africa c'e' la Child Protection Unit (Cpu) che si batte con coraggio. Ma la South African Police Service ha intenzione di fermare la Cpu: se ci riuscisse, scomparirebbe una parte fondamentale del Sistema giudiziario del Sud Africa a protezione dei bambini. Ecco perche' - aggiunge Aiuti - dobbiamo fare qualcosa. A cominciare da una raccolta di firme da inviare per e-mail a childprotectpca@saps.org.za per non far chiudere la Cpu. Quest'associazione, al momento, rappresenta un baluardo contro le violenze sui giovani. Il mondo scientifico si e' gia' mobilitato. Ma non basta. Bisogna scuotere le coscienze di tutta l'opinione pubblica. L'Anlaids ha gia' inviato le sue e-mail''.

Ho già contattato l'Anlaids via e-mail per avvisarli.

Un lettore (d.ghirard****) segnala che l'indirizzo indicato nell'appello potrebbe essere una trappola degli spammer. Infatti il lettore ha inviato, come me, un e-mail di prova all'indirizzo in questione, usando un account che non usa quasi mai, e poco dopo ha ricevuto su quell'account due e-mail di spam. Può trattarsi, tuttavia, di una coincidenza. C'è qualche lettore volenteroso che ha voglia di aprire un account di e-mail "vergine" e usarlo per inviare un messaggio di prova all'indirizzo dell'appello? Se viene spammato, è segno che l'appello è un'esca degli spammer.
La cosa sarebbe piuttosto curiosa, perché il sito www.saps.org.za risulta appartenere davvero alla polizia sudafricana, anche se in questo momento non mi risulta accessibile.



http://attivissimo.blogspot.com

10 commenti:

  1. Grazie di questa preziosa informazione: anche io ho ricevuto la mail-petizione.

    Ero perplessa e non sapevo cosa fare anche se protendevo per il "non spedirla" avevo dubbi sulla veridicità del messaggio.

    Buonanotte, Anna :)

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  2. ANNA, mi piace che il blog assolva anche ad una funzione di servizio e si riveli utile. Particolare piacere, poi, che l'informazione sia servita a te.

    Hai fatto bene a far emergere il dubbio, pur se in rari casi gli appelli non sono una farsa. In ogni caso "non spedire" ( "forwardare" come con orribile neologismo si usa dire) è stata la scelta migliore.

    Buona domenica

    Un abbraccio :-)))

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  3. L'indirizzo non puo' essere una trappola di alcun genere, visto che il nome host nell'indirizzo, saps.org.za, non esiste (basta una banale prova con il programma whois).
    Il tuo client email quindi non spedisce NULLA in rete, visto che non sa a chi mandare il tuo messaggio.



    ciao

    Luigi

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  4. STELLINA, letto di lunedì e poi ringraziando, sempre di lunedì, va bene lo stesso?



    LUIGI, grazie per l'utile precisazione.

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  5. Il destinatario inesistente e' una sufficiente garanzia che il messaggio non sia arrivato in alcun posto ma non e' cosi facile stabilire il responsabile della registrazione soprattutto di un sito con un'estensione cosi (za) infatti la Registration Authority di competenza non e' espressamente tenuta a farlo.

    Diciamo che il whois puo' dare dei falsi negativi.

    Poi cercare come hai fatto Luigi saps.org.za non e' corretto perche' si e' cercato un indirizzo di 4o livello, mentre il whois darebbe risultati solo per indirizzi di 2o e 3o livello.

    Tanto e' che il sito http://www.org.za/ esiste, eccome.



    In home page, si legge un allarme virus:



    We are aware of the virus WORM_BAGLE.J that is currently spreading via email.

    Please delete all e-mails from management@org.za, administration@org.za, staff@org.za, noreply@ org.za and support@org.za as these addresses do not originate from Org.Za.

    PLEASE NOTE :- Our systems are not affected, it is just the virus spoofing the above addresses.



    Traduzione:

    Siamo al corrente del virus WORM_BAGLE.J che si sta attualmente diffondendo

    attraverso l'e-mail

    Per favore, cancellate tutte le e-mails che arrivano da management@org.za, administration@org.za, staff@org.za, noreply@ org.za e support@org.za as; questi indirizzi non partono da Org.Za.

    Nota: I nostri sistemi non sono affetti, e solo il virus che ha falsificato gli indirizzi di cui sopra.



    Sara’ divertente?

    Ciao, Paola

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  6. PAOLA, grazie per il tuo illuminante contributo. Quanto alla domanda: stento a trovare traccia di divertimento nella diffusione di spam e virus.

    Ciao, ciao :-)))))))))))))

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  7. Era un divertente un po' ironico. E comunque a giudicare dal sorriso moltiplicato 13...

    Il "divertente" era che dei pirati informatici mandassero mail con loro come mittente.

    Spam e soprattutto virus assolutamnete no, ma qua sono ancora piu' erudita e rischio di riempirti il blog.

    A quel punto mi trasformarmo io stessa in spam.

    Evito.

    Buona serata, Paola

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  8. PAOLA, come erudita informatica faresti proprio al mio caso.

    Buona giornata, ciao.

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  9. fortuna che di solito e' piu' facile distinguere lo spam...

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  10. utente anonimo#10, già.

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