mercoledì 1 febbraio 2006

I tormenti del cuore


Due lettere nell’arco di poche sere. Me le invia un’amica, 37 anni, sposata, due figli, con molte sofferenze, anche fisiche, alle spalle che però pesano ancora molto sul cuore e hanno intaccato i sentimenti.


Ne riporto ampi stralci, mantenuti il più possibile fedeli all’originale, che offrono uno spaccato di lacerante dolore, propongono un’inquietudine che non accenna a placarsi e una domanda assillante alla fine. Non l’ho mai incontrata, ci siamo parlati per telefono alcune volte e le foto che mi ha inviato forse neppure rendono giustizia alla bella donna che è.


Dopo aver riassunto la disastrosa situazione personale degli ultimi mesi, così prosegue:“Tutto questo condito da un'insoddisfazione nei sentimenti, un sentirsi vecchia e una sensazione della vita che ti sfugge dalle mani. Ho provato a cercare un nuovo amore senza successo. Ho lanciato segnali a persone che avevano dimostrato interesse per me, ma non era forse il momento giusto.


Una sera di dicembre ho conosciuto (in chat n.d.r.) un ragazzo di 30 anni che mi ha colpito molto e col quale è nato un bel rapporto di amicizia e di complicità. Sono piuttosto diffidente, lo sai, mi conosci, ma ora avrei proprio voglia di lasciarmi andare a qualcosa di nuovo. Con questo ragazzo il rapporto è molto intrigante e ho veramente voglia di incontrarlo. Le parole che mi scrive mi fanno sentire bene, anche se sono solo parole. Credo e spero di vivere bene questa cosa, alla quale per ora non so dare un nome”.


 


“Ieri sera c'è stato l'incontro da me tanto atteso. Dopo dolci messaggi, mail, lunghe telefonate che facevano crescere il desiderio di conoscersi, M. ieri è partito ed è venuto a trovarmi. Questo gli è costato 5 ore di viaggio, e tutto questo suo interesse ha aumentato la mia fiducia nei suoi confronti. Mi sembrava di aver percepito un vero "interesse" nei miei confronti. Una vera voglia di fare la mia conoscenza. Non credo proprio di avere quel senso che ti avverte o ti fa capire le intenzioni e i sentimenti degli altri, anzi credo di avere una calamita per gli uomini più stupidi e disonesti.


Dico stupidi perchè non hanno neanche il coraggio poi delle loro azioni, dico disonesti perchè non sanno mettere in pratica ciò che dicono o scrivono. Dall'incontro di ieri sera (è arrivato alle 22,30) non mi aspettavo grandi cose sai, ma volevo solo trascorrere qualche momento con una persona che mi concedeva le attenzioni tanto promesse. Al telefono e per messaggi eravamo giunti in poco tempo ad intrecciare un rapporto frizzante, intrigante, libero, e avevamo scoperto delle affinità.


Ho prenotato una stanza in un hotel molto carino, con vista panoramica. L'ho accolto con dolcezza tra champagne e fragole, gli ho regalato un bracciale da indossare quando non sarei stata con lui per ricordarsi di me. Mi sono presentata piuttosto sexy, ed era così chiaro che oltre al bracciale gli avrei regalato un po' di me stessa...


Quando è arrivato non è rimasto deluso nel vedermi, anzi più volte mi ha detto di trovarmi più bella dal vero. Non è stato così per me che con le poche foto inviatemi lo avevo immaginato diverso. Ma tu sai benissimo che io non mi fermo alle apparenze. Un po' trasandato e stanco, questa era la sua prima immagine.
Dopo il primo approccio nel quale ho cercato di essere più dolce possibile, siamo andati a mangiare un toast in un bar, vista l'ora. Al rientro in hotel sono iniziati i
preliminari, alquanto grezzi e piuttosto differenti dall'immagine data nei colloqui. La dolcezza e la sensibilità, da parte sua, erano finite sotto la suola delle scarpe. Più volte ho cercato di tirar fuori quello che avrei voluto da lui, comunque dentro di me avevo già previsto che non ci sarebbe stato un altro incontro.


Ho poi avuto un’ulteriore sorpresa. Nel momento in cui lui ha concluso con il suo piacere ha cominciato a costruire un muro di cemento tra noi. Mi aveva sempre rimproverato di mettere dei paletti tra noi, perchè molto sinceramente ho continuato a dirgli che il nostro sarebbe stato un rapporto con un inizio e una fine. Lui mi pregava di non partire già con questo tipo di discorsi. Ok, non li ho più fatti pur sapendo che comunque era così. Ha cominciato a parlare di disagio, di una situazione alla quale non sapeva dare un nome e così via.


Le mie orecchie non ci volevano credere e ho cercato di sdrammatizzare lanciando qualche battuta."Ok, per stasera sono stata la tua amante, sei stato bene, no?" "Certo sono stato bene con te, sei una donna stupenda, ma ciò non implica che sei la mia amante. Io non posso darti quello che vuoi”. Sono diventata seria, si è spento tutto il mio umorismo e gli ho buttato lì con odio: "Che cosa cazzo ne sai di cosa voglio? Questi rimorsi., queste sensazioni potevi farle fiorire prima di scoparmi!". Mi sono vestita e me ne sono andata dopo alcune sue parole di scuse.


Questo è tutto. Non soffro per ciò che c'è stato, ma per ciò che avevo idealizzato ancora una volta e che mi ha nuovamente colpito. Tutte queste esperienze fanno riflettere, fanno crescere, fanno parte della vita, ma sono stanca di trovare uomini falsi. Vivo in un mondo che lo sento sempre meno mio, non mi appartiene. Ho un bisogno esagerato di un uomo che mi apprezzi e che mi regali qualche momento d'amore. Tutta questa inquietudine mi porta ad agire in questo modo irrazionale e continuo a prendere facciate, e continuo a non capire perchè. Forse dò troppo, forse non riesco a percepire, sarò un'eterna bambina ingenua che crede alle favole, ma cosa chiedo di così grande? Non richiedo legami, vincoli, impegni, dò dolcezza, non sono neanche così cesso. Sono una donna brillante, con me si può parlare di tutto, non sono una scema e cerco sempre di essere gentile, ma cosa sbaglio?


Oggi avrei dovuto essere con lui e andare a B. insieme. Perchè mi ha scaricato così, cosa ho detto o fatto di sbagliato? Non mi importava se non era bello come lo immaginavo, ma perchè ha dato quell'immagine distorta di se stesso? Perchè così tanti km per scaricarmi in quel modo? Perchè non ha voluto salutarmi con un tenero bacio? Sarebbe stato tutto meno umiliante se non avesse chiuso la sua bocca come il suo cuore. Ma perchè molti uomini ragionano con l'uccello?”.

21 commenti:

  1. Dopo aver letto pensavo di non lasciare commenti perchè, almeno quelli ovvi, li ritengo superflui.

    Perchè ovviamente sono totalmente dalla parte di questa donna; il bisogno di calore umano, forse anche più che il bisogno d'amore, ci spinge verso situazioni e persone che sarebbero da soppesare molto molto a lungo.

    Lascio alla tua amica la frase di un mio amico, anima in cerca pure lui: "Cercare amore in una chat è come cercare prodotti DOP in un hard discount. Qualcosina di decente lo trovi, forse, ma sono infinitamente di più i prodotti dozzinali travestiti da genuini."



    Ciao Frank.

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  2. Io invece penso che non sia il mezzo, ossia la chat, a tendere tranelli, ma l'uso spesso distorto che se ne fa, tanto è vero che a fronte di tantissime delusioni ci sono anche persone che in questo modo hanno incontrato persone vere e cominciato storie importanti.

    Anche quando la chat non c'era c'erano le storie come quella raccontata in questa sofferta, e perciò bellissima, lettera e probabilmente il mezzo telematico ha funzionato solo da moltiplicatore di un fenomeno già esistente.

    Cosa dire a questa donna?

    Non mi piace giudicare nè parlare di vicende e persone che non conosco, per cui mi limito a dire che molto dipende da quello che si cerca e che certi disagi esistenziali tanto profondi è difficile che vengano alleviati attraverso la ricerca di quelle che alla fine non sono soluzioni, ma palliativi. Del resto tante volte soluzioni vere, drastiche, non ci sono o non sono realisticamente praticabili, per cui non resta altro che cercare di saziare la sacrosanta fame di amore e affetto attraverso momenti rubati.

    Forse è meglio non dare ascolto a chi fa tante promesse, non aspettarsi mai nulla e soprattutto non aver mai paura di dire no.

    A volte il bisogno di affetto gioca brutti scherzi,soprattutto a noi donne, prima che agli altri l'affetto si dovrebbe cercare di darlo a se stessi, sarebbe il nostro primo dovere.

    Scusami Frank per il commento lunghissimo, ma mi è uscito tutto di getto, non rileggo neanche altrimenti so che probabilmente cancellerei molto, se non tutto.

    Buona serata.

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  3. anche io sono stata tentata a non lasciare commenti, questa storia è triste e ispira tanta solidarietà femminile. Ma da ogni singola parola che questa donna scrive si capisce che lei stessa sa dov'è il problema. Dice che vuole un amore tenero e sincero, eppoi lo cerca in chat, dice che sapeva che sarebbe stata solo una notte e via, ma poi è incazzata col mondo perchè è andata proprio come si aspettava. Forse questo è quello che succede quando si vuole un amore, costi quel che costi. Forse dovrebbe solo capire che se è la favola che cerca, non è lei che deve salire sul cavallo bianco in cerca del principe.

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  4. Complimenti alla tua amica Frank, è stata brava e/o fortunata, ha capito al primo incontro con chi aveva a che fare. Altre ci mettono anni.

    Ciao :))))

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  5. Sono passato per caso nel tuo blog e sono stato colpito da questo post,veramente toccante .Come uomo mi dispiace,però posso assicurarti che non sempre è così.Ciao

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  6. Un post difficile Frank...

    soprattutto perchè è difficile dare una risposta alla domanda della tua amica. Ognuno risponde dei propri comportamenti, generalizzare mi sembra eccessivo. Però non mi sembra il caso di ridurre tutto a una battuta.



    Robynia ha trovato le parole giuste per la tua amica,....che aggiungere?

    forse che le parole nei rapporti interpersonali e affettivi sono spesso di troppo e fuorvianti in particolare possono ingannare chi ha troppe aspettative, magari

    meglio leggere nei silenzi...forse.

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  7. TINTERO, benvenuto. Lo so bene che non tutti gli uomini sono così, come so altrettanto bene che non è la chat a fare poi la differenza.

    Ho provato a dirglielo, ma temo che la sua diffidenza verso il mondo maschile sia ormai in crescita inarrestabile. Fatti e non parole, pretenderà. E sconta la carenza di affetto che porta a forti squilibri. Il principale colpevole è dunque il marito, poi esiste la responsabilità personale, ma le è capitato di peggio (nel senso di mancati affetti in generale) e questa vicenda non rappresentava che una sorta di ultima spiaggia.

    Ciao

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  8. ALDERABAN, Robynia ha scritto di getto, avrebbe voluto cancellare e per fortuna non l'ha fatto. L'ho elogiata per questo e preso spunto dalle sue parole.

    E' chiaro che fermarsi solo a quella battuta, che condensava la rabbia e la delusione, sarebbe appunto fuorviante. Credo che nei rapporti sentimentali siano importanti tutte le componenti. Talvolta le parole sono inutili e i silenzi assai espressivi. Però in una situazione anomala e di "emergenza" quale quella raccontata troppe erano le variabili in gioco. Rimane

    il doloroso rammarico: suo e anche mio chiaramente.

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  9. Caro Frank,

    se mi mettessi a scrivere tutto quello che ho in testa (e nel cuore) dopo aver letto questo post, credo che finirei stanotte.

    Da ex-frequentatrice di chat, non sai quanti ricordi ha risvegliato la lettera della tua amica. Ma non voglio tediarti, mi limito ad una riflessione: la differenza di sette anni d'età, tra un uomo di 30 e una donna di 37, non l'avrei sottovalutata.

    Inoltre, avevo un regola, preziosissima: il primo incontro solo di giorno, in un ristorante/bar/luogo pubblico, con una scadenza ben precisa: due ore, al massimo. Per me infatti le parole (al telefono, per posta) contano, ma fino ad un certo punto. Solo l'impatto "fisico", guardarsi negli occhi, annusarsi, mi può far capire se la storia potrà avere un seguito oppure no.

    E' solo il mio parere. Ciao...

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  10. Un abbraccio, dopo tanto tempo. Con affetto. harmonia

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  11. StellaCelestefebbraio 05, 2006

    Ciao felice domenica.

    Se passi dal mio blog,

    ho messo una cosa simpatica su

    Catania.

    Un caro saluto

    Stellina

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  12. Avrei tantissime cose da scrivere su questo argomento,in parte sono le stesse esperienze che ho passato io.....ti dico solo che concordo con l'ultima frase del post :)

    Ti abbraccio forte :*

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  13. VITAROSA, il tuo parere è sempre quanto mai opportuno, sull’argomento poi era quasi atteso e invocato. La differenza d’età, hai ragione, sarebbe stata un aspetto da non sottovalutare, ma dalla dinamica dei fatti si capisce bene come non ci siano stati troppi calcoli di mezzo, né quegli accorgimenti basilari che le donne che frequentano chat e poi incontrano i loro interlocutori, dovrebbero sempre prendere. Ha prevalso, nella fattispecie, un’esigenza, direi quasi liberatoria, che fatalmente ha riservato la più amara delle delusioni.

    C’è però un aspetto che è fondamentale anche per me: “Solo l'impatto "fisico", guardarsi negli occhi, annusarsi, mi può far capire se la storia potrà avere un seguito oppure no”. Sottoscrivo in pieno e null’altro aggiungo. E’ tutto racchiuso in questa considerazione.

    Ciao, Vitarosa.



    HARMONIA, ricambio l’abbraccio con immutato affetto. Il tempo, purtroppo, non concede tregua e divora tutti gli spazi. Vale per entrambi.



    STELLINA, passerò anche per ricambiare le tue sempre gradevoli visite.

    Buon inizio di settimana

    Un caro saluto



    BLUE_ANGEL, conosco in parte le tue esperienze e non ho affatto dubbi che ti rispecchi nell’ultima frase, in quella domanda che sempre si ripete.

    Un forte e caro abbraccio



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  14. sono d'accordo con Robinya. La sete di affetto gioca brutti scherzi e forse sarebbe meglio dirottarla su se stesse. ciao

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  15. MARDOU, scusa il ritardo. Hai ragione, Robynia ha scritto un commento assai interessante su cui concordo. Cos'altro aggiungere se non che la sete d'amore o anche la cronica carenza di affetto porta a sbandamenti di cui ci si sorprende pure (ho parlato con lei nel tardo pomeriggio odierno). Volersi bene è più vero che mai.

    Un caro abbraccio

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  16. In chat si tende a personalizzare e animare parole, sono le nostre interpretazioni a creare il sogno.

    Più si è sensibili e molto più cocente sarà la delusione.

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  17. UTENTE ANONIMO, già è proprio così: "sono le nostre interpretazioni a creare il sogno". E quante sensibilità poi lo vedono sfumare. Io credo che, esistendo oggi molto più che in passato, una lampada magica alla portata di tutti dovrebbe essere dedicata una maggiore attenzione al confezionamento del sogno, al suo sviluppo, eventualmente alla sua concretizzazione. Ma se la macchina acchiappasogni è per tutti, non altrettanto può dirsi per l'uso che ne viene fatto. E tante sensibilità vedono infrangersi come onde sullo scoglio i propri desideri.

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  18. Condivido la tua interpretazione, ma la comprensione si hà soltanto dopo aver sperimentato la caduta dagli scogli. La storia dolorosa di quella donna servirà a tante altre? credo di no perchè non c'è comprensione senza sperimentazione, in fondo come si potrebbe apprezzare una risalita se non ci fosse stata una caduta?

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  19. UTENTE ANONIMO#19, tutta la vita è un susseguirsi di cadute più o meno rovinose, alternate al rialzarsi e riprendere a camminare. E questa donna, ora sfiduciata, sa anche che dovrà risollevarsi ancora per non farsi sfuggire di mano la vita.



    Per fortuna che Splinder permette la visualizzazione degli ultimi commenti, altrimenti le tue repliche sarebbero rimaste, con vivo rincrescimento, lettera morta.

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  20. La tentazione di non lasciare commenti ad un pos così è grande ma...

    Forse non è la chtat il modo giusto per avere una relazione ma resta cmq un mezzo come un altro, come se ci si conoscesse in un supermercato davanti al banco dei surgelati....è dentro di noi che avvertiamo una necessità di credere , credere in qualcuno ...nella nostra necessità di affetto...nel volerlo a tutti i costi nel non scendere sotto la superficialità , nel non grattare la patina...Era proprio necessario , la prima volta , andarci a letto? non era forse meglio una lunga chiacchierata a guardarsi negli occhi, a cercare di capire se vi era qualcosa sotto , dietro le frasi della chat e poi magari ...andarci a letto.

    O solo perchè lui si era fatto 5 ora di viaggio aveva diritto ad un trattamento particolare.

    Non ci dobbiamo svendere ..mai! Rimmarremo sempre delusi.

    Non dobbiamo sempre piacere a tutti...

    incomnciamo con essere noi stessi e a piacerci...il resto verrà da se.

    Cmq salutami la tua amica e ricosrdagli che se tanti uomini ragionano con l'uccello anche tante donne ragionano con la passera

    Un abbraccio

    Mauri

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  21. Mauri , enorme il mio ritardo come il rammarico, ma infine la risposta arriva.

    Che anche le donne ragionino con la loro preziosa passerina glielo avevo detto pure io, così come l'interrogativo che ti poni ("perché andarci a letto?"). Le tue considerazioni sono condivisibili, in particolare sulla svendita di noi stessi che non dovrebbe mai avvenire.

    Nel frattempo la situazione è ulteriormente cambiata, ma il suo disagio e spaesamento proseguono e io sono diventato il confessore privilegiato.

    Un abbraccio e grazie

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