lunedì 11 maggio 2009

Quella sporca decina

















“Dormivano tranquilli nei loro letti Lino Businco, Lidio Cipriani, Arturo Donaggio, Leone Franzi, Guido Landra, Nicola Pende, Marcello Ricci, Franco Savorgnan, Sabato Visco ed Edoardo Zavattari, quando il primo treno per Auschwitz partiva dalla stazione Tiburtina con il suo carico di uomini, donne, bambini da loro indicati come impuri di sangue e di pensiero, perciò da eliminare. Altri treni partirono nella notte, sempre di più, per i campi del non ritorno, e loro dormivano nei loro letti tranquilli. Continuarono a dormire nei loro letti mentre migliaia di innocenti venivano tirati fuori dai propri e deportati, non per una fatale perversità della storia ma per effetto dell’odio da loro predicato.


Nessuno li dimentichi. Nessuno si scordi mai di ciò che impersonarono nella storia del razzismo italiano Lino Businco, Lidio Cipriani, Arturo Donaggio, Leone Franzi, Guido Landra, Nicola Pende, Marcello Ricci, Franco Savorgnan, Sabato Visco ed Edoardo Zavattari.


Volevano dimostrare che esistono esseri inferiori. E ci riuscirono, in prima persona. Perché lo furono.


I figli non devono scontare le colpe dei padri, è vero. Ma nemmeno si devono assolvere i padri per non dispiacere ai figli. Ricordino perciò i discendenti dei dieci che se dovessero essere oggi giudicati nella logica sancita dal Manifesto dei loro padri, anziché in quella della società civile in cui hanno la fortuna di vivere, sarebbero necessariamente (ingiustamente) condannati. Poiché la logica delle dottrine dai loro padri sottoscritte prevedeva che figli e discendenti dovessero scontare la colpa degli avi, che non era cancellabile perché colpa di razza, colpa di un cognome, colpa di appartenenza a una stirpe, quindi comune a ciascun membro della famiglia negli anni a venire.

Per fortuna di tutti — a cominciare dai figli dei dieci — questa follia è oggi rigettata dalla storia. Ma non dimentichiamo i nomi di coloro che di questa follia furono promotori e mentori.


Si chiamavano Lino Businco, Lidio Cipriani, Arturo Donaggio, Leone Franzi, Guido Landra, Nicola Pende, Marcello Ricci, Franco Savorgnan, Sabato Visco ed Edoardo Zavattari”.


Cuomo, Franco. I dieci. Milano: Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005.

1 commento:

  1. Mi auguro che questi farabutti vengano ricordati nei Millenni a venire per quanto hanno demeritato!

    Ted (Milano)

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