domenica 9 gennaio 2005

Un'idea per ripartire

 

Ricordare di impostare il timer, ore 6:00, sullo stereo, stazione 4 (Radio Dee Jay, le prime tre sono tradizionalmente riservate a Radio Rai.

Ricordare di preparare la colazione: pane e marmellata che, sono più che mai convinto, resta la merenda più sana, almeno per compensare quegli intrugli che servono le macchinette del caffè aziendali. Certo che potrei anche permettermi il cappuccino in più: è un regalo dell’innominabile, ma non voglio esagerare, anche se l’idea di un cappuccino in più al giorno è allettante.

Ricordare di controllare la data di scadenza dell’abbonamento dell’autobus, l’eventuale controllore domani potrebbe essere più inquieto del solito, visto che pure le scuole riapriranno.

Ricordare di andare a dormire presto, perché poi Nicola Vitiello e il suo: “Sei sveglio?” saranno implacabili.

Insomma si ricomincia. Dopo due settimane di ferie, come lo studente di una volta, il ritorno al lavoro con i consueti rituali e la rincorsa del tempo, delle coincidenze tramviarie, con l’orologio sotto controllo, accessorio che durante le vacanze evito di portare.

Prevedo un primo giorno di relax, nel senso che ci saranno varie cose da raccontare, la posta aziendale da leggere, i colleghi da salutare senza temere di venire appestato dal fumo, sia perché da alcuni mesi l’azienda ha predisposto zone di “free smoking”, sia perché in reparto non si è mai fumato. E poi è anche avanzato un panettone da consumare religiosamente.

Torno al lavoro diverso, con un blog da gestire (e forse nelle pause riuscirò a farlo meglio ed in orari più umani), ma soprattutto conservando negli occhi le immagini strazianti delle vittime del maremoto a cui si sono aggiunte, in una macabra gara al rialzo, anche le vittime di un incidente ferroviario per nulla imprevedibile. Ho pensato che pure io, fino a poco più un anno fa, mi ero trovato spesso a viaggiare su interregionali, anche in condizioni di tempo sfavorevoli, seppure su un’altra tratta. Sono stato fortunato.

La differenza, rispetto a due settimane fa, è però l’apocalisse che si è scatenata nel Sud-est asiatico e che ha fatto irruzione nelle feste, interrompendo il gaudente pasteggiare, mescolandosi con panettone e spumante, sollecitando emotività che si è allargata a dismisura. E adesso che i riflettori mediatici stanno spegnendosi, ho deciso che per me non può finire così. Quei brandelli di amore che sono rimasti impigliati nel mio cuore li convoglierò in quelle zone: sosterrò un bambino a distanza.

14 commenti:

  1. trovato il tuo blog x caso ... mi sembra interessante quello che leggo, verrò a trovarti, ciaooo

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  2. THURSDAY, grazie per ciò che scrivi. Io ti aspetterò. Ciao.

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  3. Fratello, non so se commentare la parte migliore di questo post, che non ha bisogno di commenti: le adozioni a distanza sono un atto di amore punto e basta, significa cancellare un proprio piccolo egoismo per creare un pensiero unficante. Quindi, comunque, migliore.

    Sulle ripartenze, da vecchio locomotore diesel posso solo dirti che condivido gusto, giudizi ed opinione su pane e marmellata (frutti di bosco, please...), mentre sull'antifumo la vedo dura, ma dura assai...

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  4. La migliore colazione al mondo, soprattutto se hai tempo di tostare il pane!

    Ai tempi della scuola, odiavo profondamente la fine delle vacanze, spesso perché non avevo fatto tutti i compiti... Ora, conto i minuti, non vedo l'ora di tornare al lavoro, dove ho la mia stanza, il mio pc, i miei cd, la possibilità di leggere e dedicarmi alle mie cose senza essere intercettata. A pensarci, è molto strano.

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  5. FRATELLO, ti ringrazio per la tua presenza calorosa e costante. Avrai anche intuito la ragione della mia scelta.

    I gusti della marmellata variano: i frutti di bosco sono assai stimolanti, ma non sempre li trovo e così ripiego, a rotazione, su albicocca, pesca oppure fragola. Qualche anno fa un'amica mi aveva regalato un prezioso vasetto di una miscela composta da miele colorato di rosso e marmellata: una squisitezza, prodotta artigianalmente da un agricoltore biologico. In anni lontanissimi, trascorsi una vacanza presso uan comunità monastica (Bose)e il ricordo della prima colazione con una marmellata squisita costituisce il maggiore rimpianto.

    Su fumo proibito vorrei pensare che accadrà come per i divieti in sala cinematografica, poi in autobus, treno e così via: cioè molto… fumo (leggi proteste) e poco arrosto (effetti concreti della sollevazione dei tabagisti). L’abitudine alla civiltà, almeno minima, ha attecchito.

    La ripartenza è stata dura e il mio rendimento non ha toccato vette di eccellenza, ma ho notato di non essere un caso isolato. E intanto adesso sono sul blog, in orario decisamente insolito per me, ma più adeguato alle esigenze.



    VITAROSA, se potessi anche trovare il tempo per tostare il pane sarei un signore! Mi accontento così.

    In effetti il tuo atteggiamento è strano, ma evidentemente il “rifugio” nella stanza di lavoro è più rassicurante di quello domestico, l’importante è trovare sempre la propria dimensione adatta per lavorare, studiare, pensare. Un tempo per ogni cosa, insomma. La fine delle vacanze al tempo della scuola era sì triste, ma la Befana era arrivata e credo non restasse poi molto altro da fare a casa. Però a pensarci bene i miei ricordi, sull’argomento, sono lontanissimi e sfuggiti, più che sfuggenti.









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  6. anche io lo farò..........ascoltiamo gli stessi programmi la mattina....bacio

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  7. FANNY, come sono contento: di ritrovarti, di sapere che il “nostro” mattino è in perfetta sintonia e che, soprattutto, l’idea del sostegno a distanza veda anche te coinvolta.

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  8. FANNY, imperdonabile! Il bacio mi era rimasto nella tastiera, però me ne sono accorto appena in tempo :-)

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  9. Anche io ricordo pochissimo della mia infanzia, e per lo più ricordo il "brutto", non il bello, di quegli anni che dovrebbero essere felici e spensierati.

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  10. ...marmellata di fichi preparata con le mie sante manine...non c'è nulla di meglio al mattino! Concordo...

    Per l'adozione...ti stringo la mano; io ho adottato, tramite Terre des Hommes un bimbo colombiano 3 anni fa...ogni tanto mi arrivano le sue foto o i disegnini buffi che prepara a scuola...è poco quello che posso fare, ma è già qualcosa...che il ritorno lavorativo possa esserti stato più lieve possibile...

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  11. teniamoci informati su che canali scegliere per l'adozione a distanza.... ciaooo

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  12. VITAROSA, la fortuna ha fatto sì che la mia infanzia sia stata felice e senza litigio alcuno tra i genitori. Ricordi “brutti” davvero pochi e, comunque, non tali da ripercuotersi sulla vita adulta.



    STREGA, non è che ti avanza qualche vasetto di marmellata in più? Perché quella di fichi deve essere sublime 

    Ti ringrazio per la segnalazione di “Terre des Hommes” a cui nel pomeriggio ho inviato la richiesta di informazioni. Io credo che un aiuto continuativo, che non sradichi quei bimbi dalla loro terra e che sia efficace, perché ciò che a noi sembra poco in realtà è già molto per le zone più depresse del mondo, sia un’esigenza ineludibile alla luce del maremoto che ha diffuso anche tanta emotività. I cambiamenti nel modo di vita, di vederla e concepirla, avvengono proprio da eventi apocalittici per cui nulla sarà più come prima: né per i poveri della Terra né per i ricchi) almeno lo auspico. Io agisco, intanto, compatibilmente con le mie possibilità, tu stai agendo analogamente e la stessa cosa farà Fanny: a me sembra molto bello tutto ciò.

    Il ritorno al lavoro è avvenuto sotto l’egida dei tuoi auspici, purtroppo il dopo è stato screziato di amarezza, come potrai leggere nel successivo post.



    FANNY, certamente che ci terremo informati, penso che in parte possa farci stare meglio. Ciao







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  13. federica_auroragennaio 12, 2005

    tu scrivi "La differenza, rispetto a due settimane fa, è però l’apocalisse che si è scatenata nel Sud-est asiatico e che ha fatto irruzione nelle feste, interrompendo il gaudente pasteggiare, mescolandosi con panettone e spumante, sollecitando emotività che si è allargata a dismisura. E adesso che i riflettori mediatici stanno spegnendosi, ho deciso che per me non può finire così. Quei brandelli di amore che sono rimasti impigliati nel mio cuore li convoglierò in quelle zone: sosterrò un bambino a distanza. "

    come lo condivido e come mi ritrovo nella stessa situazione emotiva...

    la vita, è cosi bella e cosi dura...

    fedau

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  14. FEDAU, ti ringrazio di aver apprezzato e condiviso. Siamo tutti più tristi e dobbiamo fare in modo di non dimenticare. Purtroppo nella vita i momenti belli sembrano durare lo spazio di un mattino, mentre quelli brutti incombono e condizionano il resto dell'esistenza.

    Tutto passa, è vero, ma chissà perché per i periodi negativi il tempo pare proprio incattivito con la sua lentezza.

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