Complici le iniziative editoriali dei due maggiori quotidiani italiani, ma pure io ci ho messo del mio frequentando periodicamente la “Feltrinelli”, mi sono ritrovato assediato dai libri. Che non è certo una gran brutta cosa, ma al contrario assai piacevole. Però con tutta la buona considerazione possibile, l’invasione "dolce" va regolamentata, per essere completamente apprezzata. In altri termini, una nuova libreria s’impone. In realtà, lo spazio esiguo disponibile richiede un mobile su misura, seppure solido e robusto, perciò si devono escludere Ikea et similia: è necessario un falegname.
Ora gli artigiani, almeno quelli di mia conoscenza e per essere stato allertato, sono bravi certo, ma possiedono l’imperdonabile difetto di tirarla molto per le lunghe. Tuttavia animato di ottimismo e pazienza telefono a colui che potrebbe risolvere il mio problema.
E’ il 17 dicembre e l’avvicinarsi delle ferie di fine anno, dovrebbe permettermi di sistemare, con tranquillità, quei libri impilati in una sede più consona, senza dover ricorrere ai ritagli di tempo.
Il conoscente che rintraccio è gentile e disponibile, si spinge addirittura a chiedermi per quando mi serve e, lusingato da tanta attenzione, non lo metto in difficoltà lanciandogli un: “Prima del 25”, bensì un più rassicurante: “Entro la fine dell’anno”. Mi sembra di cogliere che, anche dall’altra parte della cornetta, ci sia un sospiro di sollievo per una specie di scampato pericolo e già pregusto l’arrivo della nuova ospite. Anzi, nella mia fantasia i libri sono già tutti sistemati e catalogati. “Finalmente – mi dico - potrò anche conoscerne il numero esatto e magari ritrovare quel testo che ero certo di avere e non ricordo più dove l’abbia messo“. Tanto è questione di giorni, ormai. Il dado è stato tratto. Da lunedì 27 si metterà al lavoro e poi lui stesso mi ha assicurato che non ci impiegherà molto tempo, inoltre mi ha anche chiesto quale tipo di legno volessi e quindi....
Le feste natalizie passano, lo sguardo rassicurante si posa su quei volumi che, da tempo, attendono confinati nei vari cesti colorati e mi sembra anche di assaporarne il profumo (buonissimo quello della carta stampata). Immagino il “mio” falegname che trova le tavole adatte, le misura, le lavora. Adesso mi chiedo soltanto se sarà più opportuno telefonargli mercoledì oppure giovedì, perché essendo venerdì l’ultimo giorno dell’anno, non vorrei creargli problemi per il trasporto e la consegna. Opto per giovedì e, prima ancora di indicargli l’orario migliore, mi anticipa lui.
“Sai quella libreria?”
“Sì, quanto ti manca?”
“Ecco, a mancarmi è proprio il legno”
“Ma come, non sei un falegname?”
“Certo, ma dovevo ordinarlo e ormai a fine anno è tutto chiuso. Però ho fatto l’ordine e il 3 gennaio mi consegneranno il materiale. Poi non ci vorrà molto....”
Già cosa ci vuole? Sorrido, ringrazio, neppure sollecito più di tanto, perché mi vengono in mente quegli ammonimenti iniziali. E così, mentre le ferie stanno giungendo alla fine, i libri si sono ritrovati nel nuovo anno sempre nello stesso posto. La libreria è molto presente nella mente e il progetto, scarabocchiato su un foglio quadrettato, l’ho affisso nell’angolo vuoto. A fare da segnalibro...
Nelle sole due librerie che ho in casa, i libri sono arrivati alla terza fila: posso avere il numero di telefono di questo simpatico e volenteroso falegname? :-)
RispondiEliminaHo aperto un nuovo blog… www.scemenziario.splinder.com non è una gran cosa, una raccolta banale e semiseria di scemenze e di opinioni tra il serio e il farsesco. Te lo segnalo, tante volte ti prendesse il malumore e fossi incazzato con il mondo intero. Spero che possa piacerti, per me è stato iniziare un divertimento, per te spero possa esserlo nel leggere
RispondiEliminaFratello, sei assoldato per il prossimo film di Woody Allen, ovviamente col tuo fa(non)legname...
RispondiEliminaGrazie per le parole nobili che hai lasciato sul fiume.
Abbraccio pitonesco.
anche io sono sommersa dai libri....bacio
RispondiElimina..io ne ho tantissimi di libri e ci vorrebbe una libreria per sistemarli tutti..dopo la casa ho cominciato a colonnizzare l'auto e il bagagliaio ..:-)
RispondiEliminaVITAROSA, ho letto anche il tuo commento ai primi due post e non fai altro che confermarmi amaramente ciò che avevo supposto. Chi vive un abbandono lo percepisce istantaneamente, perché poi è analogo il rimpianto.
RispondiEliminaQuante file hai ancora disponibili nelle librerie? Oppure sei all’ultimo stadio? Dovrei volerti male, comunque, per consigliarti il “mio” simpatico e volenteroso falegname.:-)))
ANONIMO, ti ringrazio per la segnalazione, vorrà dire che sfogherò i miei malumori leggendoti. Auguri
FRATELLO, almeno godrò dell’attenzione del regista e il fa(non)legname (glielo riferirò) si occuperà delle scene, naturalmente
Sono io che ringrazio te ogni volta che mi trovo sulla riva, l’oasi di benessere reale e salutare per la mente.
L’abbraccio è fraterno e di cuore.
FANNY, è una benefica immersione, quella nei libri, da cui si riemerge sempre con qualcosa in più. Un personale rifugio che la mente gradisce, un regalo, il libro, sempre emozionante. Raddoppio il bacio e grazie.
RispondiEliminaANONIMO2, ciao. Qualche anno fa mi era capitato di leggere su un quotidiano che un signore era costretto a traslocare, perché nella sua casa non c'era ormai più spazio per i libri. Ma il fatto singolare era che, nelle agenzie immobiliari, si stupivano tutti quando conoscevano il motivo del trasloco.
Per me dopo il letto, il mobile irrinunciabile in una casa è la libreria. E realizzerò il mio sogno quando potrò disporre di un'intera parete adibita allo scopo.
Torna quando vuoi, sarà un piacere.
Ho esaurito le file nelle mie librerie, sommerso i comodini, invaso anche il bagno (!) e ho cominciato a tenere i libri in ufficio. Penso che sia comunque meglio così che smettere di comprarne, e di leggerne. Che effetto ti fa entrare in una casa dove non ci sono libri?
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