3,3% quelle avvenute nel Nord-Ovest, 3,4% nel Nord-Est, tassi più bassi al Sud e nelle piccole località. 373 mila (3,1%) le donne tra i 14 e i 59 anni che hanno subito ricatti sessuali sul luogo di lavoro. 221 mila (1,8%) per essere assunte, 42 mila(0,4%) negli ultimi tre anni; 208 mila (1,8%) per la carriera, 61 mila (0,5%) negli ultimi tre anni; 582 mila (4,9%) le richieste di disponibilità sessuale (4,9%), 160 mila (1,4%) negli ultimi tre anni.
9 milioni e 860 mila (55,2%) sono state le donne, tra i 14 e i 59 anni, che hanno subito molestie sessuali. 4.600 mila le molestie verbali, 3.524 mila le molestie fisiche, 4.077 mila hanno patito l’esibizionismo, 4.423 mila hanno ricevuto telefonate oscene, 4.082 mila sono state pedinate.
460 mila donne hanno subito un tentato stupro nel corso della vita, 107 mila negli ultimi tre anni. 102 mila le donne che hanno subito, invece, uno stupro nel corso della loro vita, 18 mila negli ultimi tre anni (ogni vittima può aver subito entrambe le violenze, per questo motivo il numero complessivo è superiore al dato globale).
23,4% la percentuale di amici autori del tentato stupro, 21,9% gli estranei e 17,9% i colleghi. 23.8% la percentuale di amici autori dello stupro, 3,5% gli estranei e 4,4% i colleghi.
25,2% la percentuale del tentato stupro per strada, 14,% al lavoro, 12,1% tra le mura domestiche.
4% la percentuale di stupri consumati per strada, 1,6% al lavoro, 31,2% a casa propria.
89,7% la percentuale di donne che non hanno denunciato il tentato stupro, 7,5% coloro che hanno avuto il coraggio di farlo, 2,9 coloro che non ricordano.
91,6% la percentuale di donne che non hanno denunciato lo stupro subito, 7% coloro che l’hanno denunciato, 1,4% coloro che non ricordano. Negli ultimi tre anni la percentuale delle denunce presentate è salita al 9,3%.
Un terzo di donne non ne parla mai e, coloro le quali decidono di raccontare, quasi sempre si confidano con un familiare o con un amico, pochissime si rivolgono ad uno psicologo, oppure ad un centro sociale. La paura di essere giudicate male, di non essere credute, il senso di vergogna e la mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine, sono tutti motivi che garantiscono, di fatto, l’impunità agli aggressori.
A causa dei miei omologhi, schifato per un reato verso la persona grave, infamante e vile, vorrei dimettermi dal ruolo di uomo.
Questi dati sono stati ripresi da un’indagine Istat sulla "Sicurezza dei cittadini", realizzata nel 2002 attraverso interviste telefoniche e resa nota nelle scorse settimane.
ecco. Già il fatto che il metodo di indagine sia l'intervista telefonica la dice lunga... Se mi arrivasse ora una telefonata del genere, fra i piatti da lavare, i bambini di fronte, o la madre, o il marito... penso proprio che declinerei l'offerta e, anche un po' risentita, risponderei "si faccia i fatti suoi!" (sarà per questo che il dato è più basso al sud?).
RispondiEliminaCon la dovuta calma, invece, con altri mezzi, per esempio sul blog, racconterei tutto a tutti, per non dimenticare, per non abbozzare, per cambiare il futuro.
Anzi... mi pare proprio di averlo già fatto, lo scorso dicembre, proprio qui.
E'inquietante il risultato dell'inchiesta...
RispondiEliminaDa ragazzina capitò che un adulto mi importunasse,era un conoscente dei miei zii...per fortuna riuscii a scappare prima che potesse prendere l'iniziativa,ma quell'uomo(se così si può definire) mi fa schifo tuttora,nn lo sopporto.Spero che prima o poi abbia ciò che si merita.
Scusa lo sfogo,Frank...ma il tuo post ha suscitato in me ricordi tristi;nonostante tutto credo ancora nella correttezza e nel rispetto di certi uomini;in giro per fortuna esistono anche brave persone :)
Ti volevo ringraziare per il saluto che hai lasciato sul mio blog,mi ha fatto molto piacere;nn ho potuto rispondere subito perchè ieri sono uscita.Grazie anche per ciò che hai scritto in risposta al mio commento:mi stupisci ogni volta con la tua straordinaria sensibilità...nn so cosa dire,mi mancano le parole.
Ti abbraccio forte,buon pomeriggio.
Fratello, sono cose di cui vergognarsi, di cui non si può trovare giustificazione o scusa.
RispondiEliminaGià a leggere i numeri, nella loro forza drammatica e consistenza comunque falsata da possibili, comprensibili ritrosie, pudori o più semplicemente dalla voglia di dimenticare - o dal tentare di farlo - viene spontaneo il sacro fuoco inestinguibile della rabbia: se poi pensi che dietro ogni numero c'è una persona, coi suoi sogni spezzati, la dignità umiliata, una ferita incancellabile, allora veramente vorresti fosse più che mai concreta quella restituzione, amplificata, al mittente di ogni male fatto al prossimo.
sono molte le violenze che vengono fatte alle donne e non sono solo quelle fisiche ,,secondo me cè anche un'altro tipo di violenza che l'uomo esercita sulla donne de è quella psicologica.
RispondiEliminaIo la trovo una forma di violenza tremenda....come le altre del resto, ma a quella psicologica è difficile ribbellarsi e saper reagire.
Un commento, non sò se pertinente ma abbiate pietà di me in questi giorni....non sono tanto lucida.
un bacetto a tutti
Penso che nonostante tutto tu sia lucidissima,Fanny...la tua è un'osservazione molto acuta.Hai ragione,esiste anche la violenza psicologica e spesso è molto più subdola di quella fisica.
RispondiEliminaAlcuni uomini infatti sono maestri nel manipolare la psiche femminile a proprio piacimento...
Chissà perchè ma in questo discorso mi ci ritrovo parecchio ;)
La violenza in generale è di per se un'ignominia, ma se poi viene operata su di una donna indifesa rappresenta un vero e proprio omicidio.
RispondiEliminaOmicidio a tutti gli effetti perchè si uccide la personalità di colei, che deve subire.
Il problema grande consiste nel fatto che, purtroppo, dopo subentra la vergogna e quindi spesso la donna non denuncia.
Senza contare che abbiamo la legge applicata in massima parte da uomini, che trovano attenuanti a tali violenze.
Una donna violentata, subisce traumi fisici e psicologici....ci vogliono degli anni - sempre se ci si riesce- per uscirne fuori.
Spesso tutto avviene all'interno delle mura domestiche con tutte le conseguenze negative del caso.
Una situazione gravissima a cui si deve trovare rimedio....bisogna aiutare.....bisogna capire.....non è semplice!
Ho deciso di rendere il blog privato proprio per nn vincolarmi su ciò che voglio scrivere :)
RispondiEliminaAnche tu sei di una carineria unica,ho avuto raramente il privilegio di corrispondere con persone sensibili come te.
Ti abbraccio anch'io,buon weekend e buonanotte
... E' un argomento di cui non riesco a parlare. Un accenno l'ho fatto sl mio blog, il 20 aprile 2004. Continuo a cercare quel nome nei necrologi, ogni giorno, è più forte di me.
RispondiEliminaCiao...
VITAROSA, comprendo e andrò a leggere il blog nella data indicata. I tuoi sentimenti non sono per nulla deprecabili, ma condivisibili in toto, anche se devo ancora leggere. Ciao e, se possibile, stai serena.
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