lunedì 3 gennaio 2005

Chicchi di riso

Sono tre, forse quattro mani diverse che artigliano un sacchetto di riso. Quella foto (manca la didascalia, perché non serve) che campeggia sulla prima pagina del “Corriere della Sera” di domenica, colpisce basso, fa male (almeno a me), inchioda alle responsabilità un Occidente opulento e sprecone, gaudente e avaro. E gli Stati Uniti d’America in primo luogo, essendo la nazione più potente del pianeta.


Un interessante e documentatissimo articolo di Marco d’Eramo su “il manifesto” rende molto chiaro il concetto di tirchieria che tanto ha adontato George Bush dopo l’iniziale offerta, un’elemosina in realtà, di 15 milioni di dollari, passata poi a 35 e infine salita 10 volte tanto. 350 milioni di dollari equivalgono a poco più di un giorno di occupazione in Iraq.  


I candidati alle elezioni presidenziali dello scorso novembre avevano raccolto per la loro campagna elettorale 1 miliardo di dollari. E’ però vero, non manca di far notare il giornalista, che i pescatori del Tamil Nadu non votano in Ohio.


Un altro dato interessante è costituito dalla somma destinata al bilancio annuo del Pentagono (Iraq escluso) che è di 450 miliardi di dollari. 350 milioni contro 450 miliardi. Peraltro, per l’aiuto allo sviluppo gli Usa, nel 2003, hanno dato 16.2 miliardi, mentre la Ue ne ha dati 37.1. L’anno precedente le cifre erano state di 13.2 e 29.9 miliardi di dollari rispettivamente.


Ma analoga generosità viene dimostrata dalle grandi corporation statunitensi. La Coca Cola, per esempio, offre 10 milioni di dollari. Nel 2003 il suo utile lordo è stato di 5,5 miliardi.


Il colosso farmaceutico Pfizer (quello del Viagra, tra l’altro) ha messo a disposizione 10 milioni di dollari e 25 milioni in medicine. Il suo utile netto nel 2003 è stato di 3,9 miliardi e nel 2004 è cresciuto.


La Nike ha regalato 1 milione. dichiarando utili operativi, nel 2004, per 1,6 miliardi, aggiungendo il fatto non certo irrilevante che buona parte degli utili sono ricavati dal lavoro di operaie e operai thailandesi.


La General Electrics ha offerto anche lei 1 milione, avendo registrato nel 2003 un utile netto di 16 miliardi. Il suo amministratore delegato era retribuito con 123 milioni di dollari all’anno. D’altra parte, ogni singolo a.d. statunitense gode di uno stipendio medio annuo di 37 milioni, vale a dire più di quanto avesse offerto Bush nel secondo rilancio.


Sui valori morali poi predicati (e naturalmente applicati in maniera, come minimo, discutibile) dai neocon americani ce ne sarebbe da dire, ma basti il seguente dato. Quest’anno in Florida ci sono stati quattro uragani che hanno provocato decine di vittime. Eppure il 9 ottobre il senato Usa ha approvato uno stanziamento di 11,6 miliardi per finanziare la ricostruzione: trenta volte più di quello che Washington offre a Indonesia, Thailandia, India e Sri Lanka. Ah, già, ma i voti della Florida, governata da Jeb Bush (il fratello) erano indispensabili per rieleggere il presidente uscente.


Sì, quella foto costituisce un implacabile atto d’accusa e pensare che non abbiamo nessun merito se siamo nati in questa parte del mondo. Bastavano un  secondo in più o in meno e ci saremmo trovati noi in fila, in un tempio dell’estremo Sud dello Sri Lanka, ad aggrapparci ad un sacchetto di riso per sopravvivere.

4 commenti:

  1. Fratello, ti avevo promesso un intervento serio nel post precedente, poi arrivo qui e trovo questa amara fotografia della realtà, di fronte alla quale passa ogni voglia di scherzare e di esser faceti. Non è questione di essere pregiudizialmente antiamericani, ma la questione degli aiuti umanitari, cosi come giustamente la presenti tu, fa riflettere: anche perchè, quando si tratta di esportare la "democrazia" (che è per sua natura un «processo» e non un «prodotto», quindi non esportabile...)gli 'mmericani non badano a spese; quando viceversa si va sul soldo in contante, ecco le tirchierie e/o le presunte esigenze di bilancio (penso al comportamento USA sulla questione della cancellazione del debito nei paesi del Terzo Mondo o della lotta all'AIDS).

    Importante è parlarne, e tu bene fai...

    Consueto abbraccio!

    (e sono lieto che tu abbia realizzato il blog, lo sai!grazie per il link, sul fiume tu sei tra i sassolini..)

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  2. Personalmente sono più preoccupata dal fatto che siano andati i marines per dare una mano ai disperati dell'Asia.



    Preoccupata perchè quelle erano zone dove l'America, fino ad oggi, non poteva entrare per mettere basi e fare i propri comodi a fini speculativi.



    Non vorrei che una tragedia epocale come questa offra ai signori del potere un mezzo per assicurarsi un " posto" al sole.



    Spero di sbagliarmi



    Buona giornata a tutti



    Laura

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  3. Come si può notare dall'ora è tardissimo. Ci tornerò sopra domani, che è poi già oggi. Buonanotte a me e buona giornata a voi e grazie per quanto avete scritto.

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  4. FRATELLO, ti ringrazio per aver ampliato ed integrato il mio pensiero, con altre serie argomentazioni. Talvolta subentra lo scoramento, perché si tratta di argomenti non facilmente assimilabili dalla cosidetta opinione pubblica, alla quale peraltro si nega anche soltanto un accenno di tali problematiche (o forse non assimilano, perché non sanno?).

    Ti scriverò in privato di questo blog. Abbraccio fraterno.



    LAURA, temo proprio che non sbagli. L'ipotesi adombrata è tutt'altro che peregrina e anche se tragedia è (o forse proprio per questo?) il pelo sullo stomaco di costoro è folto come una foresta.

    Buona giornata

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