martedì 11 gennaio 2005

Quella gelida letterina...

 

E infine mi ha scritto, ma più che frasi memorabili ho letto impersonalità, distacco, anche gelo: un’immagine ben lontana da quella che avevo di Lei. Forse una finzione o forse no: una,nessuna, centomila facce.

Sull’ondata emotiva, prodotta da un sogno di qualche notte fa, maturo l’idea di farle avere qualcosa di mio, preparato appositamente per Lei. C’erano sì state quella lettera la cui risposta mai è arrivata, poi ancora una riflessione, che le avevo comunicato, caduta nella fase finale dell’anno (ma non badavo alle date) e in quel buco nero che è diventato il cratere dei sentimenti. Ma non importa.

Un cd mi era parsa l’idea migliore per farle percepire, in modo diverso, il mio stato d’animo e suscitare reazioni. Anche commozione, perché no? Scelgo dalle varie raccolte le tracce più significative, le metto in ordine, ascolto i brani prima di masterizzarli e non posso fare a meno di osservare che, già dall’inizio e poi con un crescendo finale, esistevano i requisiti per metterla al tappeto. Tra l’altro avevo deciso di inviarle il cd privo di titoli, perché se si inizia l’ascolto poi è logica la curiosità ad andare avanti, non sapendo cosa ci si deve aspettare.

Ma più riproducevo quei brani, provando pure ad immaginare la reazione che avrebbero potuto provocare e, in proporzione, aumentava anche un senso di scoraggiamento. Non ho completato l’ascolto, ho interrotto lì la riproduzione. Il ripiego è stata una lettera per comunicarle del sogno, delle emozioni, dei rimpianti, del ricordo, senza aspettarmi nient’altro da Lei. E mentre già davo, comprensibilmente, per dispersa anche quest’ e-mail, ecco giungere la sua lettera. A sorpresa.

Mi dice che qualunque cosa Lei scriva non serve a niente, perché se mi comunica che non è innamorata, ma sta bene così, io le fornisco una spiegazione; se invece mi riferisce che è innamorata gliene fornisco un’altra; se poi è stanca (immagino della vita affettiva) c’è ancora un’altra versione. Come se io non dovessi cercare di capire, di approfondire il suo stato d’animo, quasi a voler attuare, in tal modo, una difesa preventiva per non esporsi, non compromettersi, non far trapelare la sua reale situazione sentimentale.

“Proprio ieri parlavo di te con un’amica e mi capita di farlo anche con altre persone, perché  molte cose mi portano al tuo ricordo”. Curioso questo, cioè che mi ricordi, anche frequentemente devo immaginare e poi si ferma lì. Curioso e strano, perché se a me capita di ricordare spesso una persona, di parlarne anche con altri, prima o poi ci sarà qualcuno che mi chiederà se l’oggetto del mio ricordo (desiderio?) non sia per caso emigrato in terre lontane, perché se è così marcato il ricordo (rimpianto?), perché non sovrapporre ad esso la presenza fisica? 

E, ancora, concludeva scrivendo che mi aveva sognato e mi sognerò ancora, perché “io non voglio dimenticarti e non lo farò”. Ora, a parte che mi sembrano proprio i capricci da bambina viziata, ma come dovrei sentirmi io? Lusingato? Felice? O irritato? Che senso ha farmi sapere come anche Lei elabori ricordi, ne sia attaccata, che non vuol dimenticarmi se poi manca l’azione conseguente? Poiché ritengo che debba esserci l’azione conseguente. Oppure sono così folle e visionario? E’ contorto il percorso per seguire il suo ragionamento, anche perché non so se sia inventato di sana pianta, oppure corrisponda ad una reale carenza affettiva.

Rimane ancora un interrogativo che mi pone e cioè: “Se tu hai ragione e io non sono felice, ma me lo sono voluto, cosa vuoi da me?” Ecco un classico caso di autopunizione, per espiare le sue colpe, trascurando il fatto che autopunirà pure se stessa, ma coinvolge, ha coinvolto nella furia iconoclasta, pure me che non credo di avere colpe da espiare.

Forse averla amata troppo?  Ma può essere questa una colpa?

Che senso ha inseguire l’infelicità, essere cosciente che incontro a questa si va, se già non l’accompagna? Ma pur di non darmi ragione, di non voler ammettere che ha sbagliato, si ribella anche alla mia intrusione, ne appare infastidita e irritata. In Lei devono convivere, seppur illusoriamente, la sicurezza e il benessere; se poi arrivo io a metterle in discussione non ci sta più. Meglio affidarsi al ricordo che è innocuo, perché sottolinea la mia lontananza e la sua irraggiungibilità. Però che lo sappia. E, tutto questo, dopo quattro mesi di totale silenzio, seguiti ad una sconvolgente e drammatica telefonata di fine agosto.

Ieri però, a differenza di altre volte, il mio coinvolgimento emotivo è stato di minore durata. Esauritasi la mia replica, infarcita di domande che, peraltro, non avranno risposta, come appunto ho intitolato la lettera, si è ristabilito lo status quo di inizio pomeriggio.

Altro non mi attendo, se non aggiungere stupore a stupore quando leggo che la mia risposta al suo messaggio di auguri (riportata nel mio primo post) l’ha lasciata “svuotata” per la sensazione che le ho trasmesso, per quello che penso di Lei. Io, invece, svuotato lo sono da un anno e qualche giorno, svuotato di ogni sentimento, privato della gioia di vivere passioni vere, entusiasmi per cose anche piccole. Un lungo lavorio che mi ha scavato dentro, brutalizzandomi ed esercitando una violenza quotidiana. Cosa si aspettava da un uomo su cui è calato, come un sudario, il silenzio dei sentimenti?

25 commenti:

  1. :( ... Un abbraccio. Lux

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  2. LUX, grazie. Che il tuo nick possa essermi di conforto, illuminando i bui percorsi della mente. Torna quando vuoi, ben gradita.

    Ti verrò a trovare: già il titolo e il sottotitolo sono eloquenti. Ciao, ricambio l'abbraccio.

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  3. Frank, perdonami la sincerità: tu hai avuto la sfortuna di incappare nella classica donna che gioca al " tira e molla".....metodo eccellente per tenere sempre al guinzaglio un uomo.



    Scusami ancora, ma non riesco a rimanere zitta....è immatura....piena di sè e sa perfettamente che in qualsiasi momento lei voglia...tu ritorni come un cagnolino.



    Ricordati, però, che finchè farai così non otterrai nulla.



    Fai il gioco contrario....cerca di incontrarla mentre stai insieme ad un'altra...fatti vedere sorridente ed allegro....non cercarla più...falla ingelosire.....nel caso le dovessi riparlare spiegale che ce ne sono molte meglio di lei....poi vedrai che sarà lei a correrti dietro.



    Facciamo una scommessa???....Prenditi due mesi per portare avanti il tuo gioco e vedrai.



    Alla fine ti servirà per aprire gli occhi e per renderti conto che hai mitizzato una donna, che era come molte altre che ci sono al mondo.



    Perdonami ancora....forse ho sbagliato a parlarti chiaro....ma non ho saputo resistere.



    Notte notte Laura

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  4. Sì Frank, sa essere un tormento... Bisogna cercare di aiutarsi un po' con la testa. Il cuore non molla, lo so.

    Ci sono treni che non ripassano. Speriamo di essere noi :) A presto. Lux

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  5. Fratello, non manifesterò il mio pensiero, a te già noto. La teoria di Laura, sincera fino al midollo, è però molto suggestiva: ma se ha un punto debole, questo è proprio nel suo pregio, la lucidità.

    Di fronte al fuoco sacro della passione, vado a prestito, "come puo' uno scoglio arginare il mare?".

    Lo so che in tempo di tsunami è un paragone inopportuno, ma io la vedo cosi.

    Ti abbraccio.

    M.

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  6. frank ho letto il tuo post e vorrei farti mille domande, sò per esperienza personale che ci sono mille dettagli, mille sfaccettature che non conosco e che non conosceremo mai, perchè appartengono solo a te e a lei e alla vostra storia e che non mi permettono di poter emettere un giudizio su di lei e sul perchè il vostro amore ora sia a questo punto....Non sò......da quello che leggo anche lei non riesce a staccarsi dal ricordo di te o da te...Come è complicato ...

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  7. se posso dire anche la mia ..penso che Laura abbia ragione inparte molte donne non riescono a mollare completamente perchè a noi piace sapere di essere desiderate achese non desideriamo ...quindi lasciamo la presa ma non la molliamo completamente, questo però non significa che si torna indietro nelle decisioni...in ogni caso anche se torna (perchè tu la fai ingelosire sic...) non è perchè ti ama ma per ripicca o desiderio di possesso..quindi vale la pena ? Il silenzio dei tuoi sentimenti continuerà finchè saranno causati da lei ...guardarsi intorno ?

    scusa la franchezza frank !

    baci

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  8. Come Fanny, anche io ti farei mille domande, per capire di più. Come donna, provo a mettermi nei panni di lei, come innamorata non ricambiata, mi sento molto più vicina a te. Di tutte le domande, te ne lascio qui solo una, purtroppo dolorosissima, che mi sono posta milioni di volte nella vita, anche molto recentemente: fino a che punto è giusto continuare a cercare una persona che, in un modo o nell'altro, per ragioni sue, anche incomprensibili a noi, non ci vuole più? Io non vorrei mai che un uomo proseguisse una relazione amorosa con me per pietà...

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  9. Mi permetto un'introduzione generale ai commenti specifici che farò successivamente. Mi sembra proprio di essere tornato indietro nel tempo, ad alemno dieci mesi fa, quando infuriava la tempesta. Infatti, dalla fine dell'estate non avevo più preso in considerazione l'argomento e, anzi, stavo provando ad erigere una barriera difensiva, a ricercare un equilibrio. Poi il suo messaggio del 24 dicembre ha frantumato il muro ancora fresco che è franato, dando poi vita, non a caso, a questo blog.

    Desideravo solamente sottolineare quel dettaglio sulla minore intensità emotiva provata, cosa che mi impedisce di prolungare una sofferenza acuta, mentre continua ad alimentarsi il male sottile e più profondo.

    Vi ringrazio indistintamente per i contributi, tutti preziosi, ad un dibattito che peraltro resta ancora aperto.

    A più tardi.

    Frank57

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  10. come la scrittrice anonima anche io in questo periodo mi faccio questa domanda e ogni volta non riesco a darmi una risposta. Questo crudele gioco del riacchiappo è delterio per io lio equilibrio ma non riesco a sottrarmici definitivamente...mi illudo sempre che le cose possano riprendere dove si sono interrotte, ma si sono interrotte mai??????' NO....

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  11. Esiste un problema di fondo in queste situazioni: si soffre più per l’abbandono che per la persona che ci ha lasciati.



    E come un gioco perverso dove i sensi di colpa prendono il sopravvento e l’insicurezza inizia a fare da padrona.



    Per questo bisogna – ad un certo punto- finire di guardare con gli occhi “ del cuore” e provare a divenire obiettivi.



    Sono un tipo passionale ed istintivo e questo mio carattere mi ha portato ad amare moltissimo, a donarmi con tutta me stessa….a soffrire.



    Trovavo ogni scusante per colui che mi faceva soffrire…..avevo paura di perderlo per sempre….cercavo….inseguivo una chimera……e mi sentivo rispondere: ognuno ama alla propria maniera…..mi devi accettare per quello che sono…..un giorno vicino a te ed un giorno in crisi…insomma un alternarsi di sentimenti e di situazioni.



    Stavo male – come te Frank- dicevo cose simili alle tue e speravo…….ma un bel giorno mi sono guardata allo specchio…..mi sono appropriata nuovamente della vera Laura…..un bel “ bicchierone” di autostima…persa per la strada…..ed ho iniziato nuovamente a vivere.



    Oggi, se mi guardo alle spalle mi chiedo di cosa mi fossi innamorata….di chi mi fossi innamorata!!!



    Chi gioca in amore non merita nessuna considerazione…..chi scompare e poi riappare senza neppure rendersi conto del male che si può fare….e tutto questo per sparire nuovamente….non è una persona sensibile e merita solo di risponderle con lo stesso gioco del “ tira e molla”.



    Prova un attimo a ritrovare te stesso….guardati intorno…..vivi la tua vita……sperimenta nuove situazioni…..e sicuramente ti sentirai molto ma molto meglio.



    Alla prossima Laura



    X Masso



    credimi so cosa sia la passione anche perchè non potrei amare in modo diverso....ma non si può annullare sè stessi e smettere di vivere quando non ne vale più la pena.



    Non conta l'eternità dell'amore....anche un attimo può essere eternità....è inutile poi ricercare di ricreare quello che ormai non è più.....sarebbero solo delusioni.



    Almeno per me.



    ciao Laura





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  12. Scusa l'abuso, Fratello, ma Laura mi ha tirato in ballo e devo precisarle che le davo ragione nella sua suggestiva teoria, che però è sin troppo lucida.

    E dopo il lucida c'era un punto.

    Perchè non volevo, Laura, negare la tua conoscenza della passione, il dicorso nei confronti del tuo intervento si fermava prima: tu sembri una donna molto lucida, quello che suggerisci a Frank prevede un equilibrio che lui, forse, non riesce ancora a realizzare compiutamente. Mi viene in mente il bellissimo film "Il danno", con la sua amara recita, "chi ha subito un danno è pericoloso, sa di poter sopravvivere".

    Saluti.

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  13. a penso come masso....si può essere lucidi solo dpo....quando si è affievolito il dolore, quando si è attenuata la febbre.

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  14. Masso ti avevo compreso, era solo un modo per farti capire il mio pensiero.



    Per divenire lucidi occorre volerlo diventare.....chiudersi nei ricordi ed aspettare fa solo male e riduce un amore in un'agonia.



    Lo so non è facile, ma bisogna provare....fare di tutto per non pensare....fare di tutto per non cercare....imporsi di dimenticare.



    Per fare questo, comunque, non bisogna chiudersi e lasciare fuori il mondo.



    Tutto questo per evitare che l'amore non diventi un mal d'amore.



    Non voglio insegnare nulla a nessuno e capisco come non mai Frank....ma dirgli che deve provare a distaccarsi e guardarsi intorno....forse può servire a dargli una mano per riprendere a vivere e non sopravvivere.



    Un bacio a tutti Laura

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  15. Passavo per vedere se c'erano cocci di piatti rotti da addebitare sul mio conto...vedo, Fratello, che hai calamitato intelligenze e sensibilità superiori alla media (meno male che ci sono io a bilanciare verso il basso). Il bimbo cresce...

    Buonanotte,e se deve esserci un Lucio, metti "Comunque Bella", no?

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  16. Caro Frank, ti ringrazio per la pazienza con la quale mi leggi e mi scuso se, alcune volte, vengo presa dalla foga e sembro quasi dare dei consigli da saccente…in realtà mi dispiace che tu possa starci così male….



    Ti voglio regalare una delle mie poesie preferite….che sembra scritta per te…….sono parole molto belle scritte da un Poeta con l’anima! Buona giornata



    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

    Scrivere, ad esempio : La notte è stellata,

    e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.

    Il vento della notte gira nel cielo e canta.

    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

    Io l'amai , e a volte anche lei mi amò .

    Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.

    La baciai tante volte sotto il cielo infinito.

    Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.



    Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

    Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.

    Udire la notte immensa, più immensa senza lei.

    E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.

    Che importa che il mio amore non potesse conservarla.

    La notte è stellata e lei non è con me.

    E' tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.

    La mia anima non si rassegna ad averla perduta.

    Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca. Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

    La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.



    Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.

    Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.

    La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.

    D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.

    La sua voce, il suo corpo chiaro . I suoi occhi infiniti.

    Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo .

    E' così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.

    Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,

    la mia anima non si rassegna ad averla perduta



    Pablo Neruda

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  17. grazie laura che ci fai iniziare la giornata con questa poesia......un bacio

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  18. Un bacio anche a te e grazie



    Laura

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  19. Un bacio e un grazie Laura (uno pure a fanny certo) per la bellissima poesia (che gusterò verso dopo verso) che è un regalo propizio. Torno al lavoro e più tardi, con calma, spero di poter tornare. Buona giornata anche a voi e un abbraccio, Fratello.

    Frank57

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  20. Non ci sono parole per colmare certi vuoti e certi silenzi...ti lascio solo un sincero sconosciuto abbraccio virtuale...i sentimenti hanno voce forte e potente e non è la loro natura quella di tacere; torneranno a sorprenderti. E il silenzio sparirà. :)

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  21. FRATELLO, nessun addebito sul tuo conto e come potrei? Se una colpa posso attribuirti è quella di affermare, con solenne faccia tosta, di bilanciare verso il basso le intelligenze che si sono qui radunate. Menzogna spudoratissima che ti obbliga a riabilitazione pubblica :-) Se il bimbo cresce bene è merito della vostra sostanziosa alimentazione.

    Ero molti incerto, in realtà, tra vari motivi di Lucio e il brano che hai citato aveva conteso fino all’ultimo il posto con l’altro inserito, semmai ne raddoppierò la dose. C’è un brano di Battisti, non molto conosciuto, che mi ha sempre affascinato per l’atmosfera, forse perché avevo una verde età all’epoca. S’intitola “La luce dell’est”, ricco di immagini e suggestioni. Ma questo se lo trovava già sul primo cd che le regalai in una solare mattinata di fine maggio del 2001: il giorno del nostro primo incontro.



    LAURA, ho iniziato a leggere, a casa con calma, i primi versi, ma mi sono bloccato presto, perché è stata davvero scritta per me. Oltre, per adesso, non riesco ad andare tale è la sua struggente tensione emotiva. Si tratta di un regalo molto bello che mi hai fatto: con l’anima.

    Avevo iniziato a cercare poesie per Lei, un anno fa, nella fase confusa in cui l’abbandono mi pareva potesse essere scongiurato. Mi servivano brevi strofe per incidere meglio e fu allora che incontrai, tra gli altri, Neruda, acquistando poi la sua raccolta di poesie.

    Non devi scusarti di nulla, perché la foga che ti assale significa intensa passione vissuta e desiderio di evitare ad altri le medesime sofferenze, ma come avrai sperimentato per la sofferenza d’amore non è stato ancora trovato nessun balsamo efficace. Ci si affida al trascorrere del tempo, assieme all’ineluttabilità che si crea (per forza o per amore) con l’immagine della persona amata che si opacizza. Ma la cicatrice sanguinerà per sempre. Un bacio



    FANNY, grazie per la tua presenza, mi fanno sempre piacere le tue visite.





    STREGA, il tuo post è affascinante e intenso. Hai completamente ragione, anche se purtroppo è necessario per averla, la ragione, aver attraversato una prova così difficile e, a tratti, insostenibile. Ti ringrazio per l’auspicio e spero che presto, più presto possibile, i sentimenti si ridestino e anche a voi tutti possa far ascoltare il loro urlo. Grazie ancora di cuore e m’impossesserò delle tue frasi, assimilandole fino in fondo. Anche il tuo è un dono.





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  22. Frank grazie ed un bacio



    Laura

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  23. serata nera per me amico mio, il cammino è lungo come mi hai detto molte volte . ma il dolore quando finirà????

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  24. LAURA, prego e un bacio.



    FANNY, ho letto cara amica mia: ti verrò a trovare. Sono certo del cammino lungo, ma il dolore sopravviverà ad esso. Però vengo da te come è più giusto che sia. Un bacio

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  25. PENSIEROINCERTO, infatti è inutile ogni tipo di avvitamento e forse, sarà perché sono trascorsi cinque mesi dall’ultimo contatto telefonico, ma ho sempre più l’impressione di parlare di situazioni che appaiono quasi indistinte e opacizzate, se non mi soffermo qualche ulteriore istante su di esse. Perciò anch’io ne scriverò brevemente. Che poi mi capiti ancora di parlarne nel blog è un’altra cosa, perché il blog stesso è nato dalla sua riapparizione virtuale. Non ci fosse stata, avrei riversato i miei stati d’animo in altre zone della blogosfera come stavo facendo (e faccio tuttora) da Fanny37, riconoscendomi molto nei suoi tormenti e vicissitudini.

    Io non sono mai stato sposato. Quando l’ho conosciuta (prima metà del 2001) ero libero da altri legami, mentre Lei era sposata, anche da parecchi anni, non aveva avuto altre storie durante il matrimonio e alla separazione non ci pensava di certo. Dunque io ero il primo.

    Ora, vuoi la fatale scintilla scoccata, vuoi le difficoltà che si prospettavano per incontro più ravvicinati e frequenti, insieme all’esplodere dei contrasti con il marito, catalizzati anche dalla mia presenza, sta di fatto che l’ipotesi separazione dapprima è stata una timida parola, poi ha assunto i contorni della realtà e l’ho seguita, a distanza e come potevo, in questo difficile tratto di strada, condividendone le fasi più delicate, assieme a quelle liberatorie, passo dopo passo senza farle mai mancare il mio appoggio: entrambi ci tenevamo a raggiungere quel traguardo e, senza la mia presenza rassicurante, alla separazione non sarebbe arrivata, se separazione doveva esserci, in tempi così immediati. In altri termini, ha lasciato il marito sia per il malessere ormai dilagante contestuale alla mia presenza.

    Il giorno dopo la sentenza del Tribunale (ultimi mesi del 2002) ero da Lei, finalmente in una casa sua, senza il nomadismo cui, obtorto collo, eravamo costretti da un albergo all’altro, senza dover fuggire e guardarci alle spalle continuamente. In ulteriori dettagli non posso scendere e credo che ne capirai la ragione. Luoghi, età, presenza eventuale di figli, pur avendo la loro importanza per disporre di una visione allargata e completa, non intendo rivelarli. Sai, anche la blogosfera può essere più piccola di quanto si possa pensare...

    Un’ultima cosa. Ritengo che una delle cause del fallimento sia stata la sua elaborazione tardiva del nuovo “status”, vale a dire il ruolo di separata, perciò priva di legami fissi e dunque libera. Quando ha realizzato questo è iniziato, fatalmente, il declino. Scusa la lunghezza. Ciao.

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