venerdì 5 gennaio 2007

Il ricco piangente


Piange il morto e frega il vivo. Il famoso detto popolare, che dev’essere per forza nato a immagine di Silvio B., rappresenta il commento più efficace alla comunicazione finanziaria di un babbo natale ricchissimo che ha consegnato all’ex presidente del Consiglio un assegno niente male, tale da permettergli di togliersi qualche sfizio. Marco Travaglio ha commentato da par suo la notizia diffusa giovedì da Il Sole-24 ore. Dal quotidiano della Confindustria riporto l’articolo integrale, aggiungendo che il pezzo era corredato dall'indispensabile grafica, ossia una ragnatela fittissima che raffigurava la struttura di controllo del gruppo Fininvest, alla sommità del quale si colloca Lui, il plutocrate che piange e fotte.


 


Famiglie e finanza. Nel 2006 Le finanziarie che controllano il 61% di Fininvest hanno segnato un utile di 135 milioni.


Cedola record per Berlusconi

Il Cavaliere incassa un assegno di 215 milioni di euro tra profitti e riserve.


I NUMERI DELLE CASSEFORTI

Quattro holding hanno in cassa disponibilità liquide per 270 milioni di euro.

Versati 450mila euro in opere di beneficenza

LO «SCRIGNO» DEI FIGLI

Nell’ultimo anno anche le società che fanno capo a Marina e Piersilvio hanno distribuito un dividendo complessivo di 32 milioni


Marigia Mangano


Il Sole-24 ore 4 gennaio 2007


 


Il 2006 sarà ricordato per due motivi da Silvio Berlusconi: sul fronte politico è stato l’anno che ha segnato il passaggio all’opposizione, sul fronte finanziario quello che ha regalato un record assoluto alle «entrate personali» del Cavaliere. Nel 2006 l’assegno staccato dalle quattro holding di proprietà diretta di Berlusconi (la holding italiana prima, seconda, terza e ottava che controllano il 61,13% della Fininvest) è stato pari a 215 milioni di euro, il doppio rispetto a un anno prima. Un prelievo «importante» se si pensa che nel 2005 l’intero “sistema holding”, formato dalle sette casseforti che custodiscono il 100% del gruppo di via Paleocapa, ha distribuito alla famiglia 141 milioni di euro a fronte di un utile di 172,9 milioni (nel 2004 il monte dividendi aveva raggiunto appena i 79 milioni di euro). La decisione di fare cassa (seguita anche da Piersilvio e Marina che nel 2005 avevano invece rinunciato al dividendo) non ha prosciugato le riserve liquide delle holding del Cavaliere che possono ancora contare su 270 milioni di euro depositati in banca.


Maxidividendo al Cavaliere

Ad Arcore la scelta è stata duplice: distribuire integralmente gli utili (record) macinati dalle sette finanziarie che controllano la Fininvest e attingere alle «riserve» disponibili. Quanto basta per far sì che il 2006 sia ricordato in casa Berlusconi come l’anno delle maxi cedole. Le quattro holding del Cavaliere hanno inanellato un altro record storico sul fronte dei dividendi e dei profitti. Nel 2006, tutte insieme hanno registrato un utile di 135 milioni contro i 106 milioni del 2005. Ma a esplodere sono state le cedole: 215 milioni a titolo personale contro i 107 milioni dello scorso anno. La holding italiana prima per esempio, a cui fa capo il 17,5% della Fininvest, ha segnato un utile di 41,4 milioni, ma ha distribuito al Cavaliere 64,9 milioni, attingendone una ventina di milioni dalla riserva straordinaria. Copione simile per le altre holding personali: la holding italiana seconda ha archiviato il 2006 con un utile di 33 milioni, ma ne ha distribuiti 54,9; la holding italiana ottava ha registrato profitti per 45 milioni, ma ha staccato una cedola di 84 milioni. Solo la holding terza, a fronte di utile di 16 milioni, ha versato nelle casse del Cavaliere solo 11,7 milioni.


Cedola a Marina e Piersilvio

La scelta di «fare cassa» è stata seguita anche dai figli Piersilvio e Marina che hanno incassato 16 milioni a testa a fronte di un utile complessivo della due holding di proprietà (holding italiana quarta e holding italiana quinta) pari a 32,3 milioni. Questo dopo che lo scorso anno gli stessi avevano rinunciato alla cedola, accantonando i 13 milioni di utili registrati dalle loro holding nel 2005. Non solo. Le due finanziarie hanno registrato ottimi risultati anche sul fronte delle gestioni patrimoniali affidate a Morgan Stanley e a Banca Arner.


Per la holding italiana quinta di Piersilvio, il saldo delle operazioni su titoli e cambi è stato positivo per 740 mila euro, mentre la finanziaria che fa capo a Marina ha segnato un saldo positivo per 300 mila euro. Mancano all’appello, in quanto i documenti non sono stati depositati, i numeri della holding italiana quattordicesima che fa capo ai tre figli più piccoli di Berlusconi, Eleonora, Luigi e Barbara,

Parte immobiliare Dueville


Tra le altre curiosità dei bilanci emerge, inoltre, che neocostituita Immobiliare Dueville sembra ora pronta a concretizzare qualche mossa nel mondo immobiliare. La società, infatti, nata alla fine del 2005 ha messo in cantiere un aumento di capitale di 1,5 milioni di euro a cui la holding italiana prima e la holding italiana ottava, che detengono il 30% ciascuna del capitale, hanno partecipato versando 450 mila euro a testa. Infine, il capitolo donazioni. Nei bilanci di riferimento delle quattro holding del Cavaliere si scopre infatti che anche lo scorso anno sono proseguiti gli «aiuti» nei confronti degli enti no profit. La holding italiana prima, per esempio, ha versato attraverso la Comunità Incontro di don Pierino Gelmini 350mila euro a sostegno delle popolazioni del Sudest Asiatico, mentre per la holding ottava l’assegno è stato di 100mila euro.

5 commenti:

  1. Beh, è stato più generoso di J.R., al secolo B16 :)))

    ciao

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  2. astime, J.R. ancora non la conoscevo come abbreviazione. Mi hai fatto sorridere con piacere.

    E' vero B16 mi è parso un po' sparagnino. Poteva fare di più. :-)

    Ciao

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  3. registro e salvo...

    saluti, Frank.

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  4. Non male come bilancio 2006! Chissà se piange ancora ;-)

    Auguri a te per un fantastico nuovo anno da Fioredicampo

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  5. Però la gente non legge le parole e nemmeno le figure, se sono complicate. Se così non fosse, magari penserebbe.

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