La ragazzina multimediale è seduta, in autobus, di fronte a me. Accanto a lei una compagna di scuola. Entrambe ascoltano musica, dividendosi gli auricolari, dall’immancabile riproduttore mp3, appoggiato sulle gambe della prima.
La ragazzina multimediale ha tra le mani il telefonino (un Samsung) che tormenta febbrilmente. Le dita, lunghe e sottili, hanno unghie ben curate. Il medio della mano destra è ornato da una fedina d’argento. Nella narice sinistra brilla un diamantino. Ha capelli castano scuri, lisci, che le arrivano alle spalle, occhi vivaci, non annoiati. La bocca è carnosa, il naso proporzionato, i gesti privi di quella volgarità che sembra patrimonio genetico di molte coetanee.
Un’altra amica le chiede la macchina fotografica per vedere le foto che ha scattato il giorno prima. Lei sembra quasi schermirsi:”Non sono venute bene, c’era il vento”, mentre estrae dalla borsa a tracolla (il fatto che non abbia l’ingombrante zainetto depone benevolmente a suo favore) l’astuccio che racchiude l’Olympus e gliela porge. Poi posa il cellulare accanto alla chiavetta USB e cerca qualcosa nella sacca di pelle, ornata di frange. Stacca per qualche istante l’auricolare, per fornire una delucidazione alla compagna, chiude il telefonino e lo ripone nella borsa.
Rientra in possesso della macchina fotografica e passa di nuovo in rassegna qualche scatto, a tratti visibilmente compiaciuta. Si rassegna, infine, a staccare gli auricolari, perchè è quasi arrivata a destinazione. Un bacio all’amica del cuore, suppongo, perchè ho notato tenere complicità e prende tempo per confermare l’appuntamento pomeridiano con lei, quindi saluta Ila (la ragazza che guardava le foto) dileguandosi in tutta fretta.
Beata e sana, voglio pensare, gioventù.
Stessa scena, nello stesso luogo. Sono rimasto basito quando ho visto la ragazzina digitare rapida con i due pollici sul telefonino, guardando altrove. saluti
RispondiEliminaGianGiorno, benvenuto. Davvero: è impressionante la rapidità dei pollici che sembrano danzare quando compongono messaggi, mentre si ascolta musica, si parla e si guardano foto. Vanno a velocità supersonica tutte quante e spero che approdino sulle giuste rive.
RispondiEliminaLa coincidenza è allo stesso modo incredidibile (ma forse neppure tanto a pensarci bene). Ciao
complimenti...non ti sfugge nulla :)
RispondiEliminaultimiattimi, grazie, ma sono favorito dal tragitto in autobus e piuttosto che guardare il panorama, spesso mi dedico ad osservare le persone, magari con la lente d'ingrandimento, tipo Sherlock Holmes. Ciao
RispondiEliminaVorrei pensare anche io beata e sana gioventù, ma ho qualche dubbio...purtroppo...
RispondiEliminaAura
auradanzante, benvenuta. No, non sono soltanto tuoi dubbi, purtroppo, ma condivisi, visto che i loro punti di riferimento sono vacui ed effimeri, tanto per dirne una.
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