martedì 29 aprile 2008

E' notte a Roma


L'angoscia disperata viaggia sul cellulare. A pomeriggio inoltrato mi devasta con un sms. “Vivo in una città imperiale e fascista”, la mia amica icasticamente proclama. “Ma è ormai certo? Dimmi che non è vero, ti prego…” – la imploro, più come pro forma, perché interiormente so che è tutto reale. E lei, dopo alcuni minuti, non può che confermare con accorata incredulità: “È terribile, ma ormai ha il 53,2%”.

Onestamente non pensavo che il regresso di questo Paese si fosse spinto così indietro, eppure la mutazione genetica è in atto e una valanga ci travolgerà. Non credo proprio che sia esagerato affermare che dovremo affidarci alle prerogative costituzionali per preservare il 25 aprile, per esempio, dalla furia iconoclasta e xenofoba dei vincitori di oggi. Il giornalaccio, che è già una trivialità nella testata (“Libero”, ma da chi? Da che cosa?) esultava: “Roma liberata”.

Eppure i segnali, le stigmate erano ben visibili, la loro percezione dolorosa ma ineludibile. Pochi giorni fa un amico, dalla Capitale, così mi relazionava (ho preferito lasciare lo scritto in dialetto, perché è più immediato e magari stempera un po’ la delusione).

“C'ho 'na preoccupazione. Che cresce da qualche giorno.Tanto pe' di' ieri stavo a guarda' due-tre tv private romane dove c'ereno du' trasmissioni ugualo ugualo. 'A ggente telefonava e diceva perché votava per chi ar ballotaggio de Roma. La media era de 25 telefonate contro Rutello e Veltronio e 1 a favore... L'argomenti sempre i soliti: i zzingheri, i 'stracomunitari, Veltronio  che ha spostato i campi nomadi da 'na parte all'artra, e Alemagno che invece fa bene a cacciarli subito a tutti, ché a mi' nonno quann'è annato in ammereca j'hanno fatto 'a visita medica prima de fallo entra'. (mi veniva da pensare che a Mohamed Atta forse nun aveveno fatto manco mezza visita, eppure hai visto'r danno c'ha fatto). Lunedì invece stavo ar mercato alla disperata ricerca de'n par de chili de broccoletti (gniente da fa', co' 'sto cazzo de caldo so' fioriti tutti, 'tacci loro) e nun te dico che cazzo ho dovuto senti' in mezz'ora, che la sinistra ha'ffamato Roma, che i posti de lavoro so' tutti pe'i romeni, che sotto a casa mia spacciano e ammazzano e prostituiscono e menano a tutti ma co' Alemagno ch'è venuto sabbbato a parla' so' già spariti tutti ché Alemagno j'ha detto che je fa' un culo così ai stracomunitari mica cazzo.

Oggi mentre mi apprestavo a sguazzare in piscina ho beccato ben quattro gruppetti (percorso obbligato per arrivare alla piscina: all'ingresso, davanti alla palestra, davanti ai campi da tennis e drento allo spogliatoio d'aa piscina, età dai 40 ai 60) che parlaveno de Ballarò ier'assera tutti colle medesime idee, ovvero ch'ar pupazzo j'hanno scritto quello che doveva da di', che a'n certo punto sembrava che stava a fa'r sindeco de Mil'ano, che la sinistra c'ha rovinato pe' sedici anni, che prima quanno c'era la destra a Roma c'era un sacco de lavoro e se guadambiava tutti, che'nvece Alemagno sì che c'aveva 'na risposta a ogni domanda, precisa decisa recisa incisa sess'accisa a essa e alla mamma.

Ora la mia preoccupazione è la seguente: ma che cazzo d'ambienti frequento?”.

E puntuale, ieri sera, mi arrivava una sua ode barbara composta nella notte nera capitolina.


Maschio e virile il saluto s'innalza dalle sponde dell'amato fiume!


ROMA È NOSTRA!


Orgogliosi e fieri romanamente salutiamo il nostro sindaco, che


stentoreo si staglia dalla sommità del finalmente fiammeggiante


Campidoglio!


ROMA È NOSTRA!


Vinta è la battaglia, sconfitto l'infame nemico, rigettata l'orda


barbarica comunista che da tempo immemore aveva piantato le tende sui


sette virginali colli!


ROMA È NOSTRA!


Uno spirto di soave appagamento aleggia lieve nell'alme dei


combattenti per la libertà, che in questo giorno vedono finalmente la


città in festa!


Si tolgano i drappi, si riaprano le finestre!


ROMA È NOSTRA!


E stasera caccia al negro!


EIA!


E dopo fuoco allo zingaro!


EIA!


E poi stupro alla rumena!


ALALÀ!!!


Oggi Fiorello-La Russa, proclamava che Alemanno d’ora in poi sarà “centurione”, alloggerà in una tenda da campo mimetica e le auto in seconda fila verranno rimosse con la catapulta.

Risate, ancora a denti sempre più stretti. Finché si può…


P.S. Il blog si prende una pausa di alcuni giorni. A leggervi il prossimo mese, spero non troppo tardi, perché devo molte risposte (e mi scuso per il ritardo) a chi ha avuto l’amabilità di passare da queste parti. Buon Primo Maggio!

7 commenti:

  1. flaviablogmaggio 01, 2008

    So rivati i barbari alemanni! :-)))

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  2. Addà passà a nuttata.... :(

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  3. I tassisti (fascisti) ... son tornati!!!



    http://sp1938.blogspot.com/2008/05/i-tassisti-son-tornati-attenzione.html

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  4. Non trovo nemmeno le parole per commentare quanto è avvenuto.

    Mi pare inaudito, incredibile, un incubo dal quale non ci sveglieremo tanto presto.

    Un abbraccio.

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  5. federica_auroramaggio 03, 2008

    ma ciao!!!!! smak feau

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  6. E' passato un bel pò di tempo e sappiamo benissimo che la colpa del tracollo e' della sinistra stessa che ha riproposto il fallimentare rutellus.

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  7. Al peggio per ora non c'è fine...



    intanto a sinistra si ode un silenzio assordante sui tanti errori commessi :(

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