martedì 6 dicembre 2005

La valle dell' eden


http://www.legambientevalsusa.it/Images/notav.gif


Mi hanno riferito che, durante la notte scorsa, la polizia è intervenuta pesantemente per sgomberare il presidio pacifico allestito in Val di Susa. Per incompatibilità orarie non ho ancora potuto vedere nessuna immagine. Ma non mi è difficile credere alle manganellate pesanti dei celerini. In questo modo, guidati in cabina di regia da Fini, avevano già esibito i muscoli al G8 di Genova, all’esordio del nuovo governo di destra (centro).


E proprio stamattina mi è arrivata, dopo una serie interminabile di “forward”, questa lettera che pubblico (con tutte le cautele del caso, s'intende, anche se è firmata). Diario in edicola dedica l’inchiesta di copertina alla Val di Susa, una carissima blogger (e amica), autorevole e seria come harmonia aveva già postato qualche giorno fa sull’argomento.


Mi aggiungo anch’io a tutti coloro che sono interamente dalla parte dei valsusini. Questo blog è NoTAV al 100%.


"Scrivo queste poche (spero) righe con l’unica intenzione di portare a conoscenza una situazione che la maggior parte dei media cerca di tener nascosta. Da diversi anni è in corso in Val di Susa una manovra di resistenza organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Lione (TAV). Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano pochi e comunque motivati solamente dal fatto che “gli passa il treno sotto casa”. Nella manifestazione di giugno scorso c’erano 30.000 persone (in tutta
la Val
di Susa ci sono 50.000 abitanti) Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in realtà i motivi veri (che vengono metodicamente nascosti dai media) sono ben altri.


1. La tratta Torino—Lione è completamente inutile: nella Val Susa esiste già una linea ferroviaria, sottoutilizzata, in grado di reggere il traffico richiesto (considerando i tassi di crescita) almeno fino al 2050.


2. La linea in costruzione è esclusivamente merci. Non si avrebbe alcun vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da Torino a Lione. I treni passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella linea storica con i tempi di percorrenza attuali.


3. Nel tratto montano (e quindi da Torino alla Francia), comunque non sarebbe una tratta ad alta velocità, perchè la conformazione del terreno (montano) non la rende possibile.


4. L’amianto sotto al Musinè c’è veramente (è già ampiamente dimostrato), e nei progetti non c’è il minimo accenno ad un piano di messa in sicurezza dell’amianto estratto (è previsto semplicemente uno stoccaggio in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della Val di Susa verrebbe distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di Torino ed in Torino stessa. Le malattie causate dalla respirazione di anche solo 1 fibra di amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo l’inalazione. Dal momento della diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di vita medio è di 9 mesi.


5. Il corridoio 5 (tratta Lisbona—Kiev) di cui questa tratta sarebbe parte fondamentale non esiste: da Trieste verso est l’opera è bloccata in tutti i suoi aspetti.


6. Finanziariamente è un disastro annunciato: perchè vada in attivo, nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno. Per questo motivo, al momento nessun privato si è impegnato finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è costosissima, ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella finanziaria di questi giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi opere. Gli unici soldi su cui si regge l’opera sono i finanziamenti europei.


7. Se dovessi elencare tutte le implicazioni legali del ministro Lunardi (mi spiace, ma non riesco proprio a dare dell’onorevole ad una persona del genere) questo documento diventerebbe troppo lungo. Dico solo che l’appalto per la costruzione del tunnel di 52 Km (7,5 miliardi di euro) è stato vinto da una ditta francese che l’ha subappaltato alla francese RockSoil, di proprietà della moglie. Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle proteste dei valsusini sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le istituzioni di tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito politico di appartenenza.


Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha già eliminato la tratta Torino—Lione dalle opere da finanziare dallo stato italiano (nonostante quanto riferito dai media). L’unico obiettivo di chi
la TAV
la vuole fare è quello di agganciare la pioggia di finanziamenti europei per le grandi opere; per far questo, devono entro fine anno poter dire che i lavori sono iniziati.


Lunedì 1 novembre ho partecipato al blocco dei lavori a Mompantero: in 500 persone (saremmo stati molti di più, ma alla maggior parte delle persone è stato impedito di raggiungere i luoghi della protesta, militarizzando Susa) abbiamo bloccato senza alcuna violenza per un giorno intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell’ordine. La notizia che i siti siano poi stati presi in possesso dalle forze dell’ordine in nottata (quando non c’era più nessuno ad opporsi e verificare) sembrerebbe falsa, alcune persone hanno verificato il giorno successivo che i siti erano ancora sgombri.


La questione NoTAV non è una questione di sinistra o destra: l’opposizione è trasversale, ed ogni persona di buon senso che sia informata sul problema non ha


difficoltà a capire le nostre ragioni. Il problema è che la voce dei NoTav viene puntualmente soffocata dai media, per la grande quantità dei finanziamenti europei in gioco.


Personalmente penso che anche i più accesi interessati questo lo sappiano benissimo, e dell’opera non gli importi proprio nulla. L’unica loro preoccupazione è farsi rigirare nelle loro casse i soldoni europei.


Non chiedo a chi legge questo messaggio di crederci ciecamente, ovviamente può essere inteso come propaganda di parte, ma di informarsi anche da altre fonti indipendenti. Purtroppo il quotidiano
La Stampa
ed il telegiornale regionale di RaiTre sono le fonti di informazione che si sono rivelati più corrotti e di parte, non solo nei commenti alle notizie ma anche nel continuo riportare notizie false.


Qualche anno fa è venuta una troupe di Report diversi giorni in valle a fare un servizio sul problema. Risultato: il servizio non è mai andato in onda ed il giornalista è stato quasi licenziato.


Il mio intento non è solo di convincervi sulle nostre ragioni, ma prevalentemente di informarvi. Se credete che le informazioni di questo messaggio siano false, vi invito a verificarle. Penso che poi la convinzione venga da sola".




7 commenti:

  1. Pochi minuti fa commentavo un post di un blogger che aveva scritto in argomento sottolineando come, a tutt'ora, non avessi ancora compreso bene, forse per mio demerito, quali questioni ci fossero alla base dei contrasti attuali e dei conseguenti disordini.Quanto da te pubblicato almeno fa un pò di luce.

    Grazie :)

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  2. Grazie per avermi spiegato altri aspetti della faccenda che non conoscevo.

    Vivendo attualmente a Torino la questione mi tocca da vicino e se ne parla tanto qui.

    Quando si riuscirà a ragionare senza pensare solo ed esclusivamente al denaro???



    Un saluto, Anna :)

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  3. StellaCelestedicembre 07, 2005

    Buona cena e serena notte.

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  4. Silenzioindiodicembre 07, 2005

    la memoria è un'archivio spirituale dove riponiamo tutti i nostri ricordi

    ermetico scrigno non soggetto all'usura del tempo...

    non c'è abbandono

    viandanti della vita ne affrontiamo le intemperie e lo splendore di giorni sereni

    durante le soste quando il riposo libera i pensieri

    riaffiora un ricordo

    inaspettata “connessione”

    casuale

    ma sempre lì

    dove l’avevamo riposto con cura

    secondo un ordine di giuste priorità

    E' questo quello che conta.



    Grazie del pensiero Frank

    nessun problema

    la stima c'è sempre ...

    un saluto caro

    Sil

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  5. StellaCelestedicembre 09, 2005

    Felice fine settimana.

    Se vuoi, vieni a vedere il mio blog, ho messo una cosa molto carina.

    Con simpatia

    Stellina

    StellaCeleste



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  6. STELLINA, sempre molto garbata e simpatica. Passerò da te, certo e con piacere.

    Intanto buon fine settimana anche a te.

    Simpaticamente

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  7. ROBYNIA, grazie a te per la costante attenzione. Peccato che i due giorni di sciopero dell'informazione ci impediranno di poter seguire meglio tutti gli sviluppi. Non solo, ma il black out potrebbe favorire nuovi interventi repressivi. La Rai dorme quando è in regolare attività, figuriamoci in sciopero.

    Mi piace però riportare, a beneficio tuo e di coloro che avranno la bontà di leggere, la copertina di "Diario".

    "Ultimo treno per Susa.Un'intera valle in rivolta. La superlinea?Inutile. Lo dimostrano le cifre del rapporto merci tra Francia e Italia. E l'impossibilità di farci correre i treni veloci. Utile però per distribuire appalti. A Marcellino Gavio. All'azienda di famiglia del ministro dei Trasporti. E alle coop rosse".

    Interessante, vero? Che strano che nei vari servizi quotidiani di tutto questo non si parli, ma tornano buoni gli scontri che imponendo il problema come di ordine pubblico (che non è!), fa passare molto in secondo piano tutta la sostanza.

    Un caro saluto



    ANNA, rimando anche te a quanto scritto nel commento precedente. Circa il tuo interrogativo, che trova maggior forza da quanto stai leggendo, prevede purtroppo una risposta negativa, perché da sempre il denaro non puzza e prevale sul resto, buon senso compreso.

    Massima solidarietà ai piemontesi coinvolti a vario titolo e, segnatamente, ai valsusini. Resistenza ora e sempre, il copione non cambia mai.

    Un caro saluto a te :-))))))))))))



    SIL, hai scritto parole molto belle (sulla memoria e sugli affetti) che offrono di te una straordinaria immagine. Anche un solo commento guasterebbe l'armonia che hai creato. E in cui mi rifugio.

    La stima, così, cresce con molta soddisfazione, per quanto mi riguarda.

    Un saluto particolarmente caro e carico di auspici.

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