Capita di scoprire per caso questo articolo su “il manifesto” ed è conseguenza naturale la pubblicazione sul blog. Così tanto per essere consapevoli che stiamo subendo un forsennato attacco dalla Chiesa romana, senza che si alzi almeno un sopracciglio per il fastidio, seguito da un “ohibò”. Libera Chiesa in libero Stato? I confini improbabili ed elastici del Vaticano rendono di carta velina quelli nostrani: si tratta della vera emergenza extracomunitaria.
Dalla «Pascendi di Dominici Gregis» di Pio X agli editti di Benedetto XVI
Lucio Manisco
In nessun paese del mondo come nel nostro vengono commemorati, celebrati, esaltati gli eventi di santa romana chiesa, posti in gran risalto gli interventi e gli editti del Ratzinger - in media nove la settimana, con punte di quattordici durante le sue escursioni fuori dal Vaticano - riferite ed illustrate senza spunti critici le aggressioni della Cei allo stato laico e le sue invadenze nella sfera legislativa della repubblica.
E in nessun paese come nel nostro l'informazione sulla realtà, i retroscena, i contrasti dell'involuzione fondamentalista ed oscurantista di questo pontificato è così carente, falsata ed omissiva.
L'affluenza dei papa-boys a Loreto che secondo le riprese televisive dagli elicotteri della polizia non ha superato i 140-150 mila partecipanti, levita nei resoconti osannati dei vaticanisti dai
Ma l'omissione più clamorosa, una vera e propria congiura del silenzio, ha colpito la ricorrenza centenaria di un documento fondamentale, di portata storica, che ha determinato e continua a determinare l'involuzione ultraconservatrice della chiesa di Roma. Mentre i nostri mass media dedicano pagine intere e trasmissioni televisive al decennale della beatificazione di una monaca caritatevole, dedita all'assistenza ed alla conversione degli agonizzanti in India, alla frequentazione di celebrità sotto gli obiettivi della Tv e a quanto pare piuttosto miscredente, non una sola parola è stata spesa per ricordare i 100 anni dell'enciclica di Pio X «Pascendi Dominici Gregis» che condannò alle fiamme eterne il modernismo e perseguitò i suoi esponenti e seguaci con la stessa veemenza devastatrice della crociata contro gli Albigesi anche se i tempi non permisero più torture, roghi ed eccidi. Rei di voler riformare e modernizzare la chiesa liberandola dai vincoli soffocanti del neo-scolasticismo vennero definiti, malgrado la loro scarsa consistenza numerica, una grave minaccia, una quinta colonna di ispirazione protestante, dei veri e propri eretici dediti alla distruzione del cattolicesimo. La «Pascendi» istituì Consigli di vigilanza in ogni diocesi, reti segrete di informatori sui preti che avessero rapporti sia pure fugaci con i reprobi e per tutti i sacerdoti un prolisso giuramento contro il modernismo rimasto in vigore fino al 1967. Chi si è chiesto perché Ratzinger abbia scelto il nome di Benedetto XVI dovrebbe forse ricordare che fu il successore di Pio X, Benedetto XV, a porre in atto con minore grossolanità ma con maggiore violenza la persecuzione dei modernisti con scomuniche a pioggia, bandi dall'insegnamento e virulente denunzie ad personam da tutti i pulpiti. Sotto i pontificati di Pio XI e XII si arrivò ad informare la polizia del regime di presunte tendenze antifasciste di alcuni «eretici».
La vittima più illustre in Italia fu il teologo e sacerdote Enrico Buonaiuti: colpito da scomunica nel 1925 e ribadita più volte, gli venne tolta la cattedra di storia del cristianesimo all'università di Roma in applicazione del concordato e venne allontanato dall'insegnamento quando rifiutò di prestare giuramento al regime. Quando da atei irriducibili lo incontrammo nell'immediato dopoguerra, si dimostrò comprensivo, finemente dialettico, tutt'altro che dottrinario ed estremamente mite. Il colpevole silenzio della stampa sul centenario della «Pascendi Dominici Gregis» è sceso anche sulla figura di questo grande italiano di cui l'intera nazione dovrebbe andare orgogliosa.
il manifesto (15 settembre 2007)
Bell'articolo e ben fatto riprenderlo sul blog.
RispondiEliminaLa rete è una fonte di informazione libera. Certo, si deve attivare una gagliarda funzione critica per scegliere nel mare, ma anche questo non è un male :)))
buona giornata
Grazie per questo articolo che non conoscevo.
RispondiEliminaUna lettura che angoscia per quel peso enorme che ci grava addosso e che potremmo scrollarci via se solo fossimo convinti di farlo, in maggiornaza.
RispondiEliminaUn abbraccio.
astime, è lo spirito con cui cerco di interpretare il blog: mi fa piacere che lo abbia colto. Grazie. E buona giornata anche a te. :-)))
RispondiEliminasamuelesiani, prego. Rientra tutto nello spirito dello scambio di informazione reciproca. Cari saluti.
harmonia, hai adoperato la parola appropriata: "angoscia". con un peso sempre più gravoso e intollerabile.
Un caro abbraccio