lunedì 20 novembre 2006

Scuola di violenza



Come metastasi di un tumore impazzito dilagano gli stupri e le brutalità che piccoli criminali in carriera filmano, con i videofonini, per farne anche un turpe e schifoso mercato. L’Italia trova l'unità su queste nefandezze che la tecnologia permette di amplificare e diffondere su larga scala, per passare dai videogiochi che sembrano e, per parecchi, sono la realtà, alla realtà che ormai è come un videogioco dove lo scopo è brutalizzare il più debole, oppure volgarizzare i sentimenti più teneri, soprattutto nella fase adolescenziale.


Ritrovo un lungo articolo di Mario Pirani, di oltre un anno e mezzo fa, scritto su “la Repubblica” e ne riporto una parte. Il commento integrale lo potrete leggere qui.



Piccoli bulli crescono

con la tv e i videogiochi


di Mario Pirani


la Repubblica 14 maggio 2005



PER ANTICO vizio, risalente all'era pre-computer, ritaglio dai giornali articoli, pezzi di cronaca, notizie che mi sembra utile conservare, alla luce dei temi di cui mi sto occupando. Sul bullismo giovanile nell'ultimo mese ho solo l'imbarazzo della scelta: "I banditi sono un gruppetto di adolescenti (otto tra i 14 e i 16 anni) che si comportano come criminali incalliti nonostante siano di buona famiglia e abitino in quartieri residenziali come l'Olgiata, ai bordi dei campi da golf della Capitale. In pieno giorno aggrediscono coetanei all'uscita da scuola o da circoli sportivi, coltello alla gola e minacce di morte".


I bottini sono ridicoli: qualche euro, una collanina da pochi soldi, un berretto, persino un pacchetto di caramelle. Evidentemente a loro interessa soprattutto provare il gusto della sopraffazione. Il 23 marzo dopo tre rapine, una Volante della Ps, allertata da un passante, blocca la piccola gang. Quattro gli arrestati che al momento del trasferimento nel carcere giovanile non hanno battuto ciglio. "È impressionante - ha commentato un vecchio poliziotto - sono giovanissimi e incensurati ma si sono comportati come chi entra ed esce abitualmente dal carcere".

Notizie non dissimili da Milano: "Il 17 aprile un ragazzino di 11 anni, con la complicità di altri due piccoli amici a far da palo, è penetrato, dopo la fine delle elezioni, nella scuola media di Rozzano. Quindi si è impadronito nel laboratorio di fisica di un contenitore di alcool, lo ha sparso nei locali e vi ha dato fuoco riuscendo ad incendiare le aule di didattica". Nella scuola di Corbetta, sempre nel Milanese, tre alunni hanno dato fuoco ai registri nella sala dei professori, vuotato gli estintori, aperto tutti i rubinetti dei bagni, dopo aver otturato gli scarichi.




Sulle cause di questo stato di cose si leggono molte analisi, ognuna col suo grano di verità. Quel che però mi lascia perplesso è una specie di rassegnazione di fronte a un fenomeno dipinto quasi come un evento di natura, una mutazione biologica dei giovani d'oggi che li renderebbe geneticamente diversi da quelli di ieri e, quindi, alieni da ogni forma di disciplina imposta, dotati di una aggressività senza freni inibitori, "incapaci di attenzione continuativa oltre i 18 minuti", refrattari alla lettura, ostili a ogni tipo di studio minimamente faticoso e difficile. (continua)... 


 


7 commenti:

  1. frank: è il degrado....

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  2. La responsabilità di noi adulti è sempre alta..non prendiamocela con la scuola solamente però.Io credo che risalire si può.

    Sempre.

    Diamogli esempi positivi non i reality...tanto per cominciare.

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  3. I nostri ragazzi vengono lasciati troppo soli, troppo in balia di se stessi, soprattutto troppo tempo davanti alla televisione: solo col buon esempio si possono dare degli insegnamenti validi con la speranza che vengano recepiti.

    E' troppo comodo dire che la colpa è della società o della scuola, la colpa è prima di tutto delle famiglie perché è sbagliato pensare di poter delegare ad altri la cosa più importante in assoluto: cioè l'educazione dei nostri figli.

    Un abbraccio da Fioredicampo:-)

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  4. Stavolta sembra che il problema sia diventato talmente grande da doverlo affrontare.... sembra. speriamo ..soprattutto per i ragazzi .

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  5. sermau, un degrado che sta avvenendo sotto i nostri occhi: che fare?

    marzia, hai perfettamente ragione, anche perché gli esempi in giro non sono soltanto negativi, ma pure stupidi. Spero che il tuo ottimismo possa essere contagioso.

    fioredicampo, cos'altro poter aggiungere alle tue assennate considerazioni? Solo l'apprezzamento per la tua bella persona. Solo un'annotazione. In questo, come in mille altri casi, sembra che non abbia diritto di cittadinanza proprio il senso di responsabilità personale. Ormai si preferisce delegare e generalizzare, penso che sarebbe ora di invertire la rotta.

    Un caro abbraccio

    Alderaban, è vero: questa sembra essere la volta giusta. Sembra, appunto. Ma le perplessità sono obbligatorie e quando i più giovani saranno al centro dell'attenzione giusta e non morbosa, sarà sempre tardi.

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  6. Ciao,io sono di Corbetta,si...la storia risale a qualche tempo fa,ma è tutto vero...quei teppisti hanno allagato la scuola,che è rimasta chiusa,per giorni.Ora è tempestata di telecamere all'esterno.

    CIAO

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  7. Crispis, benvenuto. Avevo indicato anche la data del pezzo per contestualizzare la situazione. Ciao

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