mercoledì 7 settembre 2005

Una piccola storia tricolore

R. e A. si sono sposati il 2 giugno 2003. R. è un collega al quale mi uniscono non solo la prossimità degli uffici, ma anche il comune sentire. Immancabile è il commento sintetico sui fatti quotidiani da lui filtrati attraverso l’ironia e la demolizione dei luoghi comuni.


Tuttavia, da un po’ di tempo, un rovello lo tormenta ed è inevitabile che me ne renda partecipe. Ha infatti appreso che dal 2004 è stata promossa un’iniziativa dal Capo dello Stato relativa alla festa della Repubblica e al tricolore. R. saprebbe bene, come buona parte dei cittadini, quale uso fare della bandiera italiana. Non è un leghista, ha rispetto per le istituzioni, ma il cruccio per non rientrare nel piano, più ci pensa e maggiormente cresce. Ne parla anche a lungo con la moglie, mi accenna qualcosa, infine si decide e scrive:


“Egregio Presidente della Repubblica, Le scriviamo queste poche righe per esprimerLe tutta la nostra approvazione per
la Sua
iniziativa legata alla festa della Repubblica. Abbiamo infatti saputo che dall’anno 2004 alle coppie che si sposano il 2 giugno viene donato il tricolore.


Pensiamo che tale omaggio sia un gesto molto educativo, ad alto contenuto patriottico, con cui sensibilizzare i giovani, specialmente in questi anni così tormentati dove il valore della vita sembra essere meno forte di quello del recente passato. Anche noi, sposi il 2 giugno 2003, ci sentiremmo pregiati ed onorati di ricevere e custodire tale segno.


RingraziandoLa anticipatamente, ci scusiamo per averLa distolta dalle Sue primarie attività, certamente più importanti ed impegnative e l’occasione ci è gradita per porgerLe cordiali saluti.”.


Nell’epoca di Internet le comunicazioni viaggiano veloci per e-mail e così accade anche per questa lettera, dal sapore romantico, che richiama alla mente certi racconti mensili del libro “Cuore”. E mentre sul Web viaggia questa speranza inizia anche la fiduciosa attesa, contrappuntata quasi quotidianamente, dal suo personale monitoraggio sulle giornate del presidente Ciampi. R. ne diventa sfegatato supporter, quasi intravedendo nelle sue mosse un segnale beneaugurante.


La suggestione, si sa, talvolta distorce ed amplifica una situazione, ma perché mai disilludere un amico? Partecipo, quasi con affetto, a questa sua attesa. dissimulo le personali perplessità sulla bontà dei contatti tra cittadino ed istituzioni (e quale istituzione poi!) e provo a condividere con lui l’aspettativa (indeterminata) che si è creata.


Alla fine di luglio le immagini televisive diffondono un Ciampi, che sguazza nelle acque della Sardegna, dove ha iniziato le sue vacanze. E’ naturale pensare a quella lettera galleggiante su qualche scrivania, ma infondo speranza a R.. “Dopo tutto – osservo – adesso sai che è in ferie e al ritorno si occuperà degli arretrati”. Ma non è facile persuadere qualcuno della propria mancata convinzione.


Qualche giorno più tardi, invece, la felicità precede il suo rientro pomeridiano. “Un pacco, un pacco! – si agita estasiato – in fondo alle scale”. Così racconta, con una certa emozione, che l’ha subito prelevato e trasportato in casa, dove ha letto incredulo il nome del mittente e poi ha srotolato la bandiera italiana leggendo, ne sono certo commosso, alla moglie, la breve lettera di accompagnamento, datata 1° agosto e firmata dalla responsabile dell’Ufficio per la stampa e l’informazione della segreteria generale della Presidenza della Repubblica.


“ Gentili R. e A., rispondo alla cortese lettera del 19 luglio u.s. che il Presidente Ciampi ha letto volentieri e che ha molto apprezzato.


Sono molto lieta di esaudire il Vostro desiderio. Troverete, insieme con questa mia, una speciale edizione del Tricolore nazionale, che Vi affido insieme agli auguri più fervidi di ogni bene e un saluto tanto cordiale”.


Per sciogliere la melassa di unità nazionale, ho provato a prenotare la bandiera per il prossimo Mondiale di calcio, che si svolgerà in Germania nel 2006, ma una sua bruciante occhiata è stata eloquente. Sono però riuscito a strappare la promessa che se l’Italia... Sì, insomma (taccio per scaramanzia) allora la esporrà al balcone.

8 commenti:

  1. Sai Frank, trovare ogni volta delle scuse per non spremersi le meningi e cercare di dire qualcosa di inerente al post, è sintomo di menfrighismo a casa mia. Passi una volta, passi due, alla terza mi stufo. Au revoir. *_____^

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  2. LeAliDiUnAngelosettembre 07, 2005

    Un saluto veloce ed un abbraccissimo intenso.. kiss

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  3. STUFA, c'è posta per te. Ciao



    LEALIDIUNANGELO, è sempre piacevole questo tuo... battito d'ali (si può dire?) che conferma la simpatia (spero) ricambiata (di certo).

    Un super abbraccio + un bacio, anzi...

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  4. ciao Frank ....bella storia ..di dolcezza non ce c'è mai troppa !

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  5. vera.stazioncinasettembre 12, 2005

    ti lascio un saluto...è troppo tardi per leggere attentamente il post...ripasso...

    un sorriso assonnato

    veradafne



    ( ho appena finito di leggere il post di Masso57...:-)))

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  6. ciao Frank...passo per un saluto velocissimo...è un momentaccio per me....ma credo lo sia anche per te...

    un sorriso...sempre

    Maria

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  7. MARDOU60, LEALIDIUNANGELO, VERASTAZIONCINA e MARIA, integrerò nel pomeriggio i vostri interventi. Grazie, ma è davvero molto tardi.

    Un sorriso a tutte.

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  8. MARDOU, grazie. E' vero: la dolcezza non è mai troppa in ogni circostanza.



    LEALIDIUNANGELO, lo sfalsamento temporale mi porta a ringraziarti solo oggi per il gradito auspicio. Ricambio l'abbraccio e un buona serata riesco però ad aggiungerlo.

    Baci, ciao



    VERASTAZIONCINA, un sorriso è sempre un sorriso, anche se assonnato. Ti ringrazio e andrò pure io sulle rive del fiume blu a omaggiare il signore dell'acqua. Qualcosa mi dice che si tratta dell'ennesimo post succoso e interessante.

    Un caro saluto



    MARIA, è vero, il momentaccio ci accomuna e la situazione (mia) è peggiore di quanto sia stato finora riferito.

    Solidale e sorridente con te.

    nonostante tutto.

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