martedì 13 settembre 2005

Parodia di un processo per stupro-2

blog.virgilio.it/infanziaviolata


L'indomani mattina, cioè oggi (26 agosto n.d.b.) il bravo Protection Officer si ripresenta al tribunale alle 10, come da orario annunciato, accidenti a lui e ai due anni e mezzo passati a Ginevra. Ovviamente non c'e' nessuno. Si sono persino dimenticati di mandare la convocazione al medico di MSF. Ci pensa il bravo Protection Officer che recapita la missiva e ritorna con il Field Coordinator francese, la dottoressa colombiana e il paramedico liberiano che ha riempito il certificato. Ancora non c'e' nessuno.


L'udienza comincia con un ritardo di soli 50 minuti sull'orario previsto. Si procede ad ascoltare la testimonianza del paramedico liberiano di MSF al quale viene richiesto di giurare su un libricino delle dimensioni di un bignami che apprendiamo essere
la Bibbia
(me la ricordavo più grande l'ultima volta che l'ho vista, ma forse ero io che ero piccolo, mah). Dopo aver baciato il testo sacro, il paramedico conferma il contenuto del certificato da lui riempito.


A quel punto, la difesa gioca il suo asso e mette alle corde il teste sfruttando il fatto che il giochino del dito non ha provocato sangue. Il PM incassa il colpo. L'accusa rincara la dose e sfodera citazioni da alcuni testi giuridici incartapecoriti, tra i quali, la chiave di volta dell'udienza, un passo della Genesi in cui si parla di stupro. Il bravo Protection Officer trasecola:
la Genesi
?? Quella di Adamo ed Eva?? O cazzo sacro, siamo a posto. Il Field Coordinator di MSF suda, sorride nervoso ma e' preoccupato per il suo collega in difficoltà, la dottoressa colombiana di MSF mi guarda interdetta e sembra dirmi: "No, yo no la traje' la coca".
La Genesi.


La mossa vincente della difesa e' la definizione di stupro contenuta nella Genesi. Va beh che anche la donna l'ha creata l'onnipotente, però pensavo che la definizione di certe porcate l'avesse lasciata agli esseri umani. Che avrebbe detto Previti se fosse stato condannato in base a un versetto del vangelo secondo Giovanni? E quale poi? "Non sappia la sinistra quel che fa la tua destra?" (in realtà non so se dica esattamente così, ne' tanto meno se sia secondo Giovanni, ma fa lo stesso, vero?).


Intanto il giudice infierisce sul teste col risultato di mandarlo in confusione totale. Allora minaccia di incarcerarlo per spergiuro e gli infligge un'ammenda di 100 dollari liberiani (poco meno di 2 dollari americani). Il bravo Protection Officer trattiene Francois che nel frattempo ha mandato qualcuno a comprargli un kalasnjikov al mercatino sull'altro lato della strada e sta armeggiando attorno al caricatore. Dopodichè, il bravo Protection Officer va dal giudice e con tono affabile gli dice che forse c'e' un malinteso e che il paramedico non ha fatto nulla di male.


I sottotitoli nella versione italiana recitano: "Razza di coglione rugoso, avete fatto un casino della madonna con le domande più cazzute dell'anno lunare e ve la pigliate con questo povero cristo?". Il giudice spara una martellata isterica sulla scrivania che ormai comincia a lacrimare e richiama indietro il paramedico dicendo che sarà clemente. Francois ripone il kalasnjikov. La dottoressa colombiana ripone il sacchetto di coca.


A quel punto, il giudice, vinto dalla retorica scoppiettante del difensore, ma soprattutto schiacciato dalla valenza giuridica della parola d'iddio, dichiara che l'indiziato non può essere perseguito per stupro. Il difensore perde il controllo e fa ampi gesti con le mani che vogliono dire "E' fatta" o forse "Te l'ho messo in culo io stavolta, PM dei miei coglioni", o forse "Cazzo, mi si ripropone il serpente allo spiedo di ieri sera". Il PM rimane seduto composto. Non russa.


Il giudice, che si sta arrotolando intorno a una lunga frase che pare preludere all'assoluzione, con il bravo Protection Officer che nel frattempo si e' impadronito del kalasnjikov di MSF e si sta chiedendo come mai facciano le impugnature così lunghe e sottili e con un buco in cima, all'improvviso pronuncia un sonoro "però!" (but!) seguito da una breve pausa teatrale che catalizza l'attenzione della platea. Questo deve aver appreso la professione guardando “Forum”. "Alla luce del rapporto medico e della testimonianza della bimba appare evidente che qualcosa e' successo". Tutti trattengono il respiro. Il che non e' neanche male, dato l'odore di sudore che aleggia nell'aria. E questo qualcosa, continua il Perry Mason dell'Africa occidentale, il Matlock della foresta pluviale, e' sufficiente per qualificare il reato di tentato stupro!


Il bravo Protection Officer capisce che quella e' la canna del kalasnjikov e non l'impugnatura ma ormai e' ora di riporre l'attrezzo. Il giudice si e' salvato in corner. Con i minuti di recupero, magari si riesce a portare a casa un buon risultato. E infatti il giudice dispone la carcerazione del soggetto e il suo trasferimento alla corte superiore di Sanniquellie, la capitale della contea, responsabile per giudicare crimini di questa e altra gravità che vanno dall'omicidio, alla strage, fino ai sacrifici umani e alle scoreggie sui minivan iperaffollati che percorrono le piste della contea.


La martellata che si abbatte sulla scrivania fa gemere di dolore quest'ultima in maniera percettibile agli uditi più sensibili, sopravvissuti agli schianti precedenti. La seduta e' tolta. Il ritorno si giocherà a Sanniquellie in data da destinarsi.







 

5 commenti:

  1. solo grazie ma mille

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  2. MARDOU, e io ringrazio te.

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  3. Ho letto ieri la prima parte, e stamattina la seconda.

    Arrivata in fondo mi sono girata e ho gettato uno sguardo ai libri che ho sulla mia scrivania.

    Non ho molte parole, a dire il vero proprio nessuna, forse perchè avrei tanto, troppo da dire, e mi si sono bloccati i pensieri.

    Perciò mi limito a ringraziarti anch'io...

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  4. Senza parole anch'io:(

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  5. ROBYNIA,e avrai pensato: "A cosa mi servono tutti questi libri e gli studi che faccio?". Ammetto che lo scoraggiamento, il senso di impotenza siano sentimenti dominanti, che la strada da percorrere è lunghissima, che lo sconcerto (come minimo) dilaga. "E' questo il mondo in cui viviamo? A che livello di bestialità, di decadimento, di "animalità" allo stato puro si può sprofondare?"

    So bene che questo ed altro, poiché l'ho sprimentato anch'io, si prova, eppure vai avanti, Robynia, nei tuoi studi aggiungendo questa esperienza in più che, e lo dico anche a LADYY, ha lasciato senza parole pure me, incredulo e smarrito. Non solo per la violenza subita da quella bimba, ma aggiungendo il contorno di varia umanità reso efficace dalla narrazione di L..

    Ho voluto condividere con voi questa esperienza e verificarne le reazioni. Più che mai è la donna a dover patire violenze e umiliazioni in qualunque parte del mondo e ad ogni età.

    Quando ritroverò il testo di quel "processo per stupro" di lontana memoria televisiva, lo renderò noto allo stesso modo.

    Vi ringrazio per la presenza.

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