Mi sono imbattuto casualmente in una curiosa trasmissione su un' emittente Mediaset (capita) : “Diario. Esperimento d’amore”. Un ragazzo e una ragazza che non si sono mai conosciuti, vengono fatti incontrare in luoghi suggestivi, quali le località lungo le coste siciliane, dalle pagine di un quaderno rosso, un diario, che rivela di giorno in giorno, quali prove o itinerari dovranno affrontare per fraternizzare e verificare, così, se potrà esistere la possibilità di iniziare una storia d’amore. Rimarranno assieme una settimana, poi si divideranno e saranno loro stessi, riempiendo l’ultima pagina del diario, a decidere se continuare quell’avventura, nata per caso, oppure non rivedersi mai più.
I protagonisti, tutti giovani e belli, con professioni dinamiche, sembrano stare bene al gioco, non mostrano nessun imbarazzo e accettano volentieri di sottoporsi a questo tentativo di creare, come in laboratorio, tutte le opportunità per fare scattare la fatale scintilla. Quindi, esauritasi la vacanza, il ritorno in studio e l’attesa di vedere come andrà a finire.
Nella puntata che ho seguito a fare da sfondo c’erano paesaggi incantevoli della costa orientale della Sicilia. Il “lui” era alto, piacente (non sono un esperto, ho chiesto una perizia), romano e faceva il rappresentante di commercio per una cartolibreria. Lei biondina, gradevole, di Busto Arsizio, praticante in uno studio legale a Milano.
La storia che il diario ha delineato per loro è accattivante, i rispettivi gusti si incrociano bene (lei adora Roma) e dimostrano di avere acquisito subito una naturale spigliatezza, come se si conoscessero da sempre. Perciò, quando arriva il fatale momento della forzata separazione, il rammarico che manifestano è reale.
Li ritroviamo in studio, da dove hanno seguito il filmato della loro avventura, rigorosamente separati, senza potersi vedere e parlare. Ma il particolare è irrilevante, perché pare proprio che le cose tra loro due siano messe bene e l’ultima pagina del diario sarà liberatoria: davvero potranno vivere, nella realtà, quello che era nato come gioco.
L’attesa sembra dunque priva di suspence, se non fosse per la scritta che scorre sul video e che la ragazza non può leggere: lui fa lo spogliarellista. Ed ecco partire un filmato che mostra il giovane romano su un palco, di fronte a lui c’è una donna in atteggiamento inequivocabile, Il primo piano sulla biondina è impietoso e il suo aperto sorriso si trasforma in una smorfia prima e in un volto corrucciato e quasi schifato poi. L’euforia cede il passo alla delusione,
Lui fa sapere che vorrebbe iniziare una storia d’amore, precisando che per regolamento aveva dovuto nascondere quel particolare. Ma la ragazza rimpiange il sogno vissuto sull’isola e quel ragazzo conosciuto così gentile e premuroso, perché dopo quello che ha visto, no, non se la sente proprio di proseguire e abbandona la trasmissione.
L’esperimento d’amore è fallito, ma resta un retrogusto amarognolo, perché mi sembra eccessivo giocare con i sentimenti, se tali nascono e si manifestano. Magari quella ragazza ci credeva veramente in quel sogno e la sua delusione è stata palese e non artificiale. Lui continuerà a fare le serate tra i gridolini estasiati delle sue ammiratrici, ma lei riuscirà a convincersi che è stato tutto un gioco?
Per me questa è crudeltà, altro che gioco. E sono felice di accendere poco la Tv, francamente. Come si può "imbandire" uno spettacolo giocando sui sentimenti? Mah...:-((
RispondiEliminaBella riflessione
RispondiEliminaMetto il tuo blog tra i preferiti
Nel merito, concordo con Marzia. La tv fa la miglior compagnia da spenta
Caro Frank,ti chiedo scusa se ci sono a corrente alternata...
RispondiEliminaNon ci crederai ma quella puntata l'ho vista anch'io,per puro caso;mi sa che allora ero a Trieste.Cosa non si fa per fare ascolti...
Celare quel particolare "insignificante"(leggesi in senso ironico) alla ragazza non è stato per niente corretto;non so se la storia fosse preparata(come quelle di Alda D'Eusanio per intenderci),fatto sta che la tv commerciale considera la vita come un gioco,sentimenti compresi.Chi se ne importa se qualcuno soffre?L'importante è accattivarsi gli spettatori.
Un abbraccio,a presto
ciao frank.
RispondiEliminaMah, io sinceramente mi chiedo che regola è quella in base alla quale il ragazzo ha taciuto una circostanza che a mio parere è di non secondaria importanza, e l'unica risposta che mi viene è che è tutto preordinato per ottenere un effetto "sorpresa" tale da catturare l'attenzione di certo pubblico e far salire l'audience.
RispondiEliminaIo questi non li chiamerei giochi...
Buon fine settimana !
Odioso quel gioco e quella trasmissione..anche se nella vita reale certe persone giocano nella stessa maniera ....sarebbe da estinguerli ...
RispondiEliminabuon we
Mardou
personalmente trovo queste cose abbastanza ridicole, sia per le asperttative dei concorrenti ( e mi chiedo di che tipo di aspettative si tratti) sia per le conduzioni del gioco che tendono a forzare e chiaramente, a mettere in rilievo aspetti da "effetti speciali" e superficiali.
RispondiEliminaQuelle persone è come se fossero cavie da laboratorio, estrapolate dai loro rispettivi ambienti e con una scenografia costruita su misura...tutto è falsato....anche le eventuali emozioni che possono scaturire da un nuovo incontro....figurarsi i sentimenti!!!
Non capisco nemmeno la delusione di cui parli, della ragazza, come se si aspettasse un principe reale dietro a una immagine...o comunque, se veramente lei avesse scorto qualcosa di importante in quel ragazzo...non poteva essere il suo attuale lavoro a farla ricredere!
Ciao Frank
Maria
Buongiorno Frank... Ho visto quella cosa molto tempo fa, per qualche strana ragione viene replicata di tanto in tanto, evidentemente è un buon riempitivo. La mia domanda è questa: credi davvero che sia tutto vero? Credi davvero che in "TV" succedano queste cose? No Frank, in realtà neanche le interviste ai passanti nei tg sono vere.
RispondiEliminabentornato e grazie delle tue parole sempre gentili...
RispondiEliminaun abbraccio
Maria
Uhm, io questo tipo di trasmissioni non le vedo per scelta aprioristica. Confesso che ultimamente, escludendo rare trasmissioni di informazione, condivido con marzia la decisione di usare la tv esclusivamente come soprammobile...
RispondiEliminaun saluto
un saluto e di nuovo al lavoro....
RispondiEliminaciao Frank :)
Un saluto dopo il lavoro. Ciao Malibra :-)))))))
RispondiElimina" il silenzio dei sentimenti "...è la mia riflessione al post... che non indica il tacito assenzo ma il rifiuto di ogni forma prestabilità di sensazione d'impulso qualunque sia il fine da raggiungere...
RispondiEliminaquello che nasce dalla spontaneità dalla libertà dall'attrazione che uno sguardo limpido e raggiante può suscitare e che precipita come un torrente in piena velocemente ad inondare il cuore è quel "silenzio dei sentimenti " che rimarra come un eco anche oltre il tempo
un saluto
Sil
SIL, benvenuta. Ti leggo solo adesso, nel cuore della notte, perciò risponderò domani. Grazie per la presenza, un'altra presenza ricca di contenuti. Ne sono lusingato.
RispondiEliminaUn saluto
SIL, quel “silenzio dei sentimenti” ha provocato un rumore assordante che solo da poco sta affievolendosi. Ma resterà, appunto come scrivi, oltre il tempo. E diventerà una cicatrice che farà, ogni tanto, un po’ male dalle parti dello sterno.
RispondiEliminaUn saluto