venerdì 4 gennaio 2008

Profumo di donna


Questa volta no. Questa volta non ho accettato di veder partire il treno e così, dopo averla salutata sulla carrozza e sceso a terra, sono uscito rapidamente dalla stazione e mi sono infilato sul primo autobus che passava. Illudendomi anche di poter subito rientrare nella quotidiana realtà, mentre però guardavo l’orologio, verificando a distanza i suoi movimenti.


Ecco: già dovevo immaginarla quella donna che avevo tenuta stretta a me fino a pochi istanti prima, che avevo accarezzato a lungo per rassicurarla che anche questo ennesimo e inevitabile distacco sarebbe stato provvisorio. Proprio come gli altri che lo avevano preceduto e come quelli che seguiranno. Per adesso è un continuo rincorrersi.


Ritrovarsi e poi lasciarsi. Non diventerà mai un’abitudine, non sarà mai possibile assuefarsi ad un rituale crudele che prevede la conclusione, provvisoria certo provvisoria, di un rapporto che questa volta si è dipanato lungo undici giorni. Sempre troppo pochi. Inadeguati nella loro ristrettezza, anche se composti da 24 ore, come quelli vissuti prima, da solo. Giorni volati tra le feste di fine anno.


Feste? Ma che tipo di festa potrà mai essere quella che prevede rituali di congedo ispessiti di malinconia e tristezza?


È che ad un certo punto si vive proiettati in avanti. Il primo gennaio, nella circostanza, era già il 2 appena svegliato dall’inebriante profumo del caffè fumante proprio sotto al mio naso. Il caffè a letto: una tenera sorpresa che restituiva quella fatta all’inizio del viaggio. Almeno non ci avrei fatto l’abitudine. È un peccato dover sprecare in siffatto modo una giornata, ma pensare a come sarà 24 ore dopo è inevitabilmente insopportabile. Puoi pure sdrammatizzare, osservando la sera che si tratta dell’ultima cena, ma i sorrisi si spengono.


Eppure non è giusto circoscrivere alle ore finali un periodo che invece è stato di benessere, di felicità assortite, di tenerezze ineguagliabili, di calore, di carnalità. Ma pure di confronti dialettici talora aspri, di breve durata e senza residui irritanti.


Accetto volentieri, si capisce, che la mia solitudine venga violata, l’interferenza è impetuosa e travolgente a tratti. Riesce tutto bene in due. C’è armonia di gesti e movimenti.


La resistenza alla tentazione di essere per primo a svegliarla è dura da contrastare, eppure il bacio del mattino ha davvero qualcosa di speciale, come se le labbra inoperose nella notte riscoprissero un desiderio sempre nuovo al sorgere del sole. Anche se poi il sole si leva molto prima.


Perciò si vorrebbe fermare il tempo, o almeno lo si vorrebbe congelare in certi momenti. Così particolari che appare sommamente ingiusto che anche quelli siano contemplati nel computo finale. Ci sono minuti che dovrebbero durare 61 secondi, ci sono ore che dovrebbero durare 61 minuti e, di conseguenza, giorni di 25 ore.


Indimenticabile un momento di straordinaria intensità emotiva, omaggiato da una tenerezza che mai nessuna donna mi aveva regalato e che, naturalmente essendo solo nostro, non varcherà la porta della zona notte.


Non si chiede poi molto al destino se non quello di potersi ritrovare con arrivi e senza partenze. Di considerare una stazione ferroviaria come il luogo in cui lavorano molte persone. Di transito. Con le emozioni da vivere dopo, fuori dall’edificio e che invece sotto la sua cupola vengono compresse all’eccesso, fino ad essere frantumate quando il treno si mette in movimento.


Scendo dall’autobus, controllo l’orologio: tra cinque ore sarà a destinazione. Lontana. E io, tra poco, rientrerò a casa, tra mura incapaci di restituirmi foss’anche l’eco della sua voce squillante. Adesso sarà il telefono la sua voce. Fino alla prossima volta.

5 commenti:

  1. Vedo che sei al ... "settimo cielo"!

    Auguri!

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  2. Romanticissimo! :)

    Ché bello leggere il racconto di un uomo innamorato!

    Sono felice per te e per lei :)



    Buona attesa del prossimo incontro.

    AnnA :)

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  3. lo aspetto anch'io il prossimo incontro...post cosi' ti riconciliano con la vita.

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  4. bello leggerti.consolante x 1 donna scoprire che esistono Uomini "decenti"..un abbraccio x 2

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  5. il commento 4 è il mio.ero scollegata.gracia ?

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