sabato 10 giugno 2006

Un mondo a parte


Quando si “odia” la tecnologia? Quando non può essere sfruttata.


Torno a casa domenica sera, dovrebbe essere scattato il verde (per riprendere il titolo dell’ultimo post) e invece trovo ancora un imprevisto semaforo rosso, alias un modem che sembra aver esalato l’ultimo bit e altri problemi di informatica varia. Preso atto del momentaneo (come spero) impedimento non riesco però a trovar pace. In un telefilm la protagonista al computer “surfeggia” tra le onde virtuali, nel notiziario informano di un nuovo portale aperto da non ricordo bene quale organizzazione turistica, apro la prima pagina del quotidiano e non mi sfugge il sito web che lo supporta, mi rifugio nella rubrica delle lettere (che divoro avidamente) e scopro, certo non da quel momento, che si tratta solo ed esclusivamente di e-mail. Ormai le persone comunicano così e solo io non posso farlo. Per quanto? Uno, due giorni?


Siamo ormai tutti, o buona parte, on line (che mi ostino a scrivere così, pur essendoci altre due versioni della parola: online e on-line), avviluppati nella rete (attribuiamogli la minuscola, tanto ormai sappiamo cosa s’intende, non c’è verso di confonderla con lo strumento del pescatore o l’arma del ragno, forse con quella da violare sui campi di Germania 2006), abbracciati a internet (che sembra ormai stabilito si possa scrivere in minuscolo). Ma da questo universo informatico mi sento escluso, senza altri accessi.


Che strana percezione, che strana reazione! Eppure il computer può essere usato per mille e un motivo, ma sapere che accendendolo non potrò, però, navigare genera un senso di frustrazione parossistico, assieme allo sfogo che, se lo state ora leggendo ha trovato il suo agognato sbocco. Domenica sera mi sentivo un paria dell’universo, internet delle mie brame, estromesso dal tuo reame. 


Vignetta: www.isinet.it/ ~marco/vignette.shtml   


 

2 commenti:

  1. Per tutt'altri motivi ho provato

    in questa settimana lo stesso senso di frustrazione che descrivi.

    E' odioso abituarsi ad utilizzare certe cose e trovarsene improvvisamente privi.

    Nel mio caso, nella medesima settimana, si e' concentrata la "perdita" momentanea ma finora irrisolta di parecchie cose. Ma non internet, soffocherei :-)

    Bentornato on line, dunque.

    Un caro saluto, Paola

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  2. Paola,grazie per l'accoglienza. E' piacevole riabituarsi così alle interrotte abitudini. Ma è stata dura. Occorre far buon viso a cattivo gioco e... passa tutto in fretta :-)))))))))) Poi c'è l'arretrato che aspetta.

    Un caro saluto anche a te e ancora grazie per l'attenzione.

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