mercoledì 1 giugno 2005

Legge 40.La fede e l'urna

Mancano undici giorni all’importante consultazione referendaria e all’accertata marginalità dell’appuntamento, secondo l’ottica distorta e ossequiente dei media, aggiungo la personale idiosincrasia verso la posizione astensionista, legittima quanto si vuole, seppure molto discutibile, però assunta come l’unica opzione possibile da parte di chi è terrorizzato dalla certezza che, in caso dell’auspicato raggiungimento del quorum, prevarranno in forte maggioranza i “sì”.

Gli stralci dell’intervista che propongo di seguito mi paiono esemplari, invece, di quella che dovrebbe essere una corretta posizione. Mi trovo sostanzialmente allineato al contenuto della stessa.

Afferma, dunque, la persona interpellata che: “Le leggi dello Stato non possono essere la traduzione meccanica dei principi etici della religione cattolica. Questi principi devono essere mediati dalla dialettica politica, devono tener conto di altre sensibilità, di altre convinzioni. Le leggi sono sempre frutto di un compromesso fra le varie opinioni in campo. Se così non fosse avremmo uno stato teocratico” In particolare, aggiunge: “Quella legge ha assorbito alcuni principi cattolici, come il fatto che l’embrione sia persona fin dal concepimento, trascurando che molti non condividono questi principi. Per questo c’è stata nel mondo laico una vera e propria insurrezione, che si è tradotta nella volontà di cercare di modificare la legge attraverso i referendum” La posizione che dovrebbero assumere i cattolici, a questo punto, è molto chiara. “Accettare lo scontro, metterci in campo con le nostre idee, per tastare il polso della società. Sarebbe anche un’occasione per attivare nella Chiesa una discussione, un confronto. Bisognerebbe approfondire meglio i temi connessi alla fecondazione assistita, in modo da avere un quadro più preciso di questo delicato problema. Del resto, anche sulla donazione degli organi la Chiesa in un primo momento era contraria, perché li considerava un’offesa al corpo, ma poi ha cambiato idea. E lo stesso è successo con la cremazione e con le teorie evoluzionistiche”.

Così si esprimeva monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo emerito  di Foggia, il quale naturalmente andrà a votare. L’intervista è apparsa su “L’espresso” del 7 aprile scorso.

18 commenti:

  1. Dopo aver letto qua la sua posizione grazie a te voglio ricordare che Favale, prima di diventare arcivescovo di Foggia, è stato qui nel salernitano. Un uomo illuminato che ha lasciato molto dietro di sè. Ciao Frank.:-)

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  2. ..errata corrige, Frank.Casale: Favale è colui che lo ha sostituito qua nel salernitano ( ecco spiegato il lapsus)

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  3. MARZIA,è tutto scusato in virtù della piacevole e rinfrescante cartolina ricevuta :-). Sì il vescovo di Foggia è persona coraggiosa, che ha le proprie idee e le illustra con molta chiarezza. Del tutto logico che abbia lasciato ricordi positvi nel suo cammino. In un'altra parte dell'intervista afferma che la legge 40 fa un gran male alla Chiesa, ormai completamente sorda ai piani alti e impegnatissima a creare un fuoco di sbararramento che depotenzi lo strumento referendario, ricorrendo ad un escamotage. Per questo deve essere raggiunto il quorum che equivarrà a vittoria dei "sì".

    Buon lungo fine settimana e buona regata.

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  4. Silenzioindiogiugno 02, 2005

    concordo con le riflessioni di mons Casale.

    anch'io andrò a votare.

    ho considerato a lungo i vari aspetti della legge e le eventuali modifiche.

    naturalmente le implicazioni sono...e sarebbero tantissime se ...

    ho considerato anche la proposta di astensione...ma credo sia giusto manifestare le proprie idee con coerenza e libertà disponibili sempre al dialogo per confrontarsi e raggiungere decisioni equilibrate in cui unico soggetto privilegiato sia l'uomo costruttore di ideali di vita

    ho scelto decisamente di esprimere il mio diritto di voto

    e la mia scelta è contro la modifica della legge 40

    motivarlo qui sarebbe un discorso troppo analitico...

    sicuramente le scelte hanno radici nei valori che ciascuno custodisce nell'intimità del cuore e nelle idee che concretizza nella realtà di vita



    grazie per la tua attenzione frank

    un saluto caro

    Sil







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  5. Le trovo parole molto equilibrate e condivisibili, soprattutto per il fatto che si collocano nella logica del confronto.

    E infatti è proprio la mancanza di confronto, insita nella scelta dell'astensione, a rappresentare, secondo me, l'aspetto deteriore di tutta la questione.

    Le opinioni in merito possono,anzi devono, essere diverse perchè diversi sono i convincimenti,i valori e le idee di ognuno, ci mancherebbe che non fosse così.

    Ma è proprio quel sottrarsi al confronto che lascia scoraggiati, dando l'idea di non avere argomenti o, peggio ancora, di non volere argomentare.



    Ciao Frank, buon ponte :)

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  6. Sono ancora indecisa su come votare...ancora c'è qualcosa su cui non sono daccordo pienamente...insomma ho qualche dubbio , che spero si dissolvano prima delle votazioni...mah...staremo a vedere.

    Un abbraccio a te Frank.

    Sai Frank...quando entro qui da te e leggo il link ...."Il silenzio dei sentimenti"...provo qualcosa di profondo...forse perchè so cosa è il silenzio....dei sentimenti...chissà:)

    Ciao

    Lady A.

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  7. Solo una precisazione: che l'embrione sia una persona non è un dogma cattolico, anzi nella dottrina non esiste niente di certo. Non dirmi che sono pedante, però. Sono d'accordo con te e andrò a votare. Ciao! harmonia

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  8. Blue__Angelgiugno 02, 2005

    Caro Frank,come stai?

    passo per darti un salutino,come vedi purtroppo ci sono a corrente alternata.

    Andrò sicuramente a votare,senza dubbi o tentennamenti.Penso che le donne che non riescono ad avere figli dovrebbero avere il diritto di poter ricorrere alla fecondazione assistita.In questi giorni ho letto su Repubblica un articolo molto commovente riguardante una donna di Torino che ha dato alla luce il proprio bimbo utilizzando questa tecnica;personalmente non ci vedo niente di scandaloso o immorale.

    Ovviamente la chiesa può predicare quanto vuole,ma prova a dirlo ad una donna che vuole un figlio e per qualche motivo non può averlo.Certo c'è anche l'adozione,ma vuoi mettere l'emozione di portare avanti una gravidanza?

    Mi ci ritrovo molto in questo argomento,se la legge passerà un giorno chissà...potrei usufruirne anch'io :)

    Ti abbraccio

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  9. Ciao Frank

    l'argomento che tratti è molto caldo. In un altro blog che frequento da molto se ne è talmente parlato....che direi si sia giunti alla rissa dialettica.

    Affrontando il tema, mi sono resa conto di quante lacune io abbia sull'argomento e mi sono impegnata a colmarle...anche se la mia sensazione, come sempre, è che tutta la battaglia si svolga sul piano delle emozioni.

    Personalmente non perseguirei quello che a volte mi pare una sorta di accanimento (per quanto riguarda la procreazione), ma considero anche che sia giusto poter decidere e scegliere del proprio corpo e dei propri sentimenti riguardo la procreazione.

    Per quanto riguarda la ricerca scientifica, invece, trovo assurdo che qui sia proibito utilizzare cellule staminali giovani...mentre sia possibile acquistarle all'estero per la ricerca ( ho sentito qualche sera fa una ricercatrice che lo diceva).

    Inoltre trovo meschino far leva sull'assenteismo spontaneo alle urne per proclamare una eventuale vittoria referendaria.

    scusa la lunghezza del commento...ma questo tema lo richiede.

    un sorriso

    Maria

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  10. Io andrò a votare, del resto ho firmato anche per i referendum, e voterò si.

    Non sono entusiasta della scelta; penso che la materia sia troppo delicata per sottoporla a referendum ma la legge 40, se condivisibile per alcuni principi, è troppo ottusa e sorda ai desideri di maternità di molte coppie e troppo rigida nel disciplinare la ricerca.

    tutto da rifare.

    ps: e poi comincia a starmi sui.... questo fariseismo ipocrita di chi decide di non votare. La democrazia è confronto scelta e decisione leale. Appoggiarsi alla percentuale naturale dei non votanti è scorretto (antidemocratico!) e soprattutto sembra il solito giochino degli italiani furbetti. Basta.

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  11. nonostante la mia formazione spirituale vi trova il suo fondamento ma non sempre una "esemplare testimonianza...",mi turba profondamente,in questo referendum, la scelta della Chiesa cattolica.

    contesto anch'io,con fermezza,questa decisione di astenersi dall'esercitare un diritto civile e sopratutto limita le occasioni all'ascolto e al dialogo... che darebbero la facoltà di comprendere le ragioni o le opportunità e consentirebbero di argomentare sulle differenti opinioni...

    e la Vita come scelta d'amore credo sia un'incomparabile motivo...

    purtroppo le "risse dialettiche" ,come diceva Maria nel commento,sono un rischio prevedibile ovunque ... quando non si è disposti a confrontarsi senza l'arroganza di imporre le proprie idee.

    Ciao Frank.

    Sil





    come sempre ... ogni occasione

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  12. "come sempre ogni occasione "

    un inciso che no dimenticato di cancellare.

    sorrido...mi capita spesso questa distrazione digitando frettolosamente

    ri-saluto

    Sil

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  13. accetto il si (ovviamente) ma accetto anche il no. volentieri, non sarei democratica, altrimenti.

    NON accetto l'astensionismo, non lo accetterò mai; l'ho scritto ovunque, accetto tutto, ma non il silenzio!

    un saluto

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  14. buon fine settimana

    Frank

    Un sorriso

    Maria

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  15. ciao frank57 (perché poi ce n'è anche un altro, presumo non siate lo stesso), e comunque non è importante. L'astensionismo non è ammissibile, io sono intervenuta lì dove sai proprio per il nome che hanno dato al loro blog. Abbiamo raggiunto lo scopo, comunque. Abbiamo visto di che pasta sono fatti. Squitto morta ma soddisfatta.

    Ne riparliamo domani perché il mio unico neurone..... ciao ciao

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  16. SQUITTO, non sono lo stesso Frank (ho il numerino accanto, io).

    Sì, mi sono reso conto e conosco il tipo o i tipi: insofferenza pura, la mia, per questa arrogante intolleranza.

    Pure io sono stanco, così lascerò solo una perla in certi blog e poi il congedo.

    Buona domenica, ciao.

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  17. Ciao Frank, l'utente anonimo del commento n. 6 ero io, non mi ero accorta di non essere loggata ( come ora del resto)



    Ciao :)



    Robynia

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  18. ROBYNIA, grazie per il chiarimento, ma dal tono, nient'affatto anonimo, era chiaro che si trattava di persona amica e come tale l'ho considerata :-)

    Ciao e buon inizio di settimana

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