martedì 5 febbraio 2008

Gli anni della nostra vita


Sembra un anno tutto di corsa questo che da un mese (e poco più) abbiamo cominciato a vivere. Le scadenze si inseguono a ritmo forsennato. Lasciati alle spalle i fasti natalizi ecco il Carnevale (sempre più incalzato dall’irritante Halloween) da celebrare e poi san Valentino, l’8 marzo, Pasqua… Faccio appena in tempo ad imbrigliare un 2008 frenetico e denso di ricorrenze.

Il padre di ogni anniversario sarà il quarantennale del ’68, circostanza fatidica oppure famigerata a seconda dei punti di vista. E questa ricorrenza rischia di fagocitare tutti gli altri compleanni che ricorreranno, siano essi singolari, curiosi, divertenti oppure storici, tali da contrassegnare un’epoca.

Di tre personaggi si è ricordato e si ricorderà la tragica morte, assassinati per le loro idee:Gandhi ucciso a Nuova Delhi il 30 gennaio 1948, Martin Luther King, ucciso a  Menphis il 4 aprile 1968 e  Bob Kennedy deceduto dopo un attentato a Los Angeles il 6 giugno 1968.


Cinquecento anni sono trascorsi dalla realizzazione della Cappella Sistina, resa immortale da Michelangelo; 150 anni dalla prima apparizione della Madonna a Lourdes e un secolo da quando Messina venne messa in ginocchio dal terremoto. Decennale della morte di Lucio Battisti, il centocinquantesimo dalla nascita, invece, di Giacomo Puccini, per non parlare di Andrea Palladio, nato nel 1508 a Padova.

Ma allargando lo sguardo è anche il centenario della nascita di Salvador Allende. Nel 1918 finisce la Grande Guerra, nel 1928 debutta Topolino e viene scoperta la penicillina. Nel 1938 venne eseguito per la prima volta “God Bless America”, una sorta di secondo inno americano (e a proposito di States mi piacerebbe che questo 2008 venisse ricordato, a futura memoria, come l’anno del primo afroamericano inquilino della Casa Bianca). Nel 1958 Fidel Castro inizia la sua lotta sull'isola di Cuba. Mentre in Italia entrava in vigore la legge Merlin, dopo dieci anni di iter legislativo. E sono passati venti anni dalla morte di Enzo Ferrari (14 agosto).

Il compleanno per eccellenza in Italia riguarda tutti noi, tranne i legaioli ed è la nascita della Repubblica. 60 anni dopo viviamo la notte della stessa.

Parigi, 10 dicembre 1948. L‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite firma la Dichiarazione Universale: «Tutti gli essere umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti».

Il 14 maggio 1948 nasce lo Stato d’Israele. Il giorno dopo gli eserciti di Egitto, Giordania, Iraq, Libano e Siria lo attaccano. Da allora è una delle zone più calde del mondo.

Anticipata dal Manifesto degli scienziati razzisti (che si chiamavano effettivamente così) pubblicato il 15 luglio, il 5 settembre 1938 inizia una serie di regì decreti promulgati dal fascismo che vietano agli italiani di famiglia ebraica di lavorare, studiare e nel giro di pochi anni, di esistere. Le leggi razziali contaminano il nostro Paese.

Omicidi eccellenti da ricordare in Italia, nel 1978. 18 marzo, Fausto e Iaio (Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, 18 anni, “colpevoli” di frequentare il Centro Sociale Leoncavallo) vengono assassinati a Milano. 16 marzo e 9 maggio: i 55 giorni che vanno dal rapimento in via Fani di Aldo Moro e la strage della scorta, fino al ritrovamento del suo cadavere in via Caetani. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio viene assassinato dalla mafia a Cinisi Peppino Impastato.

Un anno, quel 1978, da ricordare anche per i tre papi che si susseguirono in Vaticano. Paolo VI muore a Castel Gandolfo, la residenza estiva, il 6 agosto. Papa Luciani (Giovanni Paolo I), che gli succede il 26 agosto scompare improvvisamente il 28 settembre. Il 16 ottobre sale al trono pontificio, dopo 455 anni, un papa straniero: Karol Wojtyla che prenderà il nome di Giovanni Paolo II.

Andiamo sul leggero, perché ricordare vuol dire anche sorridere per le curiosità. Come le invenzioni, per esempio, che diamo oggi così scontate. Quella dell’apriscatole, nel 1858, nata dalla mente di Ezra Warner, statunitense. Della spilla da balia, brevettata dallo statunitense Walter Hunt, nel 1848). L’idea dell’acqua gassata (1768) del chimico inglese Joseph Priestley che trasse l’ispirazione dal contesto in cui viveva a Londra accanto ad una fabbrica di birra (e fini coll’annoverare anche l’ossido di azoto, l’anidride solforosa e l’ammoniaca). Reso immortale come l’abate benedettino Dom Pierre Pérignon il quale, nel 1688, rese più effervescente il vino, facendolo diventare champagne.

Per passare poi al nylon, fibra tessile poliammidica, brevettata il 20 settembre 1938 dall’azienda chimica DuPont. Sintesi di New York e Londra, oppure acronimo di Now You Lose Old Nippon per la difficoltà di importare seta dal Giappone. Nello stesso anno, il 1938, i fratelli ungheresi Làszlò Jòzsef e Georg Biró inventano la penna a sfera, confidenzialmente e sbrigativamente chiamata, appunto, “biro”. Nel 1938 nasce anche la carta di credito, idea iniziale di alcune catene alberghiere. Nel 1868 l’inglese Benjamin Maugham inventa lo scaldabagno. A New York, nel 1918 appaiono i primi semafori elettrici.

Sarà celebrato anche Charles Darwin, perché è il primo luglio 1858 quando lo scienziato, alla Linneian Society di Londra, presenta la sua ricerca: l’origine della specie per mezzo della sua selezione naturale. Che pubblicherà un anno dopo.

Tenerissima è Heidi, che arrivò 30 anni fa dal Giappone. Il 7 febbraio la Rai manda in onda la prima puntata della storia della bimba cresciuta tra le Alpi svizzere e tedesche, ideata da Johanna Spyri. Chi scrive (e non solo lui), ricorda il famoso incipit musicale. Il 1978 è anche l’anno dell’invasione dei “cartoons” giapponesi. Il 4 aprile è la volta di Goldrake, tutt’altro genere. Heidi di recente in Turchia è stata censurata per biancheria troppo in vista.


Dieci anni fa un centro turistico del foggiano conquista la prima pagina: a Peschici 99 abitanti diventano milionari sbancando il Superenalotto e vincendo 63 miliardi di lire (32,7 milioni di euro).

Nel 1958 Boris Pasternak vince il premio Nobel per la Letteratura grazie al romanzo “Il dottor Zivago”. Nello stesso anno, in Italia, esordisce Mina che apparirà per l’ultima volta sugli schermi televisivi, nel 1978, prima di ritirarsi volontariamente in esilio. Doppio compleanno il suo, come merita un colosso della musica.

E a proposito di compleanni, centenari in questo caso, ecco un significativo elenco.


Simone de Beauvoir, scrittrice (9 gennaio)

Anna Magnani, attrice (7 marzo) e 35 anni dalla sua morte.

Joan Crawford, attrice (23 marzo)

Bette Davis, attrice (5 aprile)

Herbert von Karajan, direttore d’orchestra (5 aprile)

Ian Lancaster Fleming, scrittore e giornalista, padre dell’agente 007 (28 maggio)

Henry Cartier-Bresson
fotografo (22 agosto)

Cesare Pavese, scrittore (9 settembre)

Claude Levi-Strauss, antropologo (28 novembre). Unico vivente.

Gianluigi Bonelli, padre di Tex Willer (22 dicembre)

Simon Wiesenthal, cacciatore di nazisti (31 dicembre)

Ci sono, infine, tre rilevanti circostanze che nel 1978, caratterizzarono l’Italia. Si tratta di tre leggi che nelle intenzioni del legislatore dovevano conformare il nostro Paese a modelli di vivere civile. E da Paese maturo. Il 13 maggio viene approvata la legge 180, meglio nota come “legge Basaglia”, dal nome del suo promotore, che chiude i manicomi e vieta le misure repressive sui pazienti degli ospedali psichiatrici. Il 22 maggio viene approvata la legge 194 “per la tutela sociale della maternità e dell’interruzione volontaria della gravidanza”. Trent’anni dopo questa fondamentale conquista delle donne (e per una consapevolezza dell’uomo) si è ancora qui a discuterne. Una battaglia di retroguardia che squalifica il Paese. Il 23 dicembre viene approvata la legge 833 che istituisce il Servizio sanitario nazionale “volto a garantire la tutela della salute come diritto fondamentale”.

11 commenti:

  1. Ma dove li hai "raccattati" tutti questi ricordi???

    Incredibile!

    :-)

    RispondiElimina
  2. Nel 2008 anche per me sarà un anno "tondo", un multiplo di dieci, per non ti dico quanti sono!!!!

    RispondiElimina
  3. "per" sta per "però"

    RispondiElimina
  4. quanti anniversari!il mio: 60 come la Costituzione Italiana.della mia età si perda la memoria ;-)del resto sarebbe importante mantenerla. :)

    RispondiElimina
  5. Rosa Tiziana, ammetto che mi sono divertito (pur impiegando dle tempo) a scrivere questo post già programmato per il mese scorso e poi sovrastato da altro.

    Sono bastati alcuni spunti raccolti qua e là ("raccattati" è termine proprio azzeccato), qualche controllo, una mescolata condita da qualche ricordo personale (non moltissimi ovviamente, l'anagrafe avrà pure una ragion d'essere :-)))

    e il piatto, pardon il post è stato servito. Benvenuta da queste parti. :-)))

    Sergio, difficile indovinare la tua età, perchè ottimamente mascherata da ciò che scrivi e da come lo scrivi. (C'è uno dei tuoi ultimi post molto utile a soddisfare tante curiosità. Te le indicherò).

    In ogni caso mi porto avanti con il lavoro e faccio gli auguri più cari ad una persona che stimo.

    zialaura, esistono ricorrenze che la memoria deve assolutamente conservare. I 60 anni della Costituzione, sono il massimo, ma mi piace anche poter pensare che il sacrificio di Gandhi prima, Luther King e Kennedy dopo non siano stati vani. Forse gli Usa si apprestano a vivere grandi giorni, Barack Obama è già mito e questo misura l'enormità che ci separa, perchè noi qui a dover subire lo squallido provincialismo e la corsa alla cadrega degli "statisti" di casa nostra.

    La memoria è fondamentale da conservare per essere tramandata alle nuove generazioni. E tu sei ancora validissima come la nostra carta costituzionale. AUGURI, dunque :-)

    RispondiElimina
  6. Intanto complimenti per la raccolta di avvenimenti storici, a te wikipedia ti fa un baffo, poi non è possibile passare sotto silenzio la regressione che l'invadenza del Vaticano ha sulla nostra politica. Devo ancora vedere la foto di un politico che non si genufletta in senso metaforico (oltre che reale) al Papa e alla sua corte.

    RispondiElimina
  7. kneff, ti ringrazio, ho solo raccolto spunti sparsi qua e là che ho poi cucito insieme. Ci tenevo a farlo. Tutto qui. L'accostamento mi fa arrossire, ma te ne sono grato.

    L'invadenza del Vaticano è una tra le cose che trovo insopportabili, ma lo è ancor di più l'invadenza degli "atei devoti". E tutto ciò limita da sempre la piena sovranità dello Stato. Con pesanti interferenze. E' il tema della laicità dello Stato che, sta pur sicuro, saranno in pochissimi ad invocare nella campagna elettorale, perchè la paura di inimicarsi ogni settore è immensa.

    RispondiElimina
  8. grazie e come dice il Presidente della Repubblica la nostra Costituzione è una bella signora (come la zia!) con qualche ruga.se si ritiene togliamo le rughe ma non cambiamole i connotati.mi viene da aggiungere...APPLICATELA X FAVOR!buona serata con un :))

    RispondiElimina
  9. zialaura, ma lasciamole pure stare quelle rughe se contribuiscono al fascino della signora. :-)

    Buon fine settimana :-)

    RispondiElimina
  10. ricordo le emozioni del mio paese per la grandissima vincita...che bel post,tutta la nostra storia

    wansokou

    www.ursamajor.splinder.com

    RispondiElimina
  11. wansoku, grazie per la visita e l'apprezzamento. Spero che anche tu abbia potuto trarre beneficio da quel fausto evento. Ciao.

    RispondiElimina