New York Times: livello record della produzione dell'oppio in Afghanistan
La produzione di oppio in Afghanistan ha raggiunto quest'anno un livello record per il secondo anno di seguito registrando un'impennata del 45% nella provincia meridionale di Helmand, roccaforte dei talebani. È quanto scrive il New York Times citando un rapporto delle Nazioni Unite che sarà pubblicato lunedì e che rischia di alimentare le polemiche sul programma statunitense di lotta alle coltivazioni di papavero che ogni anno costa ai contribuenti americani 600 milioni di dollari. Nelle aree controllate dagli ex studenti coranici, scrive il Times, nel 2007 sono stati aperti 20 nuovi laboratori per la produzione di eroina portando il totale a 50. Su base nazionale, malgrado l'impennata di Helmand, il crollo del produzione a nord farà si che la crescita annuale sarà più bassa rispetto al picco raggiunto lo scorso anno quando un 160% di aumento della produzione nella province governate di fatto dai Talebani portò l'incremento totale al 50%. Nel 2006 in Afghanistan vennero raccolte 6.100 tonnellate di oppio pari al 92% della produzione mondiale.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=73205 (26 agosto 2007)
E se invece di dare la caccia al fantasma di bin Laden, all’altrettanto improbabile mullah Omar oppure di uccidere, sempre per errore s’intende, i civili, donne e bambini compresi, i tanti soldatini armati di tutto punto si dedicassero allo sterminio del papavero? O che almeno gli italiani si occupassero di questo, giustificando così gli stanziamenti sempre pronti per la loro missione. Per una volta sarei dalla parte dei militari e, sul serio, si potrebbero ringraziare i “nostri ragazzi” senza che diventino necessariamente eroi.
La produzione di oppio in Afghanistan ha raggiunto quest'anno un livello record per il secondo anno di seguito registrando un'impennata del 45% nella provincia meridionale di Helmand, roccaforte dei talebani. È quanto scrive il New York Times citando un rapporto delle Nazioni Unite che sarà pubblicato lunedì e che rischia di alimentare le polemiche sul programma statunitense di lotta alle coltivazioni di papavero che ogni anno costa ai contribuenti americani 600 milioni di dollari. Nelle aree controllate dagli ex studenti coranici, scrive il Times, nel 2007 sono stati aperti 20 nuovi laboratori per la produzione di eroina portando il totale a 50. Su base nazionale, malgrado l'impennata di Helmand, il crollo del produzione a nord farà si che la crescita annuale sarà più bassa rispetto al picco raggiunto lo scorso anno quando un 160% di aumento della produzione nella province governate di fatto dai Talebani portò l'incremento totale al 50%. Nel 2006 in Afghanistan vennero raccolte 6.100 tonnellate di oppio pari al 92% della produzione mondiale.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=73205 (26 agosto 2007)
E se invece di dare la caccia al fantasma di bin Laden, all’altrettanto improbabile mullah Omar oppure di uccidere, sempre per errore s’intende, i civili, donne e bambini compresi, i tanti soldatini armati di tutto punto si dedicassero allo sterminio del papavero? O che almeno gli italiani si occupassero di questo, giustificando così gli stanziamenti sempre pronti per la loro missione. Per una volta sarei dalla parte dei militari e, sul serio, si potrebbero ringraziare i “nostri ragazzi” senza che diventino necessariamente eroi.
Bin Laden? L'hanno visto in L.A., gioca negli "Have a Bomb?", mentre la Posh Laden impazza in Rodeo Drive usando la American Card Gold intestata ad un certo GWB: quindi vale il principio "gli Usa sono l'oppio dei popoli"?
RispondiEliminaFratello, vale, vale, anche a giudicare da ciò che hai scritto. I tempi cambiano, evidentemente :-)))
RispondiEliminaE non solo la lotta al papavero da droga. Quante lotte si potevano ingaggiare pacificamente, senza soldati, con molto denaro in meno e molti effetti positivi in più! Intanto Gonzales si è dimesso.
RispondiEliminaharmonia, cara amica, hai ragione, ma basterebbero la saggezza (o il buon senso). Da poco ho inserito in fondo alla home page il riquadro che offre in tempo reale le spese Usa per la sciagurata guerra in Iraq. Ieri sera ho apprezzato molto l'informazione dell'ottimo Riccardo Iacona. E poi a me i soldati piacciono quando non fanno i soldati. E da raccomandare l'emozionante testimonianza da Ney York della bravissima Giovanna Botteri.
RispondiEliminaGonzales? Aumentano gli ex uomini del presidente, come titolava ieri mattina "il manifesto".
Un caro abbraccio