lunedì 7 febbraio 2005

Scuola di carta...veline

Mi ostino ancora a considerare fondamentali l’istruzione e la cultura e, di conseguenza, attribuire la massima importanza alla scuola, riconoscendo il ruolo delicato che rivestono gli insegnanti. In particolare, mi riferisco alla scuola elementare (ora primaria?) e media inferiore, perché proprio qui si gettano le basi del futuro cittadino, ormai abitante del mondo. Per questo motivo sarebbe indispensabile un riconoscimento, a tutto tondo, per maestri e professori sia dal punto di vista morale che economico, fatto di gratificazioni, incentivi e stipendi proporzionati al compito che affrontano quotidianamente. Riprendo da www.repubblica.it :

"Scuola, un giovane su tre
si ferma alla licenzia media

ROMA - Un ragazzo su tre si accontenta della licenza media. Il 31,7% dei giovani si ferma alla scuola dell' obbligo, rinunciando a proseguire gli studi. Con il meridione che si aggiudica il primato della scolarizzazione ai minimi livelli. Mentre il record di laureati non si trova più al Centro-Sud ma al Nord. Lo afferma un'anticipazione di TuttoscuolaNews, che ha elaborato dati dell'Istat sul censimento 2001".

- Un ragazzo su tre si accontenta della licenza media. Il 31,7% dei giovani si ferma alla scuola dell' obbligo, rinunciando a proseguire gli studi. Con il meridione che si aggiudica il primato della scolarizzazione ai minimi livelli. Mentre il record di laureati non si trova più al Centro-Sud ma al Nord. Lo afferma un'anticipazione di TuttoscuolaNews, che ha elaborato dati dell'Istat sul censimento 2001".

Questo dato sconfortante, lasciando da parte l’immancabile divario che, purtroppo, si registra tra Nord e Sud, lo collego ad un’altra notizia, sempre fornita dallo stesso sito: "Sanremo, Fiorello ci riprova
"La valletta è Federica Felini"

La fanciulla ci tiene a farci conoscere le sue prerogative."Ho due grandi obiettivi. Il primo è quello di sfondare davvero nel mondo della moda. E poi mi piacerebbe tanto un domani poter condurre un programma in tv", dichiara la Felini, top model emergente delle sfilate milanesi, in un'intervista su Internet, nel corso della quale dice anche di essere fidanzata e timida. "In passerella mi trasformo, cambia tutto, paure e timidezze scompaiono. La prima volta in cui sarei dovuta sfilare con un seno scoperto tremavo all'idea. Poi in pedana è sparito ogni timore".

Non so se la ragazza si sia fermata alla scuola media, oppure abbia proseguito oltre, ma è significativo che le massime aspirazioni siano veicolate dalla televisione, dai modelli imperanti e non da altro. Francamente non sono ansioso di conoscere se sarà effettivamente lei a copresentare quello che viene ancora pomposamente definito "Festival della canzone italiana". Di certo, agli occhi dei più giovani, rappresenta il simbolo di colei che ce l’ha fatta. E suggerire che, se si possiedono risorse estetiche, può anche essere sufficiente non andare oltre la scuola media.

Forse l’accostamento potrebbe essere fuori luogo, forse troppo arbitrario, ma c’è qualcosa che mi sfugge (e non comprendo) se si sgomita per diventare veline, letterine, posare per i calendari, rincorrere i "saranno famosi", per fare capolino sul video, mentre l’ignoranza viene elevata a valore assoluto. E così, lo smantellamento della scuola pubblica può proseguire, senza incontrare molta resistenza.

"Scuola, un giovane su tre
si ferma alla licenzia media

ROMA - Un ragazzo su tre si accontenta della licenza media. Il 31,7% dei giovani si ferma alla scuola dell' obbligo, rinunciando a proseguire gli studi. Con il meridione che si aggiudica il primato della scolarizzazione ai minimi livelli. Mentre il record di laureati non si trova più al Centro-Sud ma al Nord. Lo afferma un'anticipazione di TuttoscuolaNews, che ha elaborato dati dell'Istat sul censimento 2001".

Questo dato sconfortante, lasciando da parte l’immancabile divario che, purtroppo, si registra tra Nord e Sud, lo collego ad un’altra notizia, sempre fornita dallo stesso sito: "Sanremo, Fiorello ci riprova
"La valletta è Federica Felini"

La fanciulla ci tiene a farci conoscere le sue prerogative."Ho due grandi obiettivi. Il primo è quello di sfondare davvero nel mondo della moda. E poi mi piacerebbe tanto un domani poter condurre un programma in tv", dichiara la Felini, top model emergente delle sfilate milanesi, in un'intervista su Internet, nel corso della quale dice anche di essere fidanzata e timida. "In passerella mi trasformo, cambia tutto, paure e timidezze scompaiono. La prima volta in cui sarei dovuta sfilare con un seno scoperto tremavo all'idea. Poi in pedana è sparito ogni timore".

Non so se la ragazza si sia fermata alla scuola media, oppure abbia proseguito oltre, ma è significativo che le massime aspirazioni siano veicolate dalla televisione, dai modelli imperanti e non da altro. Francamente non sono ansioso di conoscere se sarà effettivamente lei a copresentare quello che viene ancora pomposamente definito "Festival della canzone italiana". Di certo, agli occhi dei più giovani, rappresenta il simbolo di colei che ce l’ha fatta. E suggerire che, se si possiedono risorse estetiche, può anche essere sufficiente non andare oltre la scuola media.

Forse l’accostamento potrebbe essere fuori luogo, forse troppo arbitrario, ma c’è qualcosa che mi sfugge (e non comprendo) se si sgomita per diventare veline, letterine, posare per i calendari, rincorrere i "saranno famosi", per fare capolino sul video, mentre l’ignoranza viene elevata a valore assoluto. E così, lo smantellamento della scuola pubblica può proseguire, senza incontrare molta resistenza.

9 commenti:

  1. Ancora una volta la fretta, mi trovo in ufficio, mi ha giocato un perfido scherzo (si vede che inconsciamente sono un fanatico della clonazione). Lasciamo passare il Carnevale e poi mi cospargerò il capo di cenere.

    RispondiElimina
  2. Fratello, il dibattito che giustamente ricordi e non banalmente associ ad altro argomento collaterale (miiii..come ca**o scrivo?mi sembro Marzullo...) in realtà è riconducibile ad un ben preciso progetto, quello che è scappato detto, non so quanto involontariamente, al piduista quando parlo' del popolo bue delle sue tv, nonchè suo elettore, paragonandolo al bambino di seconda media neppure dei primi banchi.

    Anche qui, come in tutte le scelte strategiche del governo attuale, una spaccatura: ricchi che possono frequentare scuole private da una parte, gli altri crescano con un'istruzione approssimativa se non carente, oppure se ne vadano nelle scuole professionali dove impareranno mestieri finalizzati a servire i "potenti". E dato che la conquista del potere non è disgiunta dalla cultura, ecco la selezione innaturale per forgiarsi la classe dominante del futuro. Se poi non ci si riesce con la scuola, la ruota di scorta, nella (in)civiltà dell'immagine, è data dall'estetica (finchè dura): ecco il boom delle varie chirurgie, dei reality, della gente disposta ad ammazzarsi pur di comparire. Ho banalizzato per motivi di sintesi, ma le ragioni credo siano queste.

    _________

    OT: è già finita Milan-Lazio?

    RispondiElimina
  3. Mah, forse la cultura è sopravvalutata... se dimagrisco, provo di partecipare a Velone!

    RispondiElimina
  4. FRATELLO, completamente sottoscrivibile il tuo intervento, parole sacrosante (volutamente non considero l’OT), ma anche comprensibili da ogni persona di buona volontà. Intendo dire: stanno accadendo, sotto gli occhi di tutti, sconcezze in campo scolastico (come in tutti gli altri settori) eppure c’è ancora chi crede alle favole, all’Unto del Signore, agli editoriali disgustosi di Feltri (c’entra con idiozia e ignoranza), al fatto che tutto avvenga per il nostro (?) bene, quando si sta operando per la più ripugnante delle discriminazioni. E l’operazione è facile dopo tanti anni di frullatura dei cervelli che, ormai lobotomizzati, non connettono e dunque anche se ciò che avviene è palmare, alla luce del sole, si guarda il dito e non la luna che lo stesso indica.

    Il maestro Riccardo Muti ha pronunciato parole di fuoco sul progetto della ministra di sopprimere l’insegnamento della musica da ogni ordine di liceo, se non quello musicale, mentre B. tessera P2 n°1816 manda i suoi figli in un tipo di scuola in cui si studiano violino e violoncello. Credo (temo) sempre, Fratello, che sarà troppo tardi quando ci sarà il risveglio collettivo (se ci sarà) della ragione.

    OT: per fortuna che si disputano i recuperi in ogni partita, altrimenti sareste ancora più indietro...



    BLACKBUNNY, benvenuta. E se non dimagrisci parteciperai ad una puntata doppia?

    RispondiElimina
  5. Ho due figli, uno in quarta elementare, l'altro in prima media. Il panorama, dopo la riforma Moratti, è desolante. Quello che mi colpisce maggiormente è l'assoluta inadeguatezza della maggior parte dei docenti. E' vero che sono pagati poco, che non essendo di ruolo non hanno né il tempo né la voglia di approfondire, di migliorare il rapporto con gli studenti, vero che le ore sono mal distribuite, ma tutto questo non fa che scoraggiare gli studenti. Se non è il professore a farti amare lo studio, chi può farlo? Se il professore arriva sempre in ritardo, chiacchiera mezz'ora con la bidella, si perde in disquisizioni che non hanno nulla a che fare con la materia che insegna... che esempio dà ai ragazzi? D'altronde l'insegnamento per molti è solo un ripiego, dopo la laurea: quando non si trova di meglio.

    Ho visto la Federica Felini ieri sera e ho pensato che fosse straniera: sud americana o qualcosa del genere. Oggi vedo sul giornale che è italiana. Ecco, io a una persona che parla in quel modo, non gli farei fare neanche la comparsa in un film porno. Ma si sa, le donne sono gelose...

    RispondiElimina
  6. Ciao Frank,

    grazie mille per il supporto e per l'incoraggiamento,ti ringrazio anche della segnalazione sui bollini per i ristoranti;appena possibile farò leggere l'articolo a mamma :)

    Ora scappo a studiare,ho ancora molto da fare e l'esame purtroppo incombe.Se riuscirò a finire quanto previsto nel pomeriggio,stasera mi collegherò sicuramente.

    Per quanto riguarda il tuo post posso solo dirti che siamo cadendo sempre più in basso...a quanto pare nelle scuole presto sarà possibile parlare il dialetto al posto dell'italiano.Anch'io nel mio piccolo noto che c'è sempre meno sete di cultura:il programma preferito di mia sorella è una trasmissione di wrestling...come cresceranno questi ragazzini?Con quali valori?Nn mi stupisco che la massima ambizione di ragazze e ragazzine sia quella di diventare veline...

    Un abbraccio :*

    RispondiElimina
  7. federica_aurorafebbraio 08, 2005

    la mia osservazione in merito è la seguente:

    c'è chi dice che la tv di oggi è il riflesso della nostra società e quindi di noi...



    in realtà penso che questo sia solo parte della verità..

    in realtà penso che ci sia una volontà superiore da parte dei media e di chi manovra i mercati nel renderci "supercificali" ...perchè dando importanza all'apparenza alimentiamo il business del consumo di beni "inutili" per noi e per la nostra cultura ma "utilissimi" per le tasche di chi ci guadagna sopra.





    feau

    RispondiElimina
  8. L'orario non mi permette di aggiungere altre note agli ultimi commenti. Mi rifarò domani, perché una risposta arriverà sempre. Scusate, ma sono davvero congelato. Buonanotte e grazie VITAROSA, BLUE_ ANGEL E FEAU. A presto.

    RispondiElimina
  9. Commenti scritti e volatilizzati e non è la prima volta. Proverò a riassumere.



    VITAROSA, la mia idea di scuola, soprattutto elementare, è molto teorica rispetto alla realtà che sconta la dissennata gestione Moratti. Comprensibile, dunque, il tuo interrogativo sul fatto che se non sono gli insegnanti a far amare lo studio chi potrà mai riuscirci?

    Al terzo anno di superiori e fino al quinto, ho avuto un professore di italiano molto stronzo nei modi e nei comportamenti (e quanto ci provava con le ragazze), ma intellettualmente illuminato. Le sue lezioni di letteratura erano dettati ed io riempivo fogli su fogli, in seguito dattiloscritti per essere conservati religiosamente. Dispongo così di una visuale inedita del periodo che si dispiega dal Quattrocento fino ai contemporanei. Ah, il fatto stupefacente era che dettava a braccio, senza consultare testi o appunti. Un genio come docente, un poveraccio come individuo.



    BLUE_ANGEL, non sarei pregiudizialmente contrario all'introduzione del dialetto se inquadrato in un'ottica culturale, vale a dire di recupero di linguaggi che altrimenti si disperderebbero. E, naturalmente, senza trascurare l'insegnamento della lingua italiana, sempre più maltrattata ogni giorno che passa. Una vera e propria mattanza.

    Conosco il programma preferito da tua sorella. E' innocuo se altri stimoli le vengono forniti, come mi auguro le accada. Tuttavia, i tuoi giustificati interrogativi sono anche i miei da tempo e così il personale pessimismo congenito tocca picchi elevati.

    Ti ringrazio per i gentili apprezzamenti, ma se sono in grado di procurarti beneficio ne sono sempre molto lieto.

    Abbraccione ricambiato.



    FEAU non posso che riconoscermi in ciò che scrivi, un’analisi sinteticamente efficace e corretta. Piuttosto non so se farò in tempo, ma il tuo ultimo post l’ho trovato molto interessante. Brava.

    RispondiElimina