La 'ndrangheta in Val di Susa
di
Biagio
Simonetta - 1 Marzo 2012
Il Piemonte è in mano ai clan calabresi. Rocco Varacalli, pentito di 'ndrangheta, ha ben descritto gli intrecci politica-mafia nel torinese: "Il patto si fa prima: a loro i voti a noi i cantieri". Chi c'è dietro la Tav? E chi si nasconde dietro le minacce ai manifestanti?
Quella
in corso in Val di Susa non è la classica protesta
di un gruppo di ambientalisti contro i signori del cemento. Quelle
proteste che durano il tempo di una stagione e poi si dimenticano.
Quella in corso è una guerra lunga vent'anni. La guerra di un popolo
disposto a tutto pur di difendere la sua terra. Una guerra senza
respiro che va dal traliccio di Luca Abbà fino al
bar di Chianocco, teatro di un raid notturno della
polizia.
Ma in tutta questa storia fatta di racconti tremendi, di sangue e provocazioni stupide, si corre il rischio di rimanere intrappolati nel fango della partigianeria, dimenticando uno dei problemi cardine del nostro Paese: le organizzazioni criminali.
Ma in tutta questa storia fatta di racconti tremendi, di sangue e provocazioni stupide, si corre il rischio di rimanere intrappolati nel fango della partigianeria, dimenticando uno dei problemi cardine del nostro Paese: le organizzazioni criminali.
In
Piemonte comanda la 'ndrangheta. Ce lo ha confermato l'inchiesta
"Minotauro" coi suoi 142 arresti. Gli intrecci fra 'ndrine
e politica emersi in Piemonte fanno impallidire.
La 'ndrangheta ha votato Fassino sindaco, alle primarie di Torino, almeno secondo alcune intercettazioni. I clan calabresi hanno uomini nei consigli comunali, spesso esprimono assessorati e addirittura sindaci.
La 'ndrangheta ha votato Fassino sindaco, alle primarie di Torino, almeno secondo alcune intercettazioni. I clan calabresi hanno uomini nei consigli comunali, spesso esprimono assessorati e addirittura sindaci.
Sulla
presenza della 'ndrangheta in Piemonte c'è una testimonianza
importante. E' quella di Rocco Varacalli, uno dei
rarissimi pentiti calabresi che proprio in Piemonte, da affiliato a
un clan, prendeva appalti e costruiva palazzi e centri
commerciali.
Quello che dice Varacalli alle telecamere di Presadiretta è interessante: «La 'ndrangheta ha bisogno della politica e i politici hanno bisogno della 'ndrangheta. Il patto si fa prima: a loro i voti a noi i cantieri». Un patto che dà alla Santa un canale preferenziale negli appalti: «Olimpiadi 2006, alta velocità... tutti i lavori pubblici del Piemonte li fa la 'ndrangheta».
Quello che dice Varacalli alle telecamere di Presadiretta è interessante: «La 'ndrangheta ha bisogno della politica e i politici hanno bisogno della 'ndrangheta. Il patto si fa prima: a loro i voti a noi i cantieri». Un patto che dà alla Santa un canale preferenziale negli appalti: «Olimpiadi 2006, alta velocità... tutti i lavori pubblici del Piemonte li fa la 'ndrangheta».
La Tav è un'opera da 22 miliardi di euro.
L'approvazione bipartisan che la politica sta offrendo sull'alta
velocità Torino-Lione è un caso rarissimo, nel contesto litigioso
della Seconda Repubblica. Cosa hanno promesso i partiti alla
'ndrangheta?
Nelle
ultime ore in Val di Susa hanno bruciato le auto di
alcuni manifestanti. Davvero vogliamo essere così miopi e ingenui da
pensare che siano stati incendi accesi dagli stessi No Tav o dalla
polizia? E a che scopo?
E
davvero vogliamo far finta di non capire il contenuto della lettera
recapitata a Perino, leader No Tav? E' scritto: «Brutto
figlio di puttana, le stalle che abbiamo bruciato erano solo
un avvertimento. Ora passeremo ai cristiani: vi veniamo a prendere
mentre dormite, vi scanniamo come maiali e vi squagliamo nell'acido».
Chi l'ha scritta? Perché i giornali non ne parlano?
Luca
Mercalli, valsusino e climatologo, da anni porta avanti la tesi
dell'inutilità della Tav. Pochi giorni fa su Cadoinpiedi ha
scritto: "Se mi si dimostra che l'opera serve veramente vado
a inaugurarla di persona!".
Ovviamente
non gli ha risposto nessuno.
Twitter:@biagiosimonetta
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