domenica 3 luglio 2005

5+4=9

VERONA - Cinque morti, tutte giovani, in uno scontro frontale avvenuto nella tarda serata di ieri a Caselle di Sommacampagna (Verona), poco distante dall'aeroporto. Le vittime, tre ragazzi e due ragazze di età compresa tra i 16 e i 19 anni, viaggiavano a bordo di una Fiat Tipo che, per cause ancora al vaglio della polizia stradale di Verona, si è scontrata frontalmente con un camion. Si tratta di giovani veronesi che probabilmente, stando ad una prima ipotesi, stavano facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa assieme. I cinque viaggiavano a bordo di una Fiat Tipo. A Caselle di Sommacampagna, nei pressi dell'aeroporto veronese "Catullo", affrontando una curva, la macchina ha invaso la corsia opposta per cause che non sono state ancora accertate e si è schiantata in pieno contro un camion che veniva dalla direzione opposta. Un impatto tremendo che non ha lasciato scampo ai cinque occupanti dell'auto stritolati nella carcassa dell'auto trascinata per alcuni metri dall'avantreno del camion. Quando è avvenuto l'incidente ancora non pioveva, subito dopo si è scatenato un furioso temporale. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata spaventosa con la macchina ridotta a un rottame e i corpi dei ragazzi incastrati all'interno. Vigili del fuoco, personale medico, polizia stradale hanno lavorato per ore sotto la pioggia che stava cadendo nel frattempo per liberare la strada dalle carcasse dei mezzi coinvolti nell'incidente.

(30 giugno 2005)

MONDOVI' (CUNEO) - Dopo quello dell'altra notte a Verona, un altro terribile incidente stradale. Quattro giovani di Mondovì - due ragazze e due ragazzi fra i 21 e i 24 anni di età - sono morti intorno all' una, lungo la provinciale 661, nei pressi di Murazzano. I ragazzi erano a bordo di un Subaru, guidato da un quinto giovane: forse per l'alta velocità, il fuoristrada ha sbandato all' uscita di una curva, ha sbattuto contro un muretto e si è cappottato. Le vittime, tutte abitanti a Mondovì, si chiamavano Valentina Zampino, di 21 anni; Tiziana Vernarino, di 24; Gabriele Fronte, anche lui di 24 anni; Livio Dadone di 23. Il conducente si chiama Simone Blengino, 24 anni: è ricoverato in ospedale, le sue condizioni non sono gravi.

(1 luglio 2005)

Secondo polizia stradale e carabinieri, dopo due anni dall’entrata in vigore della patente a punti, sulle nostre strade, ci sono stati circa 1.800 morti e 50 mila feriti in meno. Le infrazioni più frequenti risultano nell'ordine: il superamento del limite di velocità (da 10 a 40 km / h oltre i limiti consentiti), il mancato uso delle cinture di sicurezza, il passaggio con il semaforo rosso, il mancato rispetto della segnaletica stradale e l'uso del telefonino alla guida. (1 luglio 2005)

Stridente il contrasto fra queste notizie, una collisione frontale del buon senso oppure del paradosso che regola la vita. Già, ma quale vita? La macabra contabilità, neppure riconducibile alla classica febbre del sabato sera, denuncia nell’orrore dei numeri l’immolazione, sull’ara della modernità e del rischio, di nove ragazzi che spingono sull’acceleratore per provare a loro e con il gruppo, l’emozione della vita, il brivido adrenalinico e spingono al massimo, toccano l’eccesso. Per provare di essere vivi scelgono la morte.

Chissà perché di fronte all’accidia, che è la cifra più rilevante di una parte della gioventù di questa epoca, si sceglie una reazione così stupida e irreversibile per affermare la propria visibilità. E, ancora, quell’istigazione all’omicidio-suicidio affidando ad un autista, chiaramente inesperto, uno di quegli automobiloni, i Suv. che hanno invaso le strade delle città che abitiamo, come se ci trovassimo nel deserto del Gobi. Quella ricerca forsennata della velocità, il culto per un mondo “Fast and furious” al cui confronto i ribelli di “Gioventù bruciata” appaiono imberbi e tristemente retrò.

21 commenti:

  1. FairyStreamluglio 03, 2005

    ciao frank... grazie per il tuo commento.. ma le parole non sono mie... sono delle canzoni.. rap... dei sottotono e di neffa... sono le mie preferite.. e le ascolto quando studio e quando ho bisogno di ritrovarmi e di sorridere... sono bellissime te le consiglio.. anzi magari le metto sul blog così puoi ascoltarle... un bacio ila...

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  2. Sul mio percorso quotidiano, da due settimane, trovo un incidente al giorno, a volte uno all'andata e uno al ritorno. Martedì scorso, dopo aver scritto un post sull'argomento, mi sono ritrovata in coda, ferma, per due ore sotto il sole. L'incidente era avvenuto da poco, evidentemente, ho visto passare i carabinieri, la polizia stradale, un'ambulanza e poi un furgone della polizia mortuaria. E' deprimente Frank. Secondo me, c'è tanta gente che guida senza sapere quel che fa, pensando ad altro, tentando trucchi e trabocchetti per guadagnare un minuto, o due metri di asfalto. Non solo i giovani.

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  3. Sembrano quasi dei suicidi, inconsci e mascherati da incidenti stradali, perché ormai le ragazze i ragazzi conoscono bene il problema. Com'è possibile che affidino le loro vite al primo compagno che capita, magari anche fuori di testa? Non le considerano abbastanza preziose? Qualcuno parla di senso di immortalità vivo nei giovani, ma penso che sia qualcosa di più grave. D'altra parte temo di cadere nei luoghi comuni e nelle illazioni. In realtà non so.

    Un abbraccio. harmonia

    PS. Il giorno dopo uno speciale inizio di domenica pomeriggio.

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  4. ILA, sarà buona cosa mettere sul blog le parole di quelle canzoni che mi hanno colpito, in modo da avere la possibilità di tornarci sopra e di lasciare che le riflessioni da lì si dipartano. Ottima cosa avere un angolo musicale in cui rifugiarsi per trarne beneficio. Ma, intanto, tu non mollare mai.

    Un bacio



    VITAROSA, oltre ad essere deprimente è agghiacciante quella teoria di auto “istituzionali” che sfilano, un rituale che si ripete identico sotto i tuoi occhi generando ansia a non finire. Con l’angoscia mista ad irritazione. Anche perché, come giustamente hai puntualizzato, non riguarda solo i giovani. Nella macabra contabilità dei due incidenti citati a spiccare, però, è proprio la giovanissima età delle vittime.

    La tua conclusione è ragionevolmente vera, quando si guida cioè la testa di molti autisti è tutta da un’altra parte, mentre l’aggressività esplode al massimo livello e tutto, come appunto scrivi, si riduce alla mera conquista di un fazzoletto di territorio, al risparmio (?) di una manciata di minuti. E poi si va di fretta, ma dove?



    HARMONIA, verissimo. Appaiono proprio come dei suicidi mascherati da incidenti così devastanti e che hanno in comune la giovane età dei partecipanti. Infatti, è noto ormai come mettersi alla guida in particolari situazioni, costituisca un enorme fattore di rischio, eppure si pensa sempre, forse, che toccherà ad altri e non a me. L’invulnerabilità giovanile, quel senso di intangibilità è vivo (involontario gioco di parole) nei giovani, ma trova la sublimazione con la morte, con il supremo sacrificio. Qui entra in gioco il senso della vita e se nella loro scala dei valori ci sia altro che occupi il vertice (ma più prezioso della vita?). Il malessere, come intuisci, è più profondo e talora sfugge anche alle diagnosi più raffinate. La successione tragica dei due incidenti ha avuto in comune proprio la vita disprezzata di giovani e giovanissime, di ragazze e ragazzi che hanno deciso, forse, di spettacolarizzare il loro “suicidio”. Ma dove iniziano, poi, le colpe degli adulti?

    Un abbraccio

    P.S. Il giorno dopo è davvero un altro giorno, arricchito, migliorato, diverso. Più... armonioso!

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  5. Ieri rientrando dallavoro a pochi km da casa l'ennesimo incidente, un'auto sbalzata fuori strada, vigili ambulanza elicottero...la solita scena.

    la strada era semivuota la visibilità perfetta, ma il giovanotto alla guida aveva una fretta inutile e distruttiva.



    Solo uno spunto di riflessione da aggiungere a quanto già scritto.

    Mito dell'invunerabilità, del rischio gratuito? assenza di consapevolezza del valore della vita. Questi ragazzi sembrano vivere esistenze prive di qualunque significato.

    In effetti non è questa la condizione della vita della maggior parte degli adulti? La comprensione di questa situazione folle - perchè poi i ragazzi hanno una sensibilità maggiore e non ancora repressa - può comportare una reazione isterica latente come quella che ti spinge a rischiare la pelle in maniera gratuita?

    un abbraccio

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  6. ALDERABAN, in effetti mi offri un buon contributo, un punto di vista nuovo. Ci penserò sopra e integrerò domani.

    Un abbraccio

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  7. Attraversoluglio 05, 2005

    Io la chiamo "selezione naturale della specie"...

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  8. vera.stazioncinaluglio 05, 2005

    leggo il tuo post, da riflettere nella sua bruciante verità, ed i commenti... condivido anche il pensiero di Alberadan...ci sarebbe tutto da "ricostruire" prima,...quando questi fatti atroci e inutili accadono rimane solo un senso di vuoto e di sconfitta...

    un sorriso

    veradafne

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  9. vera.stazioncinaluglio 05, 2005

    dimenticavo...grazie del passaggio sul mio blog ; complimenti per il tuo, ricco di riferimenti e di spunti di riflessione

    ciao

    veradafne

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  10. Buona giornata, amico. Nonostante. harmonia

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  11. Buogiorno Frank e grazie dei tuoi passaggi :).

    Non avevo ancora commentato questo tuo blog perchè quando qualcosa ti colpisce direttamente ha bisogno di maggior tempo per decantare.

    In qualche modo, sia come madre che per il lavoro che faccio, mi trovo sempre strettamente in contatto con i giovani e con i loro piccoli o grandi sogni. Ogni volta che ascolto notizie così tragiche mi tornano alla mente ragazzi che mi erano vicini e che hanno perso la vita così...ed anche a distanza di 20 anni il dolore è sempre lì, immutato...solamente riposto in un angolino.

    I ragazzi di oggi non sono quel disastro che vorremmo credere...il più delle volte sono solo pieni di rabbia e delusi dal mondo che gli stiamo lasciando....per questo appaiono cinici e privi di "valori".



    un abbraccio

    Maria

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  12. Ometto altre riflessioni: mi sembra che tu abbia centrato il bersaglio. Ci sono tanti modi per morire o lascirsi morire.Io credo che la tanatofobia sia il lato oscuro della pulsione di morte che neghiamo a noi stessi.Cosa fanno dopotutto i cultori degli sport estremi? In certi quartieri ci si trova morti in seguito ad una sparatoria..certo non sono suicidi, ma come chiamarli, Frank?

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  13. Ciao Frank ! Non passo spesso mi dispiace e mi perdo i tuoi pensieri ..ma adesso è un momento che

    ho bisogno dell'aria aperta...ti mando un bacione...

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  14. Attraversoluglio 07, 2005

    Non lo so, restando nel puro cinismo, ho sempre pensato che con la medicina che cura sempre più malattie e il progresso che rende, comunque, più vivibile il nostro mondo (l'aspettativa di vita si sta alzando ovunque nel mondo), la darwiniana "selezione naturale della specie" sia meno attruata attraverso fattori fisici ma operi attraverso il Q.I. Chi è stupido muore prima e non fa in tempo a riprodursi, questo dovrebbe lasciare ben sperare per il futuro stesso dell'umanità.

    Per cui, citando Paolo Rossi, "un così bel platano rovinato da una macchina lanciata a folle velocità".

    P.S. Ho figli e non ho ancora precisamente capito quali siano i "valori comuni".

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  15. ATTRAVERSO, di quella frase di Paolo Rossi me ne impossessai a suo tempo e la considero sempre valida. La tua impostazione è, dunque, cinicamente reale. Io non sono molto indulgente, perché la stupidità è intollerabile, se poi per effetto della stessa debbano rimetterci persone ignare e desiderose, invece, di vivere più a lungo. E, infatti, parlo di responsabilità personali, perché non si può sempre addossare la colpa alla società.

    P.S. L’unico valore percepito è quello dei soldi, delle effimere gratificazioni. Con i figli, io non ne ho, penso che i “valori comuni” siano l’affetto, il reciproco rispetto e il dialogo.

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  16. vera.stazioncinaluglio 14, 2005

    leggo solo ora la risposta...grazie!

    sulle responsabilità personali sono più che d'accordo!

    un sorriso

    veradafne



    ( con più tempo passerò a leggere gli ultimi post...)

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  17. VERA.STAZIONCINA, cerco sempre di non far mancare mai la mia risposta e chiunque lascia il segno qui troverà, in seguito, il mio commento. Ho massimo rispetto per tutti, nonché attenzione.

    Un sorriso

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  18. vera.stazioncinaluglio 14, 2005

    Grazie di nuovo...sei molto attento e cortese...oserei dire..."cavaliere d'altri tempi"?

    Al contrario, io sono sempre un po' di fretta e non ho questa cura con chi passa sul mio blog...si può dire "basta il pensiero"?

    un sorriso

    veradafne

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  19. VERA.STAZIONCINA, mi lusinghi così :-))

    ma ti ringrazio. Vada pure per quel "cavaliere d'altri tempi",anche se mi limito a mostrare cura e attenzione, più marcate se dispongo di tempi favorevoli.

    Però anche "basta il pensiero" ci può stare quando è accompagnato da un sorriso.

    Buon fine settimana

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  20. vera.stazioncinaluglio 15, 2005

    buon fine settimana pure a te:-)

    un sorriso

    veradafne

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  21. Ricambio con simpatia l'auspicio.

    Un sorriso

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