Non mi sono dimenticato del cortese invito che una gentilissima blogger mi ha fatto, vale a dire parlare di libri (sebbene già ne abbia scritto qualcosa) passandomi il testimone di una blogstaffetta. Proseguirò la corsa per due motivi: il primo è perché mi piacciono i libri e parlare di essi, una passione che mi pare accomuni tutti coloro che frequentano questo blog. La seconda ragione risiede nella grande stima nutrita nei confronti di chi mi ha gradevolmente chiamato in causa.
Tuttavia, non potevo fare a meno di lasciare un doveroso contributo all’informazione, quella non omologata e di regime che ormai spopola, proponendo un pezzo di Marco Travaglio al quale, detto en passant, ho dedicato esplicitamente un nuovo blog, nato nel tardo pomeriggio odierno.
D’ora in poi le sue “bananas” le troverete all’indirizzo: www.vivamarcotravaglio.splinder.com. Esisteva già un blog, su questa piattaforma, dedicato a lui, ma ho notato che da alcuni mesi non viene più aggiornato. Così, mi sono detto, che sarebbe stata cosa buona e giusta che qualcuno provvedesse a rilanciare quanto scrive questo documentatissimo giornalista. Il materiale, anche d’archivio, non mancherà di certo.
Con Bin Laden bisogna convivere
di Marco Travaglio
da “l’Unità” del 14 luglio 2005
Immaginiamo che, dalle mirabolanti operazioni anti-terrorismo avviate dal governo Bellachioma, si scoprisse che:
1) Nel 1974 Romano Prodi assunse come stalliere in casa sua un capo del terrorismo e subito dopo cominciò a ricevere centinaia di miliardi, parte addirittura in contanti; nel ‘93 s’inventò un partito, subito votato con entusiasmo dai terroristi, anche perché prometteva di smantellare la legislazione antiterrorismo; nel ‘94 andò al governo, attaccando i magistrati antiterrorismo e nel 2001 ci tornò seguitando a insultare i pm antiterrorismo e ad approvare norme pro-terrorismo, mentre un suo ministro proclamava che “con il terrorismo bisogna convivere’.
2) Il braccio destro di Prodi frequentava abitualmente terroristi, partecipando a compleanni e matrimoni, riceveva in ufficio l’ex “stalliere” condannato a 13 anni, insomma che era l’anello di congiunzione fra il vertice del terrorismo e Prodi.
Che cosa accadrebbe è facilmente prevedibile, visto che già oggi Prodi è additato dalla Caserma delle Libertà come complice “oggettivo” di Bin Laden. In compenso è noto da anni che Berlusconi ha fatto quanto riassunto al punto 1) e Marcello Dell’ Utri quanto al punto 2):
basta sostituire il vocabolo “terrorismo”con “mafia”e la parola Prodi con Berlusconi. Ma nessuno trova nulla da ridire, anzi costoro passano per impavidi nemici del terrorismo. Non sono soli, Silvio & Marcello: a Palermo si sono accertati rapporti con la mafia di un’ampia schiera di politici, funzionari, poliziotti, carabinieri, imprenditori. Sia nelle sentenze di condanna e di prescrizione, sia in quelle di assoluzione (insufficienza di prove), mai si è stabilito che quei rapporti non esistevano, che erano invenzioni dei pentiti o dei pm, che si era sbagliata persona.
Calogero Mannino, assolto per insufficienza di prove in primo grado, condannato in appello, dovrà affrontare un altro appello dopo che la Cassazione a sezioni unite ha annullato con rinvio la sua condanna. Ma in tutti i gradi di giudizio s’è accertato che aveva incontrato svariati mafiosi: a casa sua, a casa loro, in taverna, ai matrimoni. Le stesse Sezioni unite, quando fu arrestato, confermarono la fondatezza delle accuse. I fatti ci sono, e gravissimi. L’ha detto l’altro ieri lo stesso pg Siniscaichi, chiedendo l’annullamento senza rinvio: “Numerosi incontri e contatti con esponenti mafiosi. L’ha detto lo stesso giudice relatore Canzio, annullando la condanna: “Mannino non era esente da contatti con mafiosi anche di spicco, per motivi elettorali o tangentizi, per agevolare appalti, licenze, finanziamenti”e “manifestava una generica disponibilità verso appartenenti a Cosa Nostra” Il dubbio è se l’appello abbia dimostrato o no che aveva dato qualcosa alla mafia in cambio dei voti che Cosa Nostra gli garantiva. Ma chi le legge, le sentenze? Totò Cuffaro esulta: “Ho sempre creduto nell’integrità morale di Mannino” (l’integrità morale di uno che incontra mafiosi e ne ottiene il voto). E il Foglio deplora che la Corte si sia “fermata a metà strada” senza “stabilire se Mannino ha trescato con la mafia o se è pure lui vittima di una persecuzione giudiziaria”. In attesa di sapere quando mai la Cassazione ha stabilito che uno è stato perseguitato, quel gran genio di Ferrara potrebbe leggersi le sentenze prima di commentarle: scoprirebbe, con sua grande sorpresa, che tutti i giudici che l’hanno giudicato hanno stabilito che Mannino trescava con la mafia.
Questi falsari sono gli stessi che continuano a menarla con l’inesistente assoluzione di Andreotti (mafioso fino al 1980, reato commesso e prescritto). Quando Caselli osò ricordaglielo in un articolo sulla Stampa, lo trascinarono dinanzi al Csm per trasferirlo (da Torino!) per “incompatibilità ambientale”. Ieri il Csm - salvo i soliti guastatori governativi - ha stabilito che Caselli ha scritto la pura verità, dunque non è incompatibile con nulla, fuorché con la mafia e con la menzogna. Eppure, sul Giornale, il berluscofago Filippo Facci fa ancora lo spiritoso (“Londra, sospetti su Andreotti’ ) e sostiene che è giusto limitare a sei mesi le dichiarazioni dei pentiti, “come in America si usa “. Se sapesse di che parla, conoscerebbe la testimonianza al processo Andreotti dell’ex prosecutor Dick Martin, che lavorò con Falcone: “In America i pentiti possono parlare quando e finché vogliono” Già, ma in America c’è un sistema infallibile per non finire sotto processo per mafia: non frequentare mafiosi.
FEAU, fosse solo questione di Bin Laden... Io sono maggiormente preoccupato della scelta scellerata fatta a suo tempo, dall'ometto tessera P2 n°1816, per compiacere l'amiko amerikano.
RispondiEliminaLa foto è stupenda, la frase che l'acccompagna delicatamente intensa. Riesci sempre a personalizzare i tuoi interventi, disponendo di un animo sensibile. Complimenti.
sai frank?...a volte mi chiedo se molte delle notizie che ci vengono date in pasto, non siano solo palliativi per distoglierci, distrarci e farci perdere il bandolo della matassa....perchè finiamo per finanziare o votare sempre le stesse persone...o loro cloni (la clonazione pare che qui sia ammessa anche dalla morale!)
RispondiEliminaci sentiamo...a presto..un sorriso
Maria
MARIA, la domanda che ti poni, giustamente, trova piena cittadinanza nella cittadella dello scetticismo. Mi vado convincendo che esiste un'informazione "altra" che, appunto, viene accuratamente tenuta fuori, oppure relegata ai margini. Chi consulta anche la Rete ha la possibilità di trovare fonti non ufficiali o, meglio, ancora non goernative. Fatto salvo il discorso sulla loro attendibilità, rimangono intatte tutte le perplessità che investono la maggior parte delle persone, le quali non leggono quotidiani e hanno come mediatore e fonte di conoscenza della realtà esterna la televisione che, solo per il fatto di fornire notizie, di qualunque genere, attribuisce loro la sacra inviolabilità e certezza.
RispondiEliminaGli scambi sul Web, tra i blog sono essenzialmente utili per queste conoscenze alternative. La distrazione, come opportunamente rilevi, è in agguato, sbandare è facile e il potere riesce a trionfare.
Per necessità di sintesi ho sintetizzato ed estremizzato i concetti, ma può essere questa una buona base di partenza per la discussione.
La morale è molto elastica in taluni ambienti.
Ci sentiremo, certo.
Un sorriso
Accecati dalla propaganda, brancolanti nel buio, ma ancora in possesso di qualche lume che bisogna tenere acceso. E ancora con la volontà e la possibilità di accenderne altri di lumi, piccoli o grandi non importa, ma lumi, molti, innumerevoli lumi. Come facciamo qui.
RispondiEliminaAmico carissimo, ti abbraccio. harmonia
OT. Il tuo link è nel mio 'convivium'. Grazie di tutto. Ciao! h.
HARMONIA, amica mia carissima, le tue parole illuminano questo percorso nella blogosfera, ma si riverberano sulla vita reale con confortanti riscontri.
RispondiEliminaHai ragione. Accendiamo altri lumi, manteniamo e rafforziamo quelli esistenti, perché più che mai la luce squarci le tenebre orribili della sciocca propaganda. Anche omicida. Il nostro compito è anche quello di resistere.
Ti abbraccio con molto affetto.
OT, grazie per il link. E' come se mi avessi appuntato una medaglia al petto. Sono io che ringrazio te. A presto.
Ciao Frank, devo rubare il tempo per venire a trovarti... e per mancanza del suddetto, spesso leggo ma non commento
RispondiEliminaMi riallaccio anche al post pecedente. Massimo rispetto per i caduti che non dobbiamo mai dimenticare. Ma credo che questa piaga sia un male incurabile. Il silenzio di quelli che non vogliono esporsi; di quelli che non vogliono rischiare; di quelli che hanno paura; di quelli che se ne fregano; di quelli che non possono permettersi il lusso di denunciare... favorisce la continua crescita del -mafioso- che nel lusso ci vive...
Se trovo il tempo vado a leggerti anche nel neonato blog. Sembra interessante.
Buon caldo. *_____^
STUFA,è un superpiacere ritrovarti e più tardi avevo messo in preventivo di passare proprio da te. Perché il tempo sfuggente e dunque mancante, è una carenza cronica per moltissimi. Però quanto ho apprezzato che il tuo commento sia arrivato nel cuore della notte, fatto che la dice lunga sui bei rapporti che si instaurano nella blogosfera. Ti ringrazio, perciò, perl'apprezzamento che è ampiamente reciproco.
RispondiEliminaQuanto alla mafia c'è una frase che mi ha colpito: "quelli che non possono permettersi il lusso di denunciare", perché poi manca la presenza dello Stato che possa garantire assistenza e protezione. Il viluppo di interessi, complicità, silenzi, omertà, paura è senza dubbio inestricabile, ma non neghiamoci la speranza che le idee di Falcone e Borsellino continuino a camminare sulle gambe dei siciliani onesti e non solo. Perché è "cosa nostra" e non soltanto loro.
Ti aspetterò con piacere nel neonato blog di informazione civile.
Caldo, umidità al punto che pare nebbia fitta. Per fortuna che in ufficio c'è l'aria condizionata. Un soffio di fresco a te. Buona giornata.
Un abbraccio
FEAU, grazie per il cortese e un po' inquietante omaggio (siamo all'ultima spiaggia? Un'esile fiammella guida il nostro cammino prima del buio totale?). Non ho però capito quel "scritto non troppo bene" a cosa sia riferito. Il titolo, infatti, come avrai capito, è paradossale e provocatorio, poi si va a parare sulle vicende interne come è inevitabile.
RispondiEliminaGrazie ancora per la tua presenza, ma siamo almeno in due frenetici e di corsa, dietro al tempo che fugge.
Buona serata.
un abbraccio
RispondiEliminabuona serata
Maria
eh la buona informazione ho la vaga impressione che dovremo scriverla noi blogger in futuro.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il piccolo Bin, ormai sono tante le cose con cui dobbiamo convivere- che so: Bush, berlusconi, la mafia, l'idiozia trionfante, eccetera eccetera- che sopportiamo pure lui.
Magari se proprio vuole fare un attentatuccio ogni tanto gli consiglierei di concentrarsi sulle sedi del g8 piuttosto che sui luoghi frequentati da persone normali.
Perchè improvviso sorge un pensiero strano? Ovvero che il nostro Bin Laden non farebbe mai attentati ai grandi del g8?
delirio da caldo il mio...un saluto
MARIA, ti ho risposto a modo mio. Buona serata, posticipato come augurio e felice giovedì, ormai.
RispondiEliminaUn caro abbraccio
ALDERABAN, bentornato. Tutto bene? Verrò a trovarti, meglio domani, più lucido sarò.
Quanto all'informazione è ormai un dato di fatto, sempre più crescente, che in vari blog si produce l'altra informazione, quella che una volta si sarebbe definita "controinformazione".
La convivenza con Bin Laden è, in fondo, il male minore se paragonato al giusto elenco che hai fatto.
E non credo che sia delirio il tuo. In fondo i cosidetti grandi sono suoi fiancheggiatori o forse "competitors"...
Dalle parti di Arcore, per esempio, c'è una villa con parco immenso e se volessero immolarsi... Non hanno una mappa del luogo?
Un saluto, con tante goccioline di sudore.
Ciao, amico! Una rilettura e un saluto. Con affetto. harmonia
RispondiEliminaHARMONIA, sorprendente e coinvolgente, come sempre.
RispondiEliminaUn caro saluto a te, con molto affetto