martedì 30 maggio 2006

L'assenza


Il papa ha visitato ieri Auschwitz, luogo simbolo per eccellenza della barbarie nazista. E durante il suo discorso si è chiesto: “Perché, Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo?”. Domande che da anni l’umanità si pone, senza poter trovare una risposta adeguata. E se invece quel Signore, interrogato da Benedetto XVI, non esistesse? Mai un dubbio su questo, mai una perplessità, un’incertezza, uno sbandamento? Un’entità indefinita, vaga, solo un atto di fede. Non viene in mente che il silenzio c’è stato, perché dio non esiste?


Certo il papa è alieno da simili conclusioni, ma altri uomini non lo sono e la loro risposta, che è poi anche la mia, mi pare proprio la più convincente. E terribile.



 

6 commenti:

  1. Io ho visto un altro aspetto.. Il Papa che da primo rappresentante della cristianità pone dubbi sull'operato di Dio.

    Non sono un credente fervente, ma mi è sempre stato detto che il volere di Dio è superiore e cercare spiegazioni di cose terrene con il volere di Dio è impossibile.

    Allora mi pongo un altro dubbio.. ma se il Papa obbietta "Dio come hai potuto permettere questo?" allora.. dove sta la vera fede?

    Come fa il primo vero esponente della fede a trasgredire così apertamente?

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  2. è anche la mia conclusione. la quale pone delle responsabilità importanti per non cadere nella disperazione....

    Sono domande strane quelle del Papa, anche perchè non tutti i suoi ministri durante quel periodo furono veramente al fianco degli ebrei, singari, omosessuali, oppositori politici. E' facile ora tirarsi fuori e far vedere che ci sono stati dei martiri (pochi sul numero totale) anche tra i preti...

    la campagna mediatica può convincere i soliti ingenui (?)...

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  3. Beppone, domande che generano altre domande, cogliendo un altro aspetto. Volendo, ce ne sarebbe da discutere.

    sermau, "per non cadere nella disperazione" scrivi e sottolineo questa frase, perché facendo mente locale apparirebbe tutto terribile e disperante. Un'entità astratta e vaga, non può più bastare come alibi per chi doveva fare molto di più e non lo fece. E' anche questo che grida giustizia.

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  4. Senza voler nulla togliere all'orrore di Auschwitz direi che di occasioni per porsi le stesse domande di BXIV ce ne siano ancora, purtroppo.

    Spostare la domanda sul silenzio di Dio mi pare prenderla un po' alla lontana perche' la domanda vera e' "com'e' possibile che delle persone abbiano taciuto/consentito/addirittura eseguito tutto questo?".

    un abbraccio, Paola

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  5. Post che pone interrogativi e dubbi, e fa emergere mille perplessità. Quelle domande non mi sono piaciute, al di là del problema dell'esistenza di Dio. Non mi sono piaciute perché tendono a deresponsabilizzare gli esseri umani e le loro organizazioni statali e religiose. Meglio sarebbe stato chiedere ai suoi colleghi dove fossero mentre tutto quello succedeva. E non mi riferisco solo a Pio XII, ma anche ai suoi predecessori, in quanto il percorso per arrivare alla soluzione finale fu lungo e cominciò molto prima della guerra. Per non parlare del nostro regime fascista e razzista, e dei molti italiani che vi aderivano, compresi gli scienziati. Strano, poi, che il Papa non abbia pensato al libero arbitrio di cui gli uomini sono detentori. Per essere indulgenti, diciamo che il discorso conteneva alcuni gravi pasticci.

    Ti abbraccio, ringraziandoti per incoraggiamento e augurio. harmonia

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  6. Paola, sono senza dubbio d’accordo. L’argomento stimola svariati interrogativi e, soprattutto, riflessioni. Argomentare del silenzio di dio significa anche sviare, intenzionalmente, l’attenzione dalla domanda cruciale che poni, una delle tante del resto. L’orrore che uomini hanno procurato ad altri uomini, un orrore senza ritorno che ha inabissato l’umanità degradandola, rimane lì a futura memoria. E se i credenti battono questa nuova pista che porta lontano, i non credenti, gli atei, gli agnostici restano sempre di fronte ad un genocidio che chiama in causa le molteplici complicità umane. Senza bisogno di scomodare divinità.

    Un abbraccio

    harmonia, saluto il tuo ritorno con molta gioia.

    Il post è stato scritto d’istinto sulla base di domande imperiose. Ma ha riassunto, credo e spero, ciò che tu esponi. “Gravi pasticci” hai scritto ed è così. Non sto seguendo il dibattito che ne è scaturito, ma mi bastano le questioni che tu poni, mi basta rimarcare che, al di là della fede o meno, è ciò che risalta dai tuoi interrogativi che dovrebbe essere considerato.

    La manipolazione delle coscienze, l’oppio distribuito ai popoli proprio a questo sottende, ad inibire la capacità di discernimento, ad attribuire ad un’entità superiore, presunta, ciò che gli umani non vogliono considerare.

    C’è un passo de “I Promessi Sposi” dove l’Innominato (credo) esasperato dai lamenti di Lucia, le rinfaccia che il popolino che non sa risolvere le proprie beghe sempre e solo a dio si rivolge. Non assicuro sulla citazione, ma il senso credo sia stato compreso.

    Ogni tua frase meriterebbe un maggiore approfondimento, ma il tempo e lo strumento limitato non lo permettono. Però c’è sempre la tua presenza illuminante in ogni passo.

    Un caro abbraccio e bentornata. Attendo notizie.

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