mercoledì 6 aprile 2005

Cambi di scena

Migrazioni di folle. Transumanze mediatiche. Stiamo vivendo giornate intense, frenetiche nella loro repentina successione, epocali per i nuovi scenari che prefigurano. Fatte le dovute proporzioni, perché i fatti non possono essere assimilabili.


La morte di un Papa, che non è certo un evento comune (valga per tutti il detto popolare) è diventata il cardine su cui si sono inseriti questi ultimi giorni e l’aggettivo “epocale” è chiaramente riferito a tale circostanza.


Si mobilitano milioni di persone, il funerale di venerdì mattina trascenderà la cerimonia stessa. L’attenzione è catalizzata su quella piazza da alcuni giorni.


Poi il voto amministrativo, il risultato, i commenti, le trasmissioni che ancora riescono ad infiammare, forse la riscoperta della passione politica. Altre persone, in parte le stesse coinvolte da Giovanni Paolo II, in parte no, che si ritrovano a discutere, a commentare quello che è adesso l’avvenimento in primo piano. Per poche ore, ancora.


Perché questa sera una partita di calcio europea, un derby che, per chi segue lo sport, rappresenta qualcosa di più che una semplice gara di football. E’ la quintessenza dell’arte pedatoria, la contrapposizione tra due squadre della stessa città. Adesso è Milano ad occupare la scena, con il suo stadio suggestivamente denominato “la Scala del calcio” (una blogger, che seguo con diletto, avrebbe, a questo punto, approntato la colonna sonora: “Luci a San Siro” di Roberto Vecchioni), con 80mila spettatori nel catino bollente e vari milioni davanti ai teleschermi. In parte gli stessi e in parte no che hanno provato costernazione e dolore, oppure che si sono entusiasmati o rimasti inebetiti per l’esito elettorale.


Ed ecco che le immagini televisive di prima serata cambiano ancora: prima il lutto, poi numeri, cifre e statistiche, quindi colpi di testa, calci d’angolo, il parossismo del gol. Un prisma che gira a folle velocità mostrando aspetti commoventi e suggestivi,  poi lievi e infine emotivamente totalizzanti.


E questa mattina è morto il principe Ranieri di Monaco. Chissà se slitterà ancora il matrimonio reale a Londra? Le teste coronate entrano in fibrillazione. Anche i ricchi hanno i loro problemi, in fondo. Aggiungo Malachia, un monaco irlandese che vaticinò, secoli fa, sui papi e che, ormai, non sembrerebbe lasciare molto spazio alla speranza. perché secondo la profezia il prossimo che verrà eletto sarà il penultimo pontefice, prima di colui che precederà la fine del mondo. Tutto entro il 2026.


L’ho detto: giornate intense.



 


12 commenti:

  1. alt...stop...fermate il mondo! Io voglio scendere :-)))

    torno alla pace della mia isola....

    ciao

    Maria

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  2. MARIA, sì un po' di tranquillità ci vorrebbe e infatti... fuggo per la cena prima e la partita poi. Ma a Itaca c'è posto? :-))))))))

    Ciao

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  3. c'è posto per tutti :-)))...è un'isola di libri...

    buona serata

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  4. MARIA, un'isola di libri? Ma tu vuoi provocarmi! :-))))))) E' fantastica! Magari disponessi di un'isola per disporre i miei libri, costretti invece a collocazioni non sempre idonee. Un'isola di libri: me la sognerò stanotte.

    Buona giornata a te.

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  5. io ce l'ho....

    buona giornata a te frank

    maria

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  6. Blue__Angelaprile 07, 2005

    Caro Frank,

    ti lascio un saluto velocissimo...sono in pausa studio.

    Devo dire che il tuo post ha stimolato la mia curiosità;sono andata a leggermi le previsioni di Malachia ed effettivamente nn sono molto confortanti.

    Sarà...ma tutti questi cambi di scena hanno il potere di disorientarmi...è anche un pò triste a dire il vero:ormai viviamo nella logica del "the show must go on", ed anche il lutto sopravvive nell'angusto spazio di un pensiero...tutto è così veloce e frenetico.A volte mi chiedo a cosa può servire tutto questo correre,tenendo conto che l'uomo di questi tempi appare piuttosto confuso.

    Buona giornata :)

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  7. Sorrido leggendo, telecomando alla mia sinistra per gestire la televisione, quotidiano (il solito) a destra, portatile sulle gambe, a poche ore di distanza dall'accensione del motore dell'auto per andare al lavoro nel pomeriggio.

    Mi barcameno come tutti nella freneticità, cercando un senso (che non sia senso unico)agli eventi e tu cogli sempre nel segno: Giorni caotici!

    Ma non riesco a proiettarmi così in là nel tempo come Malachia, ancora 21 anni...ammesso e non concesso che si abbia un gran libro dove sono scritti gli eventi futuri, non mi getta nello sconforto la notizia di avere più di due decenni davanti.

    Io non voglio scendere dal mondo, me li voglio godere tutti i giorni, pensa a tutte le cose che potremo ancora avere, di quante azioni saremo testimoni, di tutto il vivere che ci aspetta...non è forse questo il libro più bello che possiamo leggere e continuo a sorridere, perchè immagino tutti i libri ancora inediti che contiene al suo interno.

    Un abbraccio

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  8. tigrissimaaprile 08, 2005

    Ti tranquillizzo, gli amanti da sempre convolano a ingiuste nozze domani.. per quanto riguarda la fine del mondo gli Inca credo dicessero nel 2037.. Nostradamus non me lo ricordo e i testimoni di Geova praticamente la sussurrano ogni giorno dalla seconda guerra mondiale.. Ah e come se non bastasse la figlia di O. Osbourne ha un sospetto cancro.. Ok, deliro... vado a prendere una tachipirina...

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  9. MARIA, sempre cortese e gentile. Grazie. A te buon fine settimana.



    BLUE_ANGEL, a nulla, non serve a nulla questa frenesia, questa voglia irrazionale di correre, di accelerare tempi e ritmi, tanto che, per esempio, le feste ormai arrivano con anticipo e vengono consumate nell’attesa. In questo i centri commerciali (un’assurdità della nostra epoca) rappresentano un punto d’osservazione irrinunciabile e, da come si riempiono gli scaffali, si capisce la tendenza. Non amo frequentarli, ma ormai ci saranno le attrezzature da spiaggia.

    Però forse una cosa la impedisce, questa fretta, vale a dire la riflessione, il pensare, perché è necessario essere passivi e anche intontiti (chiaro eufemismo). Quello che poi viene somministrato tiene conto di tutto questo, perché la parola d’ordine è: “Non pensare” che poi a come fregarti ci pensano altri.

    L’assurda logica dello spettacolo che deve andare avanti, ostacola la sedimentazione di passioni, di interessi, di sentimenti e affetti (tutto inteso in senso lato), in tal modo riti e tradizioni vengono ad essere privati della loro potenzialità, in una continua sovrapposizione di scenari, pur riconoscendo che queste giornate costituiscono un’eccezione.

    Ho citato Malachia non perché sia atterrito dalle sue profezie e dall’imminenza della fine del mondo che, davvero, ricopre l’ultimo posto nella scala delle mie preoccupazioni, quanto dai numerosi riscontri positivi che hanno avuto i suoi motti e poi è una curiosità di cui, stranamente, i maggiori quotidiani non hanno (ancora) parlato. Forse si riserveranno di farlo dopo l’elezione del nuovo papa. Il penultimo secondo Malachia.

    Fatto sta che la confusione (concordo) regna ormai sovrana e i punti di riferimento mancano, oppure sono poco credibili.

    Un abbraccio e buon fine settimana.



    MICIONERO, una bella iniezione di ottimismo che, di questi tempi, è merce rara. Interessante assai il tuo commento, con incluso un frammento di quotidianità. Grazie, anche per ciò che scrivi nei miei confronti e per le sollecitazioni intellettuali che proponi.

    Mi piacerebbe, talvolta, essere proiettato nel futuro, ma solo pochi istanti, sospinto da una curiosità irrefrenabile per potermi vedere allo specchio e guardarmi attorno per scoprire se il mondo è ancora riconoscibile. Come pure regredire di qualche decennio e scoprire come mi comporterei con l’esperienza acquisita, un discorso che, però, porterebbe lontano con la fantasia e le suggestioni che da essa traggono linfa e intensità.

    Un abbraccio



    FRATELLO, sto preparando per te, sull’altro canale, una bella dedica: tutto un lavoro di... testa :-)))



    TIGRISSIMA, bentornata. In pieno delirio ti sintonizzi e passi rapida. Qui tra apocalittici e millenarismi siamo in piena pre-attesa da fine del mondo. Ma per adesso starei tranquillo. Certo se Malachia avesse tenuto un blog... Dopo la tachipirina torna, mi raccomando.

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  10. :-)

    buon fine settimana

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  11. MARIA, peccato che possa leggere solo oggi il tuo auspicio, ma rimane comunque gradevole. Buon proseguimento di giornata a te e, ancora, favorevole inizio di settimana.

    :-))))))))))))

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