lunedì 15 dicembre 2008

I buchi neri dell’informazione - 2



È da questa mattina, da quando cioè ho appreso la notizia, che cerco di capire la nazionalità del delinquente che ha ucciso un uomo e ferito altre 27 persone, mentre filava a tutta velocità sul suo automobilone dopo una delle tante notti di alto impegno civile (consumare alcolici). Ma non c’è stato niente da fare. Anche i notiziari televisivi si sono dilungati sui necessari dettagli: impiegato, 20 anni, residente a Cesano Maderno, di buona famiglia. Omettendo, però, il particolare che fa la differenza, vale a dire la nazionalità. È ovvio che si tratti di un italiano, perchè se fosse stato uno straniero, meglio se immigrato irregolare, di colpo i titoli si sarebbero trasformati. Quello del “Corriere della Sera”, sarebbe diventato: “Rumeno (nazionalità a scelta, a seconda di quella che tira di più) in auto contro comitiva, 1 morto 27 feriti”. L’extracomunitario…. Quello di Repubblica:“Auto contromano nel milanese investite 28 persone, un morto diventava: “Rumeno (sempre nazionalità a scelta) in auto contromano investe 28 persone, un morto". “Ubriaco in auto travolge comitiva: un morto e 28 feriti” che è il titolo di Rainews24, diventava “Rumeno ubriaco in auto travolge comitiva: un morto e 28 feriti. http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=89460


La Stampa http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200812articoli/39157girata.asp “Ubriaco alla guida travolge comitiva. Un morto e 27 feriti, grave una bimba” modificato in  “Rumeno ubriaco in auto travolge comitiva. Un morto e 27 feriti”. E neppure nelle news di Google si fa menzione della nazionalità. http://news.google.it/nwshp?client=firefoxa&rls=org.mozilla:it:official&hl=it&tab=wn&ncl=1263396970


Titoli certo sfolgoranti, le cronache dal luogo della tragedia ricche di inviati. Figuriamoci:bambini feriti, una bimba molto gravemente, proprio nell’imminenza delle classiche feste di fine anno, roba da andare avanti per giorni e giorni, da riempire le insulse trasmissioni pomeridiane nell’attesa che, dall’ospedale, uscisse la buona notizia da vendere immediatamente come il “miracolo di Natale” e, di contro, l’investitore immigrato sottoposto al linciaggio mediatico.


È del tutto evidente che, per i parenti dell’uomo ucciso e delle altre persone coinvolte, sarebbe stato un particolare irrilevante, ma per la corretta informazione non è cosa da poco. Eppure si ripete ogni volta. Omissioni od eufemismi. Come l’irritante termine: “morti bianche” riferito agli incidenti sul lavoro, da rubricare invece come omicidi. Oppure: “il pirata della strada” che è invece il senza cervello capace di assassinare pedoni che attraversano la strada, per esempio. O, ancora:“evasore fiscale” chi non paga le tasse, al posto di un più incisivo “ladro fiscale”. In tal modo chi muore sul lavoro manca solo che sia colpevole lui di essersi cercato l’incidente, anzi deve pure augurarsi che lo seguano almeno in quattro o cinque, perché ci si possa occupare di quella che poi si trasforma subito in strage. Chi investe e uccide guidando a tutta velocità, spesso rincoglionito da droghe, rivestito della corazza di “pirata” passa quasi per un eroe e non per un assassino, come in effetti è. Chi evita il fisco attraverso collusioni ed espedienti è poi, senza dubbio, il furbo del quartiere.

Così è stato deformato il buon senso comune e minimizzato quel concetto basilare di una civile convivenza che è la responsabilità personale. La pubblica opinione non è ancora pronta a sentire o leggere: “Italiano ubriaco in auto piomba a tutta velocità su un gruppo di persone uccidendone una e ferendone 27?” Dov'è l'errore?

9 commenti:

  1. Già...

    Errore?

    Noooo, non credo che si tratti di un errore (che presuppone la buona fede)

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  2. Hai ragione, Frank. E che dire dell'idea di non costruire piu' auto che superino una certa velocita'? Un vero tabu.

    Artemisia

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  3. santealtiziodicembre 15, 2008

    siamo un paese medievale...

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  4. Sarebbe più civile scrivere *sempre*: "ubriaco, perde il controllo della sua auto", senza specificarne la nazionalità e la professione. Cambia il risarcimento. Se un tipo senz'arte né parte investe e uccide, difficilmente sarà possibile chiedergli un risarcimento in denaro ( che se qualcuno muore non te lo restituisce, ma è in ogni caso una forma di giustizia). Se lo fai tu, ti si leva la camicia, che è giusto, ma come sempre più pesi e più misure, anche rovesciando i presupposti. Capisco le tue ragioni ( il cattivo è sempre l'Altro, lo straniero, il diverso), ma chi paga di più è un italiano ( se lo si trova, perché ci sono anche i vigliacchi che in certe situazioni riescono a farla franca).



    Per i lettori Frank: c'è un racconto, suo, di scuola, assolutamente BELLISSIMO, sul mio blog. Ricordi delicatissimi. Frank è una persona meravigliosa. I suoi sentimenti non sono silenziosi :-), fanno rumore.

    Un bacione, Sabino.



    Il titolo del post è Frank, semplicemente.

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  5. rigirandola, è chiaro che non si tratta di errore. E' una di quelle domande di cui già si conosce la risposta, ma che la mala fede (appunto) è in grado di stimolare.

    Artemisia cara, è un altro di quegli interrogativi tabù che pure io mi sono posto innumerevoli volte. Ma è colpa mia se non capisco. :-)

    Un caro saluto

    Sante, temo anche peggio, perchè poi nel Medioevo si sono create le basi per epoche fertilissime.

    flaviablog, i complimenti offuscano l'integrazione al tuo commento diviso in due parti. Ci proverò.

    Se rivendico la nazionalità è perchè il trattamento mediatico, segnatamente televisivo, che riceve una notizia del genere è diversissimo. E, di conseguenza, orienta - distorcendola - l'opinione pubblica (quella da bar o da tv sempre accesa sui programmi d'intrattenimento). Difficile, in queste condizioni, soppesare le notizie e riconoscere la difformità di trattamento.

    Comprendo il tuo ragionamento, nè sono uno di quelli che lo straniero, solo per esser tale, è giustificato in ogni cosa che fa e viceversa. Con quel buonismo che ha impregnato i cervelli. Ma neppure ci sto a "vendere" un certo modo di informare, suscitando ad arte le reazioni viscerali. L'intolleranza e il razzismo saranno sconfitti quando ad un nero potrò dire che è uno str... perchè è str. e non perchè è nero. Siamo un paese dove si predica la trita e ritrita "tolleranza zero" un tanto al chilo e a regione, tranne le zone in cui la malavita organizzata presidia il territorio.



    Parte seconda. Già mi avevi espresso in privato soddisfazione e complimenti, ma qui hai accresciuto la dose e anche da te e poi ancora in privato. Ne sono lusingatissimo, sapendo anche da quale persona viene tutto questo. Mi imbarazzi per le cortesi espressioni che adoperi, ma in fondo e al termine di una giornata impegnativa per la mente, fungono proprio come "balsamo di parola scritta". E rinasco.

    Un bacione :-)

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  6. stefano massa, lapidario. :-)

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  7. Provo un disprezzo ormai esplicito nei confronti dei modi di fare informazione, e in vari sensi, compreso il modo che hai sottolineato tu.

    I giornali e la televisione sono spesso diseducativi, persino osceni nel loro modo di trattare persone e cose.

    Romina

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  8. Romina, trattasi di pornografia istituzionale.

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