Sdoppiamento di impunità
di Sebastiano Messina
la Repubblica 24 novembre 2006
Ci eravamo illusi di aver chiuso il capitolo Previti, al quale andrebbe dedicata l’aula della commissione Giustizia, visto che per tutta la scorsa legislatura lì dentro hanno lavorato solo per lui. E invece ci tocca riaprirlo. Perché Previti è unico, inimitabile e insuperabile.
Quando i giudici di Milano lo convocavano per interrogarlo, lui non si presentava mai. «Verrei volentieri – scriveva ogni volta - ma purtroppo ho un inderogabile impegno alla Camera. Era un deputato così coscienzioso da anteporre il suo dovere di rappresentante del popolo ai suoi interessi di imputato.
Ebbene, adesso che in teoria avrebbe tempo libero da vendere - essendo agli arresti domiciliari - è riuscito a fare il bis. Convocato dalla giunta delle elezioni di Montecitorio, che deve decidere sulla sua decadenza da deputato, lui ha risposto che non poteva. «Verrei volentieri – ha fatto sapere - ma purtroppo ho un inderoga bile impegno con i giudici di Milano». E anche stavolta certo è ammirevole, la sua decisione di subordinare gli interessi di parlamentare ai doveri verso la giustizia.
Però, certo, nessuno riesce mai a interrogarlo: da imputato faceva il deputato, da deputato fa l’imputato. Un classico caso di sdoppiamento dell’impunità.
Il “bonsai” (nome della rubrica) di Sebastiano Messina, è eccellente nel delineare il ritratto di un personaggio mediocre e privo di coscienza. Intingendo la penna (come si sarebbe detto una volta) nel calamaio della satira, Messina raggiunge perfettamente l’obiettivo. Non solo, ma questo pezzo mi pare il degno complemento dell’inarrivabile non-intervista col pregiudicato che Stefano Mario Bianchi ha realizzato per “Annozero” e andata in onda ieri sera. Come si fa a non disprezzare Cesare Previti?
è impossibile...
RispondiEliminaSermau
Ho paura che del nostro disprezzo a Previti non importi niente. E' oltre, nel mondo degli dei e dei semidei, a cui si inchina perfino la Corte di Cassazione, detta la Suprema...
RispondiEliminaNon ho mai sperato nemmeno per un attimo che il processo di Previti arrivasse ad una qualche verità, più o meno accettabile.
RispondiEliminaSono disillusa e avvilita.
Un abbracico a te da Fioredicampo:-)
Vicenda incredibile quella di Previti, nonostante tutto. Ancora più incredibile l'intervento della Cassazione un attimo prima della prescrizione. Sai che ti dico. Come cittadini dovremmo, in certi casi di evidente dolo, equiparare la prescrizione a una condanna. Allora forse certi prescritti rinuncerebbero a questo diritto conquistato per mezzo di avvocati e quant'altro.
RispondiEliminaOttima la satira di Messina. Ma, quanta amarezza, quanta vergogna! Con affetto e stima. harmonia
Come verrà analizzata la figura di questo figuro fra qualche anno?
RispondiEliminaCome verrà analizzata la giustizia?
Un saluto a te!
Anna :)
sermau, vero, pur con tutta la buona volontà.
RispondiEliminailvecchiodellamontagna, chiaramente a costui nulla importa del nostro disprezzo, è vero, però il senso di ribrezzo resta intatto.
Fioredicampo, la penso esattamente come te. Che tristezza, però.
Un caro abbraccio.
harmonia, penso che in questa squallida vicenda la prescrizione possa equivalere ad una condanna. Certo che Messina deve avere nervi saldi, perchè io non riuscirei mai ad avere il suo disincanto, preziosa risorsa per affondare i colpi con il sapiente uso della parola.
Con affetto e stima
Anna, legittime domande che non hanno risposta. Anzi temo di fornirla adesso, anche se non penso cambierà di molto tra alcuni anni.
Un saluto sempre caro.