mercoledì 12 aprile 2006

Spirito instabile e inquieto


Mi perseguita da alcuni giorni una sottile inquietudine, insinuatasi come un tarlo sottopelle, che filtra la realtà in maniera distorta. Eppure oggi c’è il sole (magari più tardi le nuvole prevarranno in questa instabilità meteorologica), si avverte il fermento che caratterizza l'ingresso della nuova stagione. Di luce, dopo il buio dell'inverno. Di calore, dopo il gelo delle brevi giornate di gennaio.


Il centrosinistra ha vinto le elezioni. Anzi abbiamo vinto, seppure con patemi d'animo eccessivi che hanno ridimensionato il doveroso entusiasmo per la caduta del regime, in sostanza invece non scalfito dalla seconda Liberazione.


Ieri è stato inferto un colpo durissimo alla mafia con l'arresto di Provenzano. Si è trattato di una notizia così bella da sovrapporsi a quella, pure importante, di un successo politico atteso da cinque anni e auspicato. La folla che ha accolto con insulti (e applausi alle forze dell’ordine) l’arrivo del boss di Cosa Nostra mi ha ricordato i brividi provati il giorno dei funerali di Falcone e Borsellino, prodromi di una "primavera" palermitana che non è riuscita a fiorire e completarsi. Adesso chissà…


Le festività pasquali sono dietro l'angolo e, dopo la pausa lunga di fine anno, si tratta di un'altra sosta necessaria. Il lavoro è coinvolgente, ma a giorni troppo alterni, nel senso che sono uno sì e due-tre no, però si continua sempre con la minaccia pendente della cassa integrazione che sembra non essere più di attualità, mentre i mesi passano.


La mente è sempre più sgombra del fantasma del passato che, a lungo, ha esercitato una dittatura pesante e insopportabile. Ombre in dissolvimento. Mentre resta integra la magia dei luoghi e sempre pressante il desiderio di tornare a rivederli con occhi diversi, anche se quest’ ultimo passo mi sembra ancora prematuro.


Eppure l'inquietudine, come una talpa, scava un tunnel, semina insofferenza, talvolta senso di inadeguatezza, percezione di fatti che potrebbero accadere. Ne sono escluse le persone.


Uno stato d'animo in decisa controtendenza con l'evidenza dei fatti. Forse sono io che mi pongo troppi problemi, forse è la mia natura che tende ad essere suggestionata, in negativo, da segnali amplificati. Forse sono l'irrequietezza, l'instabilità, l'insofferenza. Fase di passaggio, di transito, oppure di rinascita.


Ancora non riesco a capire bene e alcune volte sarebbe anche necessario lasciare che le cose accadano, perché così deve andare. Quando la pretesa di controllare sempre tutto si rivela controproducente.


*De Chirico - Angoscia

10 commenti:

  1. Mi suonano molto familiari le emozioni e le sensazioni che hai descritto ed anche la lettura che ne hai voluto dare: una fase di passaggio. Sarà la congiuntura stagionale, sarà una vittoria che avrebbe dovuto esplodere diversamente liberatoria, saranno le preoccupazioni per il futuro, anche quello economico personale ( pur essendo garantito da due lavori stabili tra me e mia moglie, pur arrivando qualche briciola dai lavori saltuari di mio figlio grande, la fine del mese è sempre un incubo), eppure anch'io non riesco a sentirmi del tutto pago della cacciata del tiranno. Sai, Frank, io l'ho detto sempre in questa campagna elettorale (e non voglio utilizzare quel, consolatorio non so per chi, modo di dire: io l'avevo detto, per carità!), le conquiste sono tali quando si realizzano attraverso il proprio impegno personale e su quest'ultimo in futuro, nell'immediato futuro, dovremo fare molto affidamento, perché le vittorie, anche risicate, non piovono dal cielo. E' vero quello che dici che non si può controllare tutto, saremmo dèi, ma il senso di inadeguatezza è presente proprio perché qualcosa ci sfugge e ci tiene vigili. A volte dovremmo, appunto, come tu dici, lasciare che le cose accadano e soprattutto, se non possiamo intervenire in modo soddisfacente, qualcuno si rifugia nella fede, altri cercano di dare un senso aiutando qualcuno che non ce la fa... Insomma, meglio fare qualcosa che stare ad aspettare. Vabbè, prendila come un tentativo di allargare il discorso. Tieni conto, comunque, che ti capisco. Teniamoci su! Un abbraccio

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  2. Mi rammento parole lette nel Gattopardo..bisogna che le cose cambino, solo così non cambierà mai niente.

    Ho compreso appieno il senso di queste parole, oggi lo scenario è diverso (l'appartamento al posto della capanna) ma la morale è la stessa.

    La mia non è inquietudine ma amarezza profonda.

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  3. StellaCelesteaprile 14, 2006

    Grazie per gli auguri che ricambio.

    Ti mando un pò di Sole della Sicilia.

    Spero che ti possa arrivare.

    Ti auguro dei giorni sereni e felici insieme a chi vuoi bene.

    Un caro saluto e tanti sorrisi

    Stellina

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  4. oddio. sembra scritta da me.. molto meglio, ovvio.

    baci incerti ma sinceri di primavera!

    m;)

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  5. LeAliDiUnAngeloaprile 14, 2006

    Ti giungano i miei più sentiti auguri di una felice e serena Pasqua.

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  6. Silenzioindioaprile 15, 2006

    Grazie Frank

    Buona Pasqua

    un saluto caro

    Sil

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  7. vera.stazioncinaaprile 15, 2006

    passo dopo tanto tempo per augurarti sereni giorni pasquali attorno all'affetti deituoi cari:-)

    Leggo di questa sensazione/malessere dovuto a quella strana e incontrollabile malinconia ed irrequietezza che talvolta ci sovrasta inspiegabilmente...o spiegabilmente, forse...

    Non si può controllare tutto, è vero, sarebbe troppo facile la vita:-)

    a volte si può solo accettare, rielaborare, capire....

    un sorriso a te

    veradafne

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  8. PortamiViaaprile 19, 2006

    Ho sempre accolto di buon grado simili attitudini dell'animo, in fondo sono piccole pause in cui si fa il punto della situazione, accogliendo nel silenzio quanto i pensieri tristi e meditabondi ci invitano a rielaborare.

    Sottile e nostalgici momenti di malinconia del cuore... belli e profondi quanto produttivi se vissuti da uno spirito pronto a voler camminare rinnovandosi: ciò che, appunto, la Pasqua, intesa come "passaggio", ci invita a fare. Sei perfettamente in tema!!

    Un abbraccio.

    Anna :)

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  9. grazie dall'attririce e dalla donna.

    m:)

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  10. pazyryk, lette per forza di cose a distanza, le tue considerazioni restano valide e confermano, per fortuna, che vi è più lucidità in terra che nei Palazzi. A qualcosa ciò dovrà pur servire. Grazie per la comprensione, ma il sole di una vera primavera riscalda il cuore e, prima, ci sono state vacanze pasquali belle e serene. Quanto serviva per tirarsi su.

    Un abbraccio da chi apprezza il tuo impegno costante e sempre nuovo.

    utente anonimo#2, mi auguro che, seppure a distanza di pochi giorni, l'amarezza sia stata sciolta dal caldo sole. La sosta pasquale mi è servita. Lo sfogo espresso resta a fotografare una fase che non si è certo estinta, ma serve a tenere desta l'attenzione. Stai su, se ti riesce.

    Stellina, tutti i tuoi auspici realizzati brillantemente e adesso il sole dalla Sicilia splende, illuminando meglio i panorami esterni e interni. Quel tuo sole, che abbonda in una terra bellissima, ha portato fortuna.

    Grazie, anche per le tue attenzioni. Bacetti.

    andreozzi, non ti sottovalutare mai, perchè nei tuoi post si colgono intuizioni felici e sapienti.

    Forse per effetto dei giorni trascorsi, ma i baci sinceri che ricambio, sono decisamente di primavera. Adesso.

    LeAliDiUnAngelo, che bello ricevere i tuoi auguri, un po' meno poterli ricambiare in ritardo. Ti verrò a trovare, mentre ti auguro il sole in faccia e nel cuore.

    Sil, grazie cara amica, grazie e ricambio con piacere, seppure in ritardo. Ma l'augurio di serenità è sempre attuale.

    Un caro saluto

    vera.stazioncina, "accettare, rielaborare, capire" certo, ma sempre attivi mentalmente, curiosi e mai domi. Ho trascorso vacanze serene e tonificanti.

    Pure io non passo da te da molto tempo, troppo. In qualche modo rimedierò, ma nei pensieri belli ci sei.

    Un sorriso

    Anna, è vero: quella "malinconia del cuore" mi accompagna spesso, ma il tonico formidabile di vacanze serene, mentre il sole fiammeggia, hanno per il momento esorcizzato cupi pensieri, che torneranno certo e andranno affrontati con l'energia che ho ricevuto.

    Un forte abbraccio

    andreozzi, prego, non c'è di che. E' sempre un piacere, per me, sottolineare certi aspetti.

    Baci

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