“Alla
fine la vita non è fatta solo di labirinti pieni di giravolte,
strettoie, spigoli e gomiti dove uno rimane intrappolato. Ci sono
anche sentieri, strade, pianure, praterie e orizzonti illimitati da
esplorare. Si tratta solo di non aver paura, di mettersi in cammino e
non voltarsi mai verso il passato”.
Sono
le righe conclusive del noir di cui è raffigurata la copertina. Si
tratta di considerazioni che elabora Petra Delicado, ispettrice capo
della polizia di Barcellona, felice creazione della scrittrice Alicia
Giménez-Bartlett. E il libro, letto alcuni mesi fa, lo consiglio per la
piacevolezza della scrittura.
Le
frasi riportate nulla hanno a che vedere con il racconto (e quindi
non viene rovinato alcun finale), ma possono avere una valenza
comune, facilmente adattabile. A me stesso, per esempio, per
rimettermi in cammino sulle strade del blog da troppo tempo
abbandonate, rivalutando non solo la “creatura” che
affannosamente avevo trasferito dalla piattaforma originale a questa,
ma anche le riflessioni più accurate, meditate, che nel frenetico
mondo dei social network non trovano accoglienza. E neppure possono.
Meglio così. Meglio riapprodare su sponde un tempo amate, tra
cerchie più ristrette e selezionate. In fondo i sentimenti non
possono essere condivisi con superficialità, ma vanno tutelati da
tutto ciò che potrebbe nuocergli. Sono fragili, i sentimenti.
Esporli alle intemperie, seppur metaforiche, non è certo la cosa
migliore. A meno che non si voglia farli deperire.
Bentornato, allora. :)
RispondiEliminaGrazie, astime, spero di restare perseverando.
EliminaCondivido le considerazioni sulle intemperie, e su come un solido approdo dia decisamente più appagamento. Abbraccio fraterno!
RispondiEliminaE penso anche che tu abbia intuito i riferimenti o, almeno, le allusioni. In ogni caso ci conto molto sull'appagamento e sulla solidità delle sponde (tipo quelle che racchiudevano il fiume blu). Forte abbraccio fraterno ricambiato.
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