Non
appartengo alla generazione che ha conosciuto la tragedia della
guerra, né a quella che ha patito nella ricostruzione. Sono arrivato
dopo, senza alcun merito ovviamente ed è stata una fortuna.
Nonostante questo, ricordo che la carne era riservata soprattutto
alla domenica e alle altre feste comandate. Che l'attenzione all'uso
di olio e di parmigiano era ogni volta raccomandata e che del pane si
consumava fino all'ultima briciola. Forse, chissà, si producevano
anche meno rifiuti.
Il
deterrente adoperato, di facile presa, erano i racconti degli adulti sul periodo della guerra. Le descrizioni dei pasti, l'irruzione del
mercato nero che, nell'immaginario di un bambino, si collocava come
la residenza del famigerato uomo nero.
Suggestione
prima e consapevolezza dopo, sta di fatto che ho sempre cercato di
fare un uso consapevole delle risorse alimentari, di evitare lo
spreco ed il superfluo, anche quando ci si può permettere di più
(sempre maggiormente di rado).
Eppure,
entrando in panetteria, ho provato sorpresa trovando la fila e,
soprattutto, verificando che le scorte si stavano esaurendo. Il
fornaio m'informava che, senza l'arrivo di nuovi sacchi di farina,
entro un paio di giorni avrebbe dovuto calare la saracinesca. Altro
che sotto la neve pane. Ma le sorprese non si erano esaurite, perché
entrando nel supermercato rimanevo sconcertato. La visione era
apocalittica. Come se fosse passato un branco di cavallette e avesse
fatto piazza pulita di tutto. Il reparto ortofrutta semplicemente
inesistente, il banco frigo svuotato. Di latte e derivati tracce
residue. Esauriti anche i barattoli di legumi. Alcuni pacchi di pasta
erano rimasti sugli scaffali. Per fortuna ho trovato la carta
igienica. Scaraventato indietro di almeno mezzo secolo.
Se
avessi disposto di più tempo ci sarebbe stato materiale, quello sì
in abbondanza, per una modesta quanto significativa indagine
sociologica su quello che le persone considerano necessario e ciò
che invece ritengono superfluo. Esaminare poi i loro comportamenti,
probabilmente compulsivi, inguaribilmente deteriorati dallo
sfavillante consumismo.
Eppure
sono stati sufficienti alcuni giorni di precipitazioni nevose, per
quanto abbondanti, per far crollare la fragilità di un sistema che
si millanta non solo come evoluto, ma pure inattaccabile.
Riconosco
gli eventi eccezionali, amplificati però da infrastrutture decadenti
se non inesistenti che hanno creato situazioni emergenziali in vaste
aree della penisola.
D'inverno, si sa, è molto probabile che
nevichi, ma nello stesso tempo le previsioni meteo hanno raggiunto
alti livelli di affidabilità, eppure non si è mai preparati a
fronteggiare le varie situazioni. Tutto diventa subito catastrofico e
viaggiare in treno, che di norma è un'avventura, quando la
temperatura va sottozero, significa trovarsi a vivere autentici
drammi. Il profitto dell'alta velocità, a discapito di tratte
importanti, ma meno redditizie diventa la concausa di tutto ciò.
S'inseguono opere faraoniche, che naturalmente non verranno mai
realizzate, mentre si trascurano colpevolmente la salvaguardia e la
tutela del territorio. Per non parlare del viluppo di competenze che
produce il più scontato e stantio scaricabarile, lo sport nazionale
per antonomasia.
Nel
frattempo controllo le mie provviste, verifico che il pane nella
madia sia sufficiente e preparo mentalmente una lista mirata della
spesa, sperando che non tornino ancora le voraci cavallette. Tiene la
luce, il gas non manca (e peserà parecchio sull'economia domestica),
l'acqua continua a scorrere. Posso ancora reggere la spallata del
tradizionale generale Inverno.
lasciamelo dire: secondo me si esagera. una nevicata più intensa del previsto o temperature più fredde del solito possono capitare.
RispondiEliminae non capitano poi tanto spesso, mi pare.
isi, qualunque cosa imprevista che avvenga in questo Paese manda in tilt l'ordinaria quotidianità, le abitudini e scatena anche i peggiori (ma pure i migliori) istinti.
EliminaSiamo sempre nell'ordinaria precarietà insomma :)
RispondiEliminabenritrovato
Nulla cambia e, alla fine, è pure rassicurante.
EliminaBentrovato anche a te!