Giorni grevi di violenza e brutalità che devastano la normale quotidianità. Quando vivere sembra persino un privilegio, immersi nel magma mediatico che fa irrompere storie cupe e tragiche, dispiega l’assurdità di morti globali (una famiglia di Senigallia, in provincia di Ancona, sterminata in un incidente stradale in Egitto, un bimbo di sette anni sarà costretto a sopravvivere senza genitori, fratello e nonni. Poi chi vede in questo un disegno divino (uno scarabocchio semmai) avrà la bontà di spiegarlo al bambino e magari anche a me).
Notizie filtrate dai sentimenti, dall’affetto e dall’esistenza di E., ormai entrata nel cuore, nella mente, nell' ordinaria permanenza della routine, sebbene ad intervalli irregolarmente lunghi. Il Male si trova appena svoltato l’angolo, il Bene necessita di tempi di attesa snervanti e, quando si trova tra le proprie braccia, è già il momento di lasciarlo andare via.
Giornate frenetiche, esaltanti eppure così normali, senza eccessi, né nevrosi. Poche le giornate, troppo brevi nel loro fluire, eppure così indispensabili: la sua presenza un balsamo per ferite vecchie ormai cicatrizzate e nuove, ancora aperte. Il presente ricopre il passato, da tempo avvolto nelle nebbie autunnali, espunto ed affidato alla memoria. Senza rimpianti. Un presente composto da respiri che sono parole, da gesti che sono frasi, da baci che sono note su un pentagramma a comporre una sinfonia che esalta l’affetto e la gioia di stare insieme. Un raggio di sole che dissolve il grigio trasformandolo in iridescente caleidoscopio.
E poi la constatazione di quanto sia cresciuto questo rapporto, di come siano parte di me lei, la sua vita, il suo ambiente, i suoi timori, i suoi problemi. Per questo quando il treno si avvia con puntualità irridente strappa un pezzetto della mia anima.
Sulle labbra ancora il suo timbro, la lingua spalmata di miele. Il ritorno in una casa fredda e vuota, con i suoi abiti da sistemare, le lenzuola da accarezzare per trattenere il suo profumo. E stasera addormentarsi stringendo il cuscino come ho stretto lei per quattro notti.
:-)
RispondiEliminaross
ross, grazie! :-)
RispondiEliminadolcissimo...si...nulla da dire...molto
RispondiEliminale ultime righe trafiggono il cuore, anche il resto del post è molto bello e nostalgicamente lucido, ma la fine....strepitosa, sono felice per te....è bello essere innamorati....
RispondiEliminaMantiene (e mantieni) il cuscino caldo di speranza, fratello.
RispondiEliminaA parte la frase, condivisibilissima, del disegno imperscrutabile di Dio, del quale bisognerà parlare al bimbo superstite, ho trovato le parole dedicate a quella che, presumo, sia la tua donna, molto delicate e piene di amore. A volte c'è anche gente così.
RispondiEliminaDyo
Sono troppo contenta di aver letto queste tue emozioni!
RispondiEliminaTi auguro di poterle provare ancora ed ancora :)
Un abbraccio,
AnnA :)
alenic59, è la dolcezza provata che intendevo trasmettere.
RispondiEliminatuttooffuscato, ma se precisassi che il mio non è neppure innamoramento, ma profondissimo affetto, capacità di emozianare ed emozionarmi, ma non innamoramento? Manca qualcosa che magari verrà oppure no, però credo sia ugualmente bello così, no? Magari definiamo amore ciò che non lo è e viceversa, perchè è sempre il cuore a definire con precisione le cose. E questa è una storia con ancora numerose incognite per essere vissuta con pienezza. I sentimenti non sono in discussione, quanto piuttosto le banali, ma concretissime esigenze logistiche.
Grazie per ciò che hai scritto.
Fratello, continuerò a scaldare la speranza, stanne certo, soprattutto con l'arrivo della stagione fredda, ma non per il cuore. Il passato non può più nuocere.
Dyo, ho passato pure io momenti terribili e devastanti, come ho testimoniato sulle rive del fiume e di cui questo blog è il prodotto naturale. Sì, è la donna che mi ha restituito fiducia, ha rianimato il mio cuore, ha risvegliato i sentimenti, eppure per toccare la felicità manca sempre qualcosa. Ciao :-)
AnnA cara, mi sento in colpa nei tuoi confronti per l'apparente trascuratezza. E ti devo le scuse proprio leggendo della tua gioia per me. Sì, le proverò ancora e ogni volta si aggiunge qualcosa in più che rende perciò atroce il necessario distacco.
Un caro abbraccio
ciao Frank, bentornato
RispondiElimina(dove 6 stato se nn sono indi?)
ciao stef
Mi sono sempre chiesta perché "il silenzio dei sentimenti", quando - al contrario - i tuoi sentimenti erano sempre così in evidenza e così dolci e profondi.
RispondiEliminaFinalmente i tuoi sentimenti silenziosi sono esplosi in un raggio di sole davvero luminoso e in un tripudio di parole musicali.
Sono felice per te :-)
Un abbraccio forte.
Fioredicampo
complimenti! ti ho linkato! gennaroromei.ilcannocchiale.it
RispondiEliminaStef, nella tua città, guarda caso.
RispondiEliminaCiao :-)
Fioredicampo, è sempre un gran piacere quando ti ritrovo.
L'osservazione è giusta, naturalmente, ma potrai trovare esaurienti risposte al tuo interrogativo andando a leggere i primissimi post. In ogni caso il nome di un blog, come ben sai, è un marchio di fabbrica e ormai non posso cambiarlo più, anche se appare in contraddizione con lo stato attuale dei miei sentimenti.
Grazie per ciò che hai scritto e scusa se sono molto latitante.
Un forte abbraccio (e complimenti alla Viola che vola).
gennaroromei, grazie, lo farò pure io. E quella foto, poi...
Ben ritrovato Frank!
RispondiElimina:)
La lunga assenza e la mia latitanza mi hanno fatto perdere questi pensieri per troppi mesi. Sono contento di ritrovarti amico mio... sei un artigiano della parola e dell'anima. Una di quelle persone che ama cesellare le parole per dar forma ai sentimenti.
RispondiEliminaGrazie per resistere ancora ... un abbraccio e a presto... Beppone
un bel connubio tra due realta, addolcito dal ricordo del sapore di miele.
RispondiEliminamarzia, grazie! Ma il piacere è tutto mio :-)
RispondiEliminaBeppone, caro amico! Sono ancora più felice io di ritrovarti dopo tanto tempo. Ti verrò a trovare.
Mi scrivi parole molto belle, ma sono stato contento di aver dato "forma ai sentimenti", perchè è il messaggio che volevo far passare e che anzi cerco di trasmettere ogni volta.
Resistiamo insieme, perchè io non ti mollo.
Un caro abbraccio
rossellao, benvenuta. Hai ben sintetizzato le mie considerazioni che appunto dolci e gradevoli volevano essere. Torna quando vuoi.